Porto Cesareo, il Pd chiede le dimissioni del sindaco

Con un manifesto depositato il 25 settembre presso il Palazzo del Comune il locale circolo del Partito Democratico ha chiesto al primo cittadino del comune rivierasco di dimettersi. Per il segretario, Marco Viva si tratta: ‘…di un’Amministrazione giunta al capolinea’.

Non accenna a placarsi la bufera politica che si è abbattuta sul comune di Porto Cesareo. Non sono pochi i problemi cui è costretta a far fronte l’Amministrazione, anche a causa di una serie di dimissioni che hanno visto coinvolti numerosi consiglieri, ultima in ordine di tempo Anna Peluso, esponente della minoranza, appartenente alla lista civica “Alba Chiara” che, nella giornata del 26 settembre, ha rinunciato al mandato elettorale.
A ritornare sulla questione il locale circolo del Partito Democratico che, a gran voce, chiede le dimissioni del Sindaco, Salvatore Albano.

La richiesta giunge con un manifesto depositato presso il Palazzo di Città, ironia della sorte, un giorno prima che la consigliere presentasse la lettera di dimissioni.

Nel manifesto si addita senza mezzi termini il Governo cittadino come “Amministrazione del niente”; si parla di: “Un paese turistico abbandonato a se stesso, questo hanno visto i numerosi turisti che quest’anno ci hanno visitato, entusiasti del nostro mare e del rinomato marchio ‘salento’, ma disgustati da tutto il resto. Traffico caotico; assenza di parcheggi; pulizia strade e spiagge non da paese turistico; mancanza di un piano delle coste che ha determinato il proliferare delle spiagge private; caos nella raccolta dei rifiuti; rigagnoli fognari nei punti di passeggio e di balneazione; odori fognanti in tutte le ore del giorno per la vuotatura dei pozzi neri; assetto urbano da terzo mondo e pubblica illuminazione precaria o assente nell’immediata periferia; attività amministrativa di fatto commissariata dalla “paura” di incappare in disavventure giudiziarie che portano al blocco amministrativo e all’interpretazione restrittiva di ogni procedimento amministrativo autorizzatorio sino all’assurdo di una festa patronale senza fuochi d’artificio; assenza totale nella ricezione e svago dei turisti con cartellone delle manifestazioni estive da sala parrocchiale; guardia medica e pronto soccorso estivo inadeguati per il numero di turisti presenti sul territorio. Tutte concause che impediscono al nostro comune di fregiarsi con la bandiera Blu che la consacrerebbe come meta turistica di primo livello, come meriterebbe”.

Non solo, il Pd cittadino lancia una stoccata anche ai consiglieri maggioranza e  opposizione che proseguono a far parte dell’Assise: “A corollario di tutto, l’assoluta latitanza dei pochi pseudo-amministratori ancora in carica, aggrappati non si capisce a cosa, se di fatto Non amministrano il niente. Ancora meno si capisce la cocciuta aderenza alla poltrona da parte dei consiglieri comunali di opposizione, artefici di una politica sempre più fiacca e complice e che di fatto consentono a quest’Amministrazione del niente di continuare ad esistere e a farci sprofondare nella melma”.

Infine giunge la richiesta: “Preso atto di tutto quanto sopra, il Partito Democratico chiede a tutti i Cittadini di mobilitarsi e far sentire il proprio dissenso nei confronti di un’Amministrazione e un’opposizione che ormai da anni non rappresentano più niente, e agli Amministratori comunali, tutti, di prendere atto di quanto sopra e   dimettersi”

Stefano My, Monica Viva ed Eugenio Sambati sono questi i tre possibili surrogati alla carica di Consigliere di minoranza, ma il segretario del circolo del Partito Democratico, Marco Viva è chiaro e non si può certo affermare che le mandi a dire: “Come segretario del Circolo cittadino lavorerò per far sì che nessuno giochi il ruolo di donatore di sangue per accanimento terapeutico nei confronti di una Amministrazione comunale che è giunta al capolinea”.



In questo articolo: