‘Invitiamo i parlamentari a passare una giornata con noi’: i ‘caschi rossi’ del Conapo dal Prefetto

I Vigili del Fuoco appartenenti al sindacato CONAPO stamattina si sono riuniti in Prefettura per un sit in. Il Segretario Provinciale della sigla, Giancarlo Capoccia, ha illustrato al Prefetto le ragioni dei ‘caschi rossi’:’Non chiediamo privilegi, ma pari dignità lavorativa’.

Un’iniziativa simultanea in tutte le province italiane per far sapere al Governo le proprie ragioni. E così anche i Vigili del Fuoco di Lecce – su iniziativa del Sindacato Autonomo Vigili del Fuoco CONAPO – si sono dati appuntamento stamattina davanti alla Prefettura, in via XXV Luglio. Facendo leva sull’intermediazione del prefetto, dott. Claudio Palomba, si vogliono informare i politici locali e nazionali, comunicando al contempo il malessere dei “caschi rossi” dovuto al “trattamento ricevuto dallo Stato fanno” sapere dal sindacato.

 “Rischiamo la vita come e più degli appartenenti agli altri Corpi dello Stato e siamo impiegati nel pronto intervento operativo dal giorno dell’ assunzione sino al giorno della pensione, un servizio usurante che non ha eguali nello Stato, eppure – spiega Giancarlo Capoccia, Segretario Provinciale del CONAPO, appena sceso dall’incontro col rappresentante territoriale del Governo – siamo il Corpo meno retribuito e non abbiamo le tutele previdenziali degli altri Corpi, siamo veramente amareggiati dal disinteresse della politica”.

Più volte i Vigili del Fuoco italiani sono risultati primi nelle rilevazioni di gradimento, ovvero i più amati dai cittadini Italiani. Basta infatti consultare i dati sulle retribuzioni dei Corpi dello Stato (pubblicati dall’ ISTAT) per verificare che raffigurano il corpo meno retribuito tra tutti. Oltre 300 euro in meno ogni mese e nessun riconoscimento pensionistico per i servizi operativi, a fronte di un analogo, e a volte superiore, rischio lavorativo. A ciò si aggiunga la grave carenza di personale (mancano circa 3000 vigili del fuoco in Italia su un organico di 30mila) e l’età media del personale è di circa 48 anni, troppo elevata e poco compatibile con la prestanza richiesta e un numero di infortuni crescente. Il personale è fortemente demotivato. 

Lanciato, inoltre, un forte e simultaneo messaggio al premier Matteo Renzi: “I Vigili del Fuoco salentini, come quelli di tutta Italia, sono stanchi di come sono trattati, non chiedono privilegi ma pari dignità lavorativa con gli altri Corpi che, come il nostro, garantiscono Sicurezza e Soccorso ai cittadini che lo stesso Stato ci ha affidato.

Invito tutti i parlamentari salentini – conclude – a passare una giornata con noi, magari su qualche intervento, solo cosi comprenderanno lo stato in cui è ridotto un Corpo dello Stato, come quello dei Vigili del Fuoco, deputato alla sicurezza ed al soccorso dei stessi cittadini che li hanno votati ”.



In questo articolo: