Emergenza xylella, Mazzei: «I soldi della Pac a chi è¨ vittima del batterio killer»

Ieri la riunione presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Oggi i commenti. Un dato comune: le risorse per ristorare gli olivicoltori sono ancora lettera morta

Partiamo dai fatti. Meno di ventiquattro ore fa si è conclusa a Roma presso il Palazzo dell’Agricoltura la riunione convocata dal Ministro Martina, presso il Mipaaf, per affrontare l'emergenza dell'organismo nocivo Xylella fastidiosa che ha colpito la Provincia di Lecce.

Al termine dell’incontro, nel dettagliato comunicato di resoconto, è stato ricapitolato il piano degli interventi da attuare.

Riportiamo per intero la sua articolazione, così che ognuno possa trarre le dovute conseguenza argomentative e soprattutto ciascuno possa costruirsi la propria idea:

a) attuazione interventi sulla nuova zona cuscinetto, tramite un monitoraggio costante a maglie strette, abbattimento degli insetti vettori ed estirpazione di eventuali piante infette, d'intesa con i Ministeri della Salute e dell'Ambiente;

b) potenziamento controlli sull'eventuale presenza dell'infezione nei vivai e blocco della movimentazione dei prodotti "a rischio" identificati nella Decisione UE;

c) potenziamento attività di ricerca, finalizzate anche all'individuazione delle piante ospiti, di varietà immuni o resistenti e di eventuali ulteriori modalità di trasmissione del batterio;

d) allargamento all'intero territorio nazionale del programma di monitoraggio; 

e) individuazione di idonei strumenti, anche finanziari, finalizzati al ristoro dei danni subiti dagli agricoltori e dai vivaisti colpiti dall'infestazione del batterio;

f) attivazione di eventuali procedure derogatorie nei confronti dei soggetti che hanno aderito a metodi di produzione biologico o a basso impatto ambientale;

g) idonea campagna di comunicazione ed informazione;

h) istituzione immediata di un Comitato scientifico, a supporto del Servizio fitosanitario nazionale, a cui sono chiamati a partecipare i maggiori esperti della materia, nazionali e internazionali.
 
leccenews24.it, ieri, a seguito dei commenti delle proprie fonti di informazione presenti alla riunione, è stato molto critico. Chi, come noi, ascolta tutti i giorni il grido di allarme di olivicoltori e florovivaisti che rischiano di finire sul lastrico non se l’è sentita di stappare alcuna bottiglia di spumante.
Ma per dovere di cronaca abbiamo riportato anche i commenti di coloroi quali vedono il bicchiere mezzo pieno ed in primis l’impegno di Regione Puglia e Governo Italiano a spostare sul tavolo europeo una questione che non può essere certamente provinciale.
 
Giunge, intanto, nella giornata di oggi, il commento del consigliere regionale di Forza Italia, Luigi Mazzei, che si sofferma, invece, sulla parte vuota del famoso bicchiere. E non sono pochi i punti di criticità sui quali ragionare, alla luce anche del comunicato di ieri di Fabio Ingrosso di Copagri che chiedeva alla politica meno passerelle e maggiore impegno.
«È veramente incomprensibile – esordisce Mazzei –  il grido di gioia del centrosinistra salentino e pugliese all'indomani della riunione presso il Ministero dell’Agricoltura sul tema della Xylella. Non c’è una, e dico una, buona notizia con la quale ci si possa presentare agli olivicoltori salentini avendo il coraggio di guardarli dritti negli occhi. Spiace che motivazioni di carattere politico quali la vicinanza all'attuale esecutivo nazionale abbiano il sopravvento su un’onesta valutazione delle conseguenze che da oggi si avranno nei campi della nostra provincia. Prima del 15 settembre quale certezza abbiamo che gli ulivi non verranno massicciamente sradicati? O la Regione scongiura ufficialmente questa eventualità? »
 Il consigliere regionale calimerese la prende alla lontana e parte dai mancati risultati alla lotta alla xylella che si sono registrati dopo l’annunciata task force da parte della regione Puglia, ormai qualche mese fa:
 «Se sono rose fioriranno, ma per intanto ad essere ben visibili sono le spine con le quali hanno quotidianamente a che fare gli olivicoltori del Salento a causa dei ritardi pachidermici che hanno consentito alla Xylella di diffondersi ancor di più. La famosa task-force della Regione contro il batterio non c’è stata e al danno degli alberi, in gran parte essiccati, si registra la beffa della minaccia delle eradicazioni. »
 Parte così la proposta di non abbandonare le aziende agricole fiaccate dai mancati introiti e da un autentico dissesto finanziario che si affaccia alla porta: «Il comunicato stampa molto generico del Mipaaf non tranquillizza nessuno e non parla in maniera chiara di risorse. Eppure basterebbe un piccolo impegno: far sì che i denari della Pac vengano indirizzati anche agli agricoltori che hanno subito l’eradicazione degli alberi, poiché sì che quelle risorse potrebbero essere una leva per far ripartire le aziende agricole. Ma di questo non si parla, ovviamente. I denari della Pac sono stati stanziati dal Governo Renzi per altri territori, non certo per la Puglia e per il Salento.»



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