Durante: giù le mani dal successo di Abaterusso. Adesso Emiliano cambi il registro della Giunta regionale

L’analisi del voto in Puglia è aspra anche tra chi ha vinto le elezioni. Cosimo Durante esalta il valore della segreteria Piconese nel Salento e invita il presidente Emiliano a puntare su uomini e donne diverse nella sua amministrazione.

Anche il PD, uscito vincitore dalle Elezioni, non si fa mancare nulla in termini di polemica interna. E’ certamente in atto una guerra di posizioni per stabilire il registro politico della nuova amministrazione regionale a guida Michele Emiliano.

Fra i protagonisti importanti del dopo voto c’è l’ex deputato diessino Ernesto Abaterusso, secondo degli eletti nel PD in provincia di Lecce. Le bordate giunte addosso al neo eletto consigliere da pezzi avversi del suo stesso partito non sono piaciute a Cosimo Durante, dirigente regionale del PD e fra i principali sostenitori e supporter di Abaterusso.

Durante è sicuro del fatto che con Ernesto Abaterusso il PD salentino ha dato il meglio di sé, portando nel Consiglio regionale della Puglia una grande risorsa del partito e del nostro territorio, ma per tale risultato è stato determinante e decisivo il ruolo della segreteria provinciale di Lecce che, a differenza del recente passato – dichiara Durante – è stata in grado di assecondare le istanze di partecipazione e i buoni propositi di  tutti i candidati ai quali va il ringraziamento per la passione e l’impegno profuso per una difficile campagna elettorale.

“Al contrario, invece, chi parla di padrini e padroni non sa quello che dice, anzi lo dice con il preciso obiettivo di offendere e di contenere la portata rivoluzionaria del risultato elettorale di tutto il PD Salentino e di Ernesto Abaterusso che sicuramente ha dato fastidio e ha intaccato rendite di lungo corso all’interno della nostra stessa formazione.

Bene, è proprio quello che volevamo – commenta Cosimo Durante – quello che serviva al PD. Con Abaterusso si è messo in luce un modello di fare politica che ha guardato in profondità al territorio, alla gente, ai cittadini che non hanno perso la speranza e a quelli che attendono di recuperarla. Nelle case, nelle piazze, nei problemi, nei bisogni, è qui che siamo tornati a fare politica, ecco perché lasciamo a ciascuno il compito di riflettere sulla propria campagna elettorale, ben sapendo che non ci sfuggono metodi e passaggi politici che sono la cartina al tornasole di certi risultati.

Ora il presidente Emiliano ha l’occasione di dimostrare nei fatti la volontà di fare del centrosinistra una componente vitale della Regione, a partire dalla scelta degli uomini e delle donne. La Puglia di Vendola non è stata tutta rose e fiori, in qualche caso è stata una corona di spine e allora bisogna cambiare prassi e consuetudini a partire dagli uomini e dalle donne che non possono e non devono essere gli stessi, che non devono e non possono essere sempre le stesse, e che non vorremmo ritrovarci tra capo e collo (il riferimento a Loredana Capone sembra indubbio)  in virtù di inspiegabili e incomprensibili privilegi che hanno già condizionato la buona declinazione della politica regionale della Puglia.

Chi ha già avuto le sue chance, riponga ogni velleità e si metta a disposizione del partito, mentre il partito punti sulle cose migliori che ha saputo fare, con la sana complicità degli elettori”.



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