Accordo Salvemini-Delli Noci, Giliberti attacca: ‘Emiliano muove i fili, Bari vuole colonizzare Lecce’

Il candidato sindaco per il centrodestra attacca l’accordo tra Salvemini e Delli Noci: ‘un disegno di potere messo su da Michele Emiliano per mettere le mani su Lecce. Agli elettori di Delli Noci, moderati di centrodestra, dico che l’unica vera novità sono io’.

L’abbraccio tra Salvemini e Delli Noci non mi sorprende neanche un po’. Si sono materializzati gli ammiccamenti lunghi una campagna elettorale ufficializzando un accordo che in realtà ha radici profonde, radicate mesi fa, nelle stanze di Emiliano”. È così che il candidato sindaco di Lecce per il centrodestra Mauro Giliberti esordisce nel corso della conferenza stampa convocata nei pressi del suo comitato elettorale.
 
Vuole commentare subito il patto tra il candidato sindaco per il centrosinistra e l’ex assessore all’Innovazione, l’ex giornalista Rai e chiosa: “io credo proprio che quell’intesa sia stata un pugno nello stomaco negli elettori di Delli Noci, il quale ha raggiunto quel risultato grazie ai consensi di un elettorato moderato e di centrodestra, nei confronti del quel lui stesso si era proposto come nuovo volto”.
 
E invece secondo Giliberti oggi non è stato altro che il consacrarsi di un “disegno per mettere le mani su Lecce direttamente da Bari: un disegno che noi impediremo con tutte le nostre forze. L’accordo – prosegue – conferma quello che vado dicendo da sempre: la mia candidatura è l’unica vera novità politica e l’elettorato di Delli Noci vorrei che vedesse in me l’esigenza di essere centrodestra, con quel rinnovamento che tutti si auspicano e che io incarno profondamente”.
 
Piovono applausi tra i sostenitori di Giliberti che ha tenuto la sua conferenza quasi per strada: troppo poco lo spazio nel suo comitato. “Questo commissariamento – precisa – da parte di Bari riguarda anche Salvemini che adesso risulta sotto lo scacco di un accordo di potere che prevede spartizioni di poltrone. In pratica, Michele Emiliano ha usato Delli Noci come pupazzo e Salvemini come strumento. Io me li immagino Emiliano, Delli Noci e Loredana Capone studiare scientificamente, in un tavolo a Bari, come mettere le mani su questa città. E sono convinto che Alessandro da quell’incontro sia uscito molto più felice rispetto all’esito dell’incontro avuto a Roma con Silvio Berlusconi dal quale non è riuscito ad ottenere quello che voleva”.
 
‘Un disegno di potere’ continua a ripetere Mauro Giliberti, fondato sulle poltrone e non sui programmi. “Che programma porteranno in aula – si chiede. Che ne sarà dal filobus? Lo potenzieranno come vuole Delli Noci o lo smontano come chiede Salvemini?”.
 
Inevitabili le polemiche, poi, nei confronti del suo avversario diretto al ballottaggio: “Carlo Salvemini – puntualizza Giliberti – ha più volte definito me e Delli Noci come due facce della stessa medaglia. Allora io mi rivolgo agli elettori di Alessandro, molti dei quali mi hanno già incoraggiato e promesso sostegno perché hanno capito di essere stati truffati. Il centrodestra può ripartire solo da me”.
 
E a chi gli chiede se in questi giorni vi siano stati tentativi di approccio tra lui e Delli Noci, Giliberti risponde: “io ho proposto ad Alessandro di parlare da galantuomini senza strumentalizzazioni. Avrei parlato molto volentieri con lui se mi avesse dato la certezza di non aver preso già accordi. Lui non mi ha neanche fatto sapere se era interessato al dialogo: evidentemente quello che ho sempre sospettato era la verità”. E l’UDC? “Con l’Udc invece ci ho parlato – confessa Giliberti – anche alla luce di alcune manovre nazionali che stanno riportando lo scudocrociato tra i moderati di centrodestra. Ma credo che il problema sia stato il fatto che Michele Emiliano abbia minacciato Totò Ruggeri di togliere l’Assessorato regionale al cognato (Salvatore Negro, ndr) in caso di mancato sostegno all’accordo tra Delli Noci e Salvemini”.
 
Sono tanti i candidati – eletti e no – che questo pomeriggio hanno voluto incoraggiare il loro candidato sindaco e tra questi c’era anche l’ex Assessore al Bilancio Attilio Monosi. “Ecco, non avrei voluto trattare il tema-Monosi – ammette Giliberti – ma lo devo fare perché Delli Noci oggi non è stato elegante: è bastato entrare nel comitato di Salvemini per approdare in una deriva giustizialista. Spero che abbia il coraggio di chiedere scusa ad Attilio per una uscita ingenerosa”.
 
L’attenzione poi torna sul ballottaggio, sui numeri e sul dato dell’affluenza che nel secondo turno potrebbe ‘tradire’: “i nostri elettori non andranno subito a mare – commenta Giliberti – perché questa conferenza stampa come vedete è diventata un comizio con tante persone. Il giorno dopo il Consiglio avrà ancora più consiglieri di centrodestra di quelli che conta al momento, che sono già la maggioranza”.
 
Messi i ‘puntini sulle i’, insomma, Mauro Gliberti ha spiegato che la sua campagna elettorale continuerà in tutti i quartieri della città “spiegando il programma con tutti i candidati della coalizione. Venerdì 23 invece concluderemo in Piazza Sant’Oronzo riempiendola per davvero, e non con la ‘GoPro’”.



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