Querelle sul concorso per 200 funzionari in Regione? L’assessore Caroli relaziona in Commissione

Concorso per funzionari della Regione, continuano le perplessità dei consiglieri e assessori. In Commissione prende la parola l’Assessore al Personale Leo Caroli.

In merito ai requisiti e alle modalità di selezione è scoppiato il caso in Regione. Antonio Maniglio ha chiesto chiarezza all’assessore al Ramo. Salvatore Negro “Così si getta fumo negli occhi dei giovani in cerca di occupazione”. Ma Caroli respinge le accuse.

Il bando è quello del 6 marzo 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 20 dell'11 marzo 2014: occorre la laurea per partecipare alla selezione per le posizioni di funzionari amministrativi (130 posti), mentre sono più restrittivi i requisiti per partecipare alla selezione per le posizioni di funzionari tecnici (70 posti), dove è necessario aver conseguito una laurea in discipline tecniche, indicate nel bando. Insomma delle opportunità di lavoro importanti – visto che i contratti saranno stipulati a tempo indeterminato – soprattutto in tempi di crisi nera per l’occupazione.

Alcune perplessità, però, sono sorte, tanto da indurre Antonio Maniglio del Pd a chiedere l’audizione dell’ assessore al Personale della Regione Puglia Leo Caroli.
Ad esprimersi sulla vicenda anche il presidente del Gruppo regionale Udc, Salvatore Negro, a margine dei lavori della II Commissione che oggi ha proceduto all’audizione dell’assessore sulla questione..
Caroli ha detto con fermezza “Non accetto dubbi sui principi di linearità, trasparenza e correttezza” del concorso per 200 funzionari e, così come si legge in una nota dell'ufficio stampa del Consiglio regionale – ha ricordato che quello di oggi – per il quale si contano già circa 7.000 domande – è il 4 concorso bandito dalla Regione per risolvere il problema del sottodimensionamento del personale regionale. Il concorso in questione è gestito dal Formez e vedrà le prove scritte monitorate e gestite in diretta streaming, proprio come ha puntualizzato Leo Caroli nel corso del’audizione.

Ma, secondo Negro “L’assessore Caroli cerca di spostare il dibattito su questioni di principio e trasparenza e non spiega perché ci sono candidati di serie A e candidati di serie B. I giovani che intendono partecipare al concorso per 200 funzionari bandito dalla Regione si pongono un’altra domanda: perché ci sono beneficiati con chiamate ad personam che usufruiscono di un canale privilegiato?”.

Da più parti si chiede chiarezza, quindi. “Migliaia di giovani partono sfavoriti rispetto ai loro colleghi che in questi anni, senza alcun merito e senza aver partecipato ad alcun bando di concorso, sono stati chiamati a lavorare nell’Ente – ha spiegato il capogruppo Negro – Non si capisce perché, infatti, coloro che hanno maturato esperienza all’interno della Regione potranno evitare la fase della preselezione. In pratica chi non è stato nelle grazie di questo governo partirà da una posizione di svantaggio, con scarse possibilità di superare la selezione finale. Questa differenza pone anche una questione di legittimità costituzionale del bando di concorso in quanto i concorrenti non sono messi tutti nelle stesse condizioni di accesso e si vedono trattati in modo differente.  Alcuni, infatti, saranno costretti a fare la preselezione ed altri potranno evitarla. Non è difficile prevedere una serie di ricorsi alla Corte costituzionale che potrebbe invalidare il concorso, come ci insegnano le esperienze passate, con un aggravio di costi a carico della Regione. Non si può buttare fumo negli occhi di migliaia di giovani che vedono in questo concorso un’occasione per fare ingresso in modo stabile nel mondo del lavoro – ha concluso il presidente Negro –  Sono queste le cose che generano sfiducia nei giovani e li allontanano sempre più dalla politica”.



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