
Nella giornata di ieri, la Commissione INTA del Parlamento Europeo ha votato a favore della proposta di importazione di 70mila tonnellate di olio tunisino in Europa.
Un progetto che ha operatività immediata: saranno autorizzate le importazioni a dazio zero dalla Tunisia dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2017.
La misura votata ieri in Commissione, presentata con il visto della “emergenza”, nasce in seguito agli attacchi terroristici del 18 marzo 2015 a Tunisi e del 26 giugno 2015 a Suosse, come intervento europeo a sostegno dell’economia del Paese Nordafricano e prevede l’importazione priva di dazio, dimezzata rispetto alla proposta iniziale, di 35mila tonnellate di olio di oliva per due anni.
Una decisione quella presa dell’ente facente riferimento al massimo organo di governo del Vecchio Continente che rischia non poco di penalizzare il settore del Made in Italy, soprattutto quello pugliese e salentino in particolare, già ficcato da alcuni anni dall’emergenza xylella.
Il provvedimento ha causato l’alzata di scudi e le proteste della politica locale che, compatta, ha espresso la proprie perplessità in merito alla questione.
"Non metto in dubbio che ci sia un nobile intento in questa misura d'emergenza per aiutare l'economia tunisina, ma questo non può e non deve assolutamente tradursi in un nuovo intervento a gamba tesa sul Made in Italy. Dico questo perché, nonostante il dimezzamento della quantità originariamente prevista, ovvero da 70 a 35 mila tonnellate, non si può immaginare di dare la soluzione a un problema aprendo il fronte ad almeno altrettanti e gravi criticità” ha commentato il senatore Dario Stefàno, coordinatore di Noi a Sinistra per la Puglia. "Oltre alla scorrettezza nei confronti dei nostri produttori agricoli e, più in particolare, di quelle regioni a forte vocazione olivicola come ad esempio la Puglia – continua Stefano – questa decisione danneggia l'eccellenza del Made in Italy, droga il mercato e ci espone, come consumatori, a rischi sulla qualità di ciò che arriva sulle nostre tavole".
"Dall’Europa arriva il primo via libera all’importazione di ulteriori 35mila tonnellate di olio tunisino, a dazio zero”, è invece la dichiarazione della Coordinatrice Regionale di Forza Italia per la Puglia, Federica De Benedetto. “Un aumento di oltre il 40%, votato dal Pd, che minaccia di affossare gli agricoltori pugliesi, abbassando ancora di più il prezzo del nostro olio, nonché la qualità dei prodotti sulle nostre tavole. Una forma di solidarietà nei confronti della Tunisia, colpita dalla crisi economica e dal terrore degli attacchi terroristici. Tuttavia, una misura del tutto sproporzionata che rischia di mettere in ginocchio quel che resta del mercato italiano e pugliese, già colpito dalla Xylella. Le regole del libero mercato e delle quote latte sembrano valere solo per noi: Forza Italia, con i suoi europarlamentari, ha già fatto fronte comune per difendere i nostri agricoltori e anche la Puglia non resterà in silenzio".
“Si tratta di misure che oltre a danneggiare le produzioni degli Stati membri e della Puglia in particolare, come nel caso delle sanzioni imposte alla Russia a seguito della crisi con l’Ucraina, non consentono la rimozione delle cause strutturali della disoccupazione e non favoriscono programmi di sviluppo endogeno nei Paesi beneficiari – ha commentato il deputato Giuseppe L’Abbate del Movimento 5 stelle. Una vicenda che abbiamo portato in Commissione Agricoltura alla Camera già lo scorso settembre con una risoluzione che chiedeva di bloccare questa scellerata decisione e di sollecitare l’applicazione dell’accordo euro-mediterraneo di associazione che prevede finanziamenti destinati a sostenere progetti di formazione per l’occupazione di giovani nel settore agricolo, in particolare olivicolo.