Poligono di Torre Veneri, Sel chiede al Governo di bloccare le esercitazioni militari

La Federazione regionale e provinciale di Sel invia un’interrogazione parlamentare al Ministero dell’Ambiente e della Difesa per capire quale sia la posizione del Governo circa il poligono di tiro situato a Torre Veneri.

Dopo i risultati delle analisi operate del nucleo NBC a Torre Veneri, laddove sussiste il poligono di tiro utilizzato in esercitazioni militari, si evincono concentrazioni di piombo e rame che superano i limiti stabiliti dal decreto legislativo 156/2006 (Codice dell’Ambiente) per le aree destinate ad uso commerciale ed industriale usate come riferimento per le aree militari. Una notizia vecchia, questa, che però sta cominciando a produrre seguiti da parte della politica, tanto locale quanto nazionale.

La federazione regionale e provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà infatti – attraverso  Sonia Pellizzari (coordinamento regionale), Anna Cordella (coordinatrice provinciale) e il consigliere provinciale Danilo Scorrano – chiedono con forza che le esercitazioni militari a Torre Veneri vengano immediatamente sospese avviando con urgenza, al contempo, la bonifica di quell'area che custodisce un ecosistema particolarmente delicato.

Lo scorso 14 ottobre, peraltro, prese il via in Salento la fase finale della esercitazione Nato denominata “Eagle Joker 14”, proprio nell’area in questione, implicando la partecipazione di oltre 270 mezzi, 200 container, due vettori navali, quattro aerei e più di 1600 uomini appartenenti alle quindici nazioni che compongono il comando “Nrcd-Ita” (Rapid deployable corps-Italy); un’area protetta di interesse naturalistico di importanza comunitaria.

In base a quanto si apprende da fonti di stampa – si legge nell’interrogazione parlamentare di Sel indirizzata al Ministro della Difesa, dell’Ambiente e della tutela del mare – e grazie alle denunce di associazioni del territorio, fra cui “Lecce Bene Comune”, a Torre Veneri c’è un poligono militare dove quotidianamente, e secondo un calendario fittissimo, si svolgono esercitazioni che prevedono spari a ridosso del lido. Come diretta conseguenza, oltre al disagio arrecato agli abitanti di zona (dovuti anche agli orari notturni delle esercitazioni), la spiaggia ed il mare risultano piene di ogive e  residui delle esplosioni che rischiano seriamente di distruggere l’ecosistema attuale

A conferma delle mancate bonifiche ci sono, oltretutto, i verbali di alcuni ufficiali sentiti dai Carabinieri. In seguito ad una serie di esposti della di “Lecce Bene Comune”, la Procura di Lecce aprì inchiesta. Dopo alcuni mesi, il Pm chiese l’archiviazione ammettendo in maniera univoca una situazione di grave inquinamento ed una gestione dei rifiuti contrari alle disposizioni di legge, ma dichiarando l’estrema difficoltà nel riscontrare i responsabili certi fra i vertici dell’esercito del poligono di Torre Veneri. A seguito di questo, il G.I.P. ha però disposto la non archiviazione del procedimento, disponendo una udienza per ascoltare le parti. Allo stato attuale, risulta un rinvio a dicembre 2014 per le conclusioni del G.U.P.

Pellizzari, Cordella e Scorrano domandano nero su bianco, dunque, “se i Ministri interpellati sono a conoscenza di quanto esposto in premessa; se i Ministri interpellati, per quanto di competenza, non intendano produrre una informativa in merito alla esercitazioneEagle Joker 14”, con i possibili ulteriori rischi per una ecosistema già debilitato dalle continue esercitazioni; se i Ministri interpellati, per quanto di competenza, non intendano bloccare le esercitazioni che incidono sulla area di interesse naturalistico di Torre Veneri".