Il Comitato per la Tutela dell'area ex Massa – Santa Maria del Tempio sta conducendo da mesi una campagna d'opinione e di informazione tesa alla tutela, al rispetto e alla promozione dell'area su cui insisteva il cinquecentesco convento e la chiesa di Santa Maria del Tempio, colmando quel gap democratico di discussione pubblica e di approfondimento che ha caratterizzato sin dall'inizio il project-financing che il Comune di Lecce vorrebbe realizzare.
Nel solco di questa campagna, il Comitato ha deciso di costituirsi ad adiuvandum del Ministero dei Beni Culturali, nel giudizio promosso dal Comune di Lecce contro lo stesso Ministero, la cui Direzione Regionale ha dettato una serie di prescrizioni per la tutela del sito archeologico. Il Comitato ritiene paradossale che una Istituzione locale, che dovrebbe gelosamente tutelare la memoria e la storia di una città, avvii una guerra di carte bollate contro un'altra Istituzione che da sempre presidia nel Paese la tutela del patrimonio artistico e culturale.
Pertanto, richiamandosi all'art. 9 della Costituzione Italiana, il Comitato chiederà al Tar il rigetto del ricorso del Comune di Lecce. Il Comitato ritiene che una città che aspira ad essere Capitale Culturale d'Europa dovrebbe lavorare per valorizzare, e non per mortificare, i beni culturali che la storia le ha donato.