Pd, Foresio esce allo scoperto ‘Su Abaterusso segreteria sbugiardata dallo stesso candidato governatore’

‘A Lecce si presenti una lista fatta solo di candidati senza ombre che non corrano il rischio di creare imbarazzi al candidato presidente e all’intera coalizione, durante o dopo la campagna elettorale’. Foresio prende di mira Abaterusso e chiede alla Segreteria di ripensarci.

Se Sparta piange, Atene non ride. Ci si avvicina alle Regionali di fine maggio con le compagini politiche che sono a dir poco ‘scompaginate’.
 
Fiumi di inchiostro si stanno spendendo e forse ancor di più si spenderanno nelle prossime ore sulle spaccature del centrodestra in cui la candidatura a Governatore dell’oncologo Francesco Schittulli sembra essere quotidianamente azzoppata dalla divisione insanabile tra la falange fittiana e la parte ortodossa che si riconosce nel commissario del partito Luigi Vitali, nominato direttamente dal Cavalier Silvio Berlusconi in persona.
 
Ma le spine non mancano anche a sinistra, anzi la questione candidature sembra aver creato un solco molto largo tra i giovani rampanti e rottamatori  da un lato e la segreteria dall’altro. A non convincere è la candidatura di Abaterusso Senior, succeduto nelle nomination alla lista di partito dopo la condanna di Abaterusso Junior.
 
Paolo Foresio, capogruppo Pd al Comune di Lecce e referente renziano della prima ora proprio non riesce a capire come si sia potuto semplicemente passare di padre in figlio nella scelta dei nomi della lista per le elezioni regionali, senza sentire il dovere di un passaggio dagli organi di partito per cercare una figura più condivisa di quella dell’ex senatore attualmente dato per espressione forte della segreteria salentina. Se poi qualcuno pensava di far ricadere la scelta su Michele Emiliano, su un quasi-dictat del candidato governatore, allora sembra proprio che la questione si stia intricando.
 
Foresio, perciò, prende carta e penna e tuona: “Non possiamo lasciar passare sotto silenzio la gravità del fatto che la segreteria provinciale sia stata sbugiardata dallo stesso Emiliano rispetto alla “genesi” della candidatura di Abaterusso padre al posto del figlio. A riprova che “l’ha chiesto Emiliano”, il mantra che ci hanno propinato per giorni vari esponenti di via Tasso, era una clamorosa bugia. Stando così le cose e per evitare altre magre figure di fronte a militanti ed elettori del Pd, cerchiamo di ristabilire un po’ d’ordine e di dare delle regole precise che portino alla composizione di una lista davvero competitiva. Non è solo una questione etica e morale, a mio parere, ma un atto dovuto nei confronti dell’opinione pubblica e di un intero paese che vuole cambiare verso.“
 
Un modello di riferimento per affrontare la questione, secondo il capogruppo del pd leccese non solo c’è ma è anche autorevole. Ed è quello che si sta assumendo in Veneto dove la candidata presidente del Pd Alessandra Moretti ha reso noto che per la composizione delle liste chiederà ai candidati un’autocertificazione scritta con la quale dichiarino di non avere condanne pendenti e di non essere indagati.
 
“Penso che a Lecce – conclude Foresio – si debba fare altrettanto soprattutto in vista di una campagna elettorale che si preannuncia più difficile di quanto sembrasse alla vigilia. Alla luce anche di come sta cambiando il quadro politico dall’altra parte dello schieramento, fondamentale sarà convincere gli elettori ad andare alle urne e combattere l’astensionismo, che è il nemico numero uno, più di Fitto o Schittulli. In questo clima, in cui tanta indignazione hanno suscitato le recenti inchieste giudiziarie, l’unico modo che abbiamo di riconnetterci con il nostro elettorato e di allargarlo, come da sempre dice di voler fare Emiliano, è non transigere sulla trasparenza e la legalità delle liste, restituendo credibilità alla politica e puntando sull’onestà e sul rinnovamento vero.“

Intanto domani a San Cesario, alle 18.30, presso il Palazzo Ducale, sarà presente Roberto Speranza, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati nell’ambito dell’incontro “Con il Pd l’Italia Cambia. Il nostro lavoro alla Camera e al Governo”. Aprirà i lavori l’On. Salvatore Capone, componente della Commissione Affari sociali e Salute della Camera; interverrà l’On. Teresa Bellanova, Sottosegretaria al Lavoro e alle Politiche sociali.
 



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