Elezioni regionali, Abaterusso (Pd) fa un passo indietro dopo la condanna

La decisione è stata presa ufficialmente dal coordinatore della segreteria del Pd leccese che abbandona la sua candidatura per le imminenti elezioni regionali. Abaterusso è stato condannato pochi giorni fa in Appello a due anni per bancarotta.

Un passo indietro in nome dei propri ideali e per il bene del partito. È questa la decisione presa ufficialmente dal coordinatore della segreteria del Pd leccese, Gabriele Abaterusso che decide, quindi, di abbandonare la sua candidatura per le imminenti elezioni regionali. Questa è la conseguenza della condanna in Appello a due anni per bancarotta ricevuta da Abaterusso che, nonostante si dichiari innocente, ha convocato una conferenza stampa, tenutasi questa mattina presso la Federazione Provinciale Pd di Via Tasso, per spiegare le ragioni della sua decisione.

Il coordinatore della segreteria provinciale del Partito Democratico è stato, come detto, condannato pochi giorni fa in Appello a due anni per “bancarotta per distrazione”. I fatti derivano dalla gestione del calzaturificio di famiglia, aperto tredici anni fa dal padre. Una sentenza che, secondo quanto dichiarato da Abaterusso, è ingiusta e si farà di tutto per dimostrarlo nelle sedi opportune. Questo, infatti, è quello ch dichiara a proposito il diretto interessato: “Avrei potuto aspettare il prossimo ottobre (data in cui era prevista la sentenza in un primo momento) ed invece ho voluto che il processo si tenesse prima delle elezioni per sgombrare il campo da equivoci, convinto com’ero, e come sono ancora, della mia innocenza”.

Abaterusso poi continua ed entra nel merito della vicenda: “L’appello, che poi era stato previsto per il 23 gennaio, avrei potuto scegliere ed aspettare i tempi lunghi della legge e magari aspettare la prescrizione ed invece non l’ho fatto. Questo per farvi capire la mia assoluta convinzione di essere nel giusto e per un atto di responsabilità verso un partito che io ho l’onore e l’onore di rappresentare. Credo nella giustizia e nel suo corso anche se contesto questa decisione. Mi son trovato, quindi, di fronte a due scelte: continuare la corsa verso le regionali – anche perché, nonostante quanto riportato stamattina da alcuni organi di stampa che hanno erroneamente citato la Legge Severino, io potrei tranquillamente ricoprire la carica di consigliere regionale – oppure abbandonare la candidatura e fare il passo indietro. Alla fine, quindi, in me è prevalsa quest’ultima riflessione generale”.

Il 33enne salentino spiega i due motivi principali che lo hanno spinto a prendere questa decisione: “Il Salento ed il Pd salentino saranno protagonisti della Puglia di Michele Emiliano anche senza Gabriele Abaterusso che comunque, anche se non potrà essere consigliere regionale, continuerà il suo impegno all’interno del partito e nei circoli di Patù e del Capo di Leuca. L’altro elemento di riflessione è che questa mia vicenda personale potrebbe intaccare la sfida che il Pd regionale e salentino ha intrapreso, il nostro codice etico rappresentato da una stella cometa che impone di evitare nella lista dei candidati, condannati, rinviati a giudizio e indagati. Nel Pd il Noi viene prima dell’Io. Questa mia vicenda non deve essere di intralcio alla nostra battaglia. Io continuerò a sentirmi parte attiva in questa battaglia ed il partito saprà trovare le soluzioni migliori per superare questo piccolo incidente di percorso. La squadra deve continuare a giocare e deve vincere la partita”.

La domanda che ora tutti si pongono è quella ch riguarda il sostituto di Abaterusso che il Pd leccese deciderà di far scendere in campo e, su questa questione, il segretario provinciale Salvatore Piconese appare chiarissimo: “In questo momento non si è fatto alcun nome, non c’è stata nessuna discussione e nessuna riflessione sull’argomento. Questo per il rispetto che abbiamo verso Gabriele e per la sua straordinaria importanza all’interno della nostra realtà. Si affronterà questo discorso in futuro, ma per ora non ne abbiamo parlato”.



In questo articolo: