‘Per il bene di Gallipoli…me la stanno ammazzando’. Barba chiama al voto i gallipolini

Con un comunicato dei suoi, il leader del centrodestra della Città bella attacca frontalmente il sindaco Francesco Errico, chiedendogli di dimettersi e di presentarsi con un progetto politico agli elettori.

Vincenzo Barba esce allo scoperto e sfida a tenzone elettorale Francesco Errico. Sono ore frenetiche queste per il ricompattamento della maggioranza che dovrebbe sostenere il cosiddetto Errico bis e votare le linee programmatiche nel prossimo consiglio comunale. Il primo cittadino, ob torto collo, ha azzerato la giunta come richiesto dal Pd, ritirando le deleghe per il momento a Sandro Quintana e Mery Cataldi, il cui ingresso in giunta aveva rappresentato il patto suggellato con due consiglieri provenienti dal centrodestra, Toti Di Mattina e Mino Chianella, che lasciavano i banchi dell’opposizione per andare in soccorso al sindaco azzoppato.

Adesso la palla è ferma al centro: l’inquilino di palazzo Balsamo deve prima quadrare i conti con i partiti usciti vincitori dalle urne e poi pensare a sfondare a destra, nella consapevolezza di quanto questa operazione ha irritato, irrita e irriterà un big come Vincenzo Barba.

Notizia delle ultime ore anche il tentativo di Padovano e Caiffa di provare a far risalire sul carro quell’Udc che, lasciando il sindaco aveva causato la caduta della giunta. Poche ore e tutto sarà chiaro; poche ore e si avranno i nomi di chi sta dentro e di chi sta fuori all’Errico bis.

Nel frattempo arriva come un tuono la nota di Vincenzo Barba, stanco di sentir proferire da tutti la frase in base alla quale ciascuno si muoverebbe per il bene di Gallipoli. Barba è convinto che dietro a questa formula priva di significato ci siano soltanto accordi personali e personalistici e pertanto il sindaco dovrebbe prenderne atto, dimettersi e sfidare davanti al giudizio degli elettori chi la pensa in maniera diversa da lui. Solo i cittadini, secondo Barba, potrebbero sbrogliare la matassa, benedicendo questo o quel progetto politico, altrimenti si resta nell’alveo dell’inciucio e della trama.

Il voler restare incollati alla sedia a tutti i costi non è di per sé deprimente per i gallipolini veraci? Bene, evitiamo farse che stanno rendendo la nostra città la barzelletta del Salento e ascoltate il consiglio del sottoscritto che ‘certamente non vuole bene a Gallipoli così come lo volete voi, anzi nutre per la propria città un sentimento opposto al vostro’: torniamo dai nostri abitanti per sapere come immaginano il futuro della città e da chi vogliono essere governati – afferma l’ex senatore – Se vincerà la proposta di Errico, Quintana, Padovano, Di Mattina, Chianella, Antonella Greco, Mariello, Paolo Piccolo ecc., ne prenderemo atto e consentiremo loro di governare la città per altri cinque anni. Se la gente, stanca di certe improvvisazioni e di certe cattiverie, deciderà diversamente potremo sì metterci alle spalle questo periodo difficile per la nostra storia e pensare, ma veramente bene…, al bene vero di Gallipoli e dei gallipolini”.



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