La campagna elettorale si accende e i candidati a sindaco cominciano ad entrare ancora più nel vivo dei loro programmi. In casa centrodestra Mauro Giliberti rilancia la questione sociale, ovvero il pacchetto di iniziative posto in essere dalla sua amministrazione qualora il giornalista dovesse vincere la 'chiamata alle urne' dell’11 giugno a favore delle fasce più deboli, di quella schiera di persone che la crisi sta relegando ancora più ai margini della società.
In una nota stampa articolata ecco dunque comparire l’idea della cosiddetta ‘Carta famiglia’, un sostegno economico di pronto e rapido intervento per i nuclei familiari cittadini più bisognosi. Un sostegno che però non può e non deve essere avulso dal rilancio dell’economia locale.
‘Si tratta di una misura di sostegno immediato – scrive Mauro Giliberti – per chi ha necessità di acquistare prodotti per l'igiene della casa e della persona, oltre che generi alimentari, facendo la spesa nei mercati rionali, puntando così sulla filiera corta, anzi cortissima. Nei mercati troviamo i contadini che vendono la frutta e la verdura che coltivano e che raccolgono con le loro mani, i pescivendoli che comprano il prodotto appena tirato su dalle reti dei pescatori locali nei nostri porticcioli, qui si trovano i macellai che vendono la carne paesana che proviene da allevamenti locali controllati con cura. È un’operazione di filiera, una misura forte che dà la possibilità a tante famiglie di ripartire, ma è anche una forma concreta di sostegno all’economia locale che può ottenere in questo modo linfa e ossigeno di cui ha bisogno.’
A sostegno delle parole del candidato alla carica di primo cittadino interviene il candidato al Consiglio Comunale Emanuele Ricercato di Area Popolare: ‘Perfetta sintonia con le parole di Mauro Giliberti sugli sforzi che bisogna compiere per il sociale. C’è bisogno di un aiuto immediato alle fasce deboli della popolazione che non ce la fanno più. In varie circostanze ho ribadito la necessita di dare vita anche, di concerto con SGM, ad un vero e proprio taxi sociale, rivolto a quei cittadini anziani e indigenti che non hanno familiari che li possono accompagnare ad una visita specialistica o semplicemente a fare la spesa una volta a settimana. Basterebbe veramente poco perché con un servizio a chiamata si alleviasse la solitidine e il bisogno di molti nostri concittadini.’