Discarica nella riserva delle Cesine, Casili(M5S):’Affidiamo la pulizia ai giovani’

Il Consigliere pentastellato Cristian Casili, vice presidente della Commissione Ambiente in Regione Puglia, chiede velocità d’intervento circa la pulizia della riserva naturale delle Cesine:’Pulizia da affidare ai giovani’.

Immagini a dir poco raccapriccianti. Sì, perché ridurre in stato degradante una vera e propria riserva naturale ha qualcosa di orribile. Lo testimoniano le fotografie fatteci pervenire in redazione dal consigliere M5S Cristian Casili dopo aver scoperto la discarica a cielo aperto sui litorali delle Cesine. Lui, da sempre in prima linea circa le battaglie ambientali, nonché vice presidente della Commissione Ambiente in Regione Puglia chiede velocità d’intervento: “Occorre immediatamente ripulire i litorali delle Cesine – dichiara – dove oggi è presente qualsiasi tipo di rifiuto”.

Oltretutto, l’esponente penta stellato pentastellato fa sapere di aver rinvenuto nel corso dell’ultimo sopralluogo “anche bottiglie di pesticidi con all'interno ancora residui di prodotto tossico”.“Sappiamo che il problema sono le mareggiate stagionali che ci restituiscono qualsiasi oggetto di una società che non ha ancora compreso che occorre recuperare e riutilizzare tutto – prosegue Casili – allo stesso tempo occorre essere pragmatici e curare questi luoghi”.

Le Cesine sono una Riserva naturale dello Stato, oltre che sito di importanza comunitaria e zona a protezione speciale.  Ogni anno, peraltro, si spendono e spesso si sprecano milioni di euro nella manutenzione e cura del territorio. “Bene in questo caso servirebbero poche migliaia di euro che stagionalmente potrebbero essere impiegati, dopo le mareggiate invernali – conclude Casili – e affidati direttamente a gruppi di giovani che garantirebbero la salvaguardia degli ecosistemi marini e costieri di un'area biologicamente e paesaggisticamente importante come questa”.

Le marine leccesi in condizioni d'abbandono risultano sempre argomento attuale. Tante le denunce e gli appelli alle istituzioni, sia da parte del panorama politico che quello associazionistico. Proprio San Cataldo, ad esempio, fu oggetto della visita di una Commissione Controllo