Invalidi, niente trasporto gratuito a partire da Maggio. Rotundo ‘il Comune se ne faccia carico’

Il consigliere comunale di opposizione mette in evidenza una realtà con cui gli invalidi dovranno fare i conti dal mese prossimo: la società che gestisce il trasporto pubblico non potrà garantire la gratuità dei mezzi pubblici per mancanza di risorse.

Gli invalidi civili gravi, quelli che hanno l'invalidità certificata al 100%, hanno diritto al trasporto gratuito sui mezzi pubblici. Questa una delle agevolazioni a favore di chi è svantaggiato. O almeno così sarà anche a Lecce fino alla fine del mese in corso. Ma a partire da Maggio, Sgm, la società di gestione multipla che si occupa del traffico e del trasporto in città, non continuerà a garantire la gratuità del servizio perché – come ci riferisce il consigliere comunale d’opposizione Antonio Rotundo – le “risorse finanziarie messe a disposizione dalla Regione Puglia si sono esaurite”, o perlomeno “questa è stata la motivazione del diniego che gli addetti Sgm hanno dato ai disabili che hanno richiesto il rinnovo dell'abbonamento anche per il prossimo mese”.

Da qui la mobilitazione a sostegno di una categorie tra le più deboli e svantaggiate, perché questa non sia costretta “a pagare per ritardi e comunque per responsabilità che non ha”. Antonio Rotundo, così, lancia una possibile soluzione “forse l'unica a pochissimi giorni da maggio” ovvero quella che “il Comune si faccia carico di assicurare la continuità del servizio assumendosi il relativo onere finanziario”. “Per queste ragioni – conclude Rotundo – rivolgo il mio pressante invito alla Giunta affinché adotti gli atti necessari volti a garantire la gratuità del servizio ai disabili totali della nostra città; voglio ricordare che altre Amministrazioni Comunali assicurano la gratuità del trasporto pubblico a tutti gli anziani over 65, la nostra città non sia di serie b”.

Una proposta valida, validissima, certo. Peccato però che le casse comunali non siano proprio in quelle che si possono definire “buone condizioni”.



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