Il terremoto Fitto e tutte le crepe del centrodestra

Ieri sera Raffaele Fitto ha sconvolto i giochi elettorali e ha annunciato di voler candidarsi alla presidenza della Regione Puglia. La motivazione si annida nella volontà che i suoi candidati non vengano messi da parte nella composizione delle liste.

Che tra Raffaele Fitto e Silvio Berlusconi non corresse buon sangue, si sapeva. Che per le prossime regionali nel centrodestra nulla appariva certo e le carte sembravano sempre in procinto di essere mescolate, si avvertiva. Ma che l’eurodeputato decidesse di candidarsi a presidente, questo proprio era difficile immaginarlo.

Evidentemente nel politico magliese il fervore politico e anche un pizzico di rabbia deve essere montata fino alle estreme conseguenze. Così Raffaele Fitto sfida il partito “I miei nelle liste o mi candido e scendo in campo in prima persona”. Inevitabili le valanghe di reazioni, dall’attuale candidato Francesco Schittulli, già in piena campagna elettorale, fino a Luigi Vitali, segretario regionale di FI, passando per Roma nella sede di Forza Italia. Il primo si dice assolutamente sereno perché la designazione del partito è stata chiara: è Schittulli il candidato presidente del centrodestra. Il medico di Bari non è disposto a fare un passo indietro, quindi. E in tanti hanno fatto quadrato intorno all'oncologo.

E poi c’è chi da Roma vuole rassicurare Raffaele Fitto e garantirgli che i suoi saranno nelle liste, non ci sarà alcuna ipotesi di boicottaggio. Ad oggi, però, nessuna rassicurazione arriva da Silvio Berlusconi.

Luigi Vitali, invece, attende certezze dichiarando di non aver alcuna conferma della candidatura di Raffaele Fitto “se fosse vero – afferma il segretario – sarebbe una notizia fuori dal mondo, un fatto gravissimo”.

Ma l’ex Ministro non ci sta e non accetta l’ipotesi di essere raggirato. Il dato è stato tratto, la provocazione pure, con tutte le conseguenze del caso. E pure se quelle di Raffaele Fitto sono soltanto parole – anche se così non sembra – l’effetto c’è stato tutto: il centrodestra mette in bella mostra le mille crepe da risanare, i mille rapporti da ricucire, una bussola da ritarare. Una volata tirata in favore del centrosinistra? Potrebbe essere. Sì, perché l’armata Emiliano continua a macinare sassi e i fatti di casa centrodestra potrebbero orientare tanti elettori, quelli che alla fine risultano sempre decisivi nelle competizioni elettorali, ovvero gli “indecisi”.



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