Fitto dove sta? Perchè© non parla? Il silenzio che fa rumore

Il silenzio di Fitto sembra destare piè¹ scompiglio delle sue dichiarazioni. Chissà quali sono i futuri progetti politici del leader pugliese di Forza Italia.

Dopo mesi di attivismo e protagonismo nazionale Raffaele Fitto appare silenzioso sullo sfondo del Centrodestra. Quasi certamente si tratta di segnali non verbali al cavaliere solitario.
Ore decisive per l’imminente Governo Renzi in un clamore mediatico necessariamente fragoroso. Tanto da far allentare la tensione e l’attenzione sull’esito delle Elezioni in Sardegna e la sconfitta del candidato di Berlusconi.
Se da un lato quindi c’è chi rumoreggia scalpitando in attesa di varcare la soglia di Palazzo Chigi, dall’altro c’è chi si chiude in uno strano e misterioso silenzio, come quello che circonda Raffaele Fitto e il suo ambiente.

Il leader pugliese di Forza Italia non si fa sentire da più di qualche giorno. Dopo aver esternato in privato a Berlusconi ma anche a mezzo stampa a tutti gli elettori di Forza Italia il suo pensiero, l’ex ministro agli Affari regionali sembra essersi allontanato dalla scena, abbandonando Berlusconi ai suoi pensieri e ai suoi portavoce.
Da una decina di giorni almeno, in Forza Italia, quell’acceso dibattito interno che aveva caratterizzato gli ultimi mesi si è interrotto e sul piano della dialettica interna l’ultima esternazione degna di nota resta quella di Fitto a Repubblica.
Oggi, dopo la manfrine di Berlusconi e il tormento che hanno provato i lealisti, rimane ben poco da impastare e da servire in tavola.

Questo è il tempo dell’attesa, il tempo della verifica di certe scelte, tanto per Berlusconi quanto per Fitto. Il deputato salentino è parso l’unico in buona forma agli inizi dell’anno nuovo, ma Berlusconi ha la capacità di condizionare gli stati d’animo dei suoi collaboratori e compagni di viaggio come pochi altri sanno fare.
E allora è probabile che, salvo remoti rigurgiti di coscienza da parte del Cavaliere, il buon Fitto stia pensando di utilizzare un profilo più basso, abbandonano la sciabola per dare di fioretto. Oppure più semplicemente che voglia aspettare i primi passi falsi della coppia Berlusconi – Toti per tornare a parlare di politica, lui che la scuola della Democrazia Cristiana l’ha fatta con eccellente profitto.

Proprio oggi, mentre dalle colline spuntano ancora una volta i rossi, Berlusconi avrebbe bisogno di qualche audace, ma il campo è sguarnito, l’orizzonte deserto, le seconde linee in ritirata. Il capo di Forza Italia l’aria del Cavaliere ce l’ha sempre avuta e ora gli mancano solo i lunghi capelli biondi e i baffi dorati per somigliare del tutto al Generale Custer.



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