Politiche di genere, istituito un tavolo permanente: siglato il protocollo d’intesa

Firmato questa mattina, nella sala consiliare di Palazzo dei Celestini, dove per l’occasione sono state esposte un paio di scarpe rosse, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, il Protocollo d’intesa per l’istituzione del Tavolo Istituzionale Permanente sulle Politiche di Genere.

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Appena entrati dentro l’aula consiliare di Palazzo dei Celestini, l’occhio cade su una simbolica rappresentazione collocata a ridosso dello scranno dove siede l’Amministrazione Provinciale. Un paio di scarpe rosse. Colore acceso, elegante, dal significato preciso. Delle calzature relative ad una battaglia culturale che non ha colore politico, poiché ingloba esperienze, storie e voglia di abbattere le barriere della violenza.

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Al centro, le scarpe rosse, simbolo della lotta contro la violenza di genere

Siglato il protocollo

Ebbene sì, contro la violenza di genere bisogna fare rete. Se ne sta parlando tanto, in questi giorni, viste le tante iniziative previste per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Serve dialogo, confronto, ma soprattutto aggiornarsi cadenzalmente sui risultati delle attività di sensibilizzazione, monitorando un fenomeno che definire preoccupante sarebbe fin troppo poco. Insomma, bisogna parlarne sempre, anche in un arco temporale lontano dal mese di Novembre. A tal proposito, dunque, oggi è stato sottoscritto in Provincia il Protocollo d’intesa tra Provincia di Lecce, Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Lecce e i Comuni salentini aderenti. Il Protocollo darà vita al Tavolo Istituzionale Permanente sulle Politiche di Genere

L’iniziativa è promossa da Provincia di Lecce e Ufficio della consigliera di Parità, su proposta della stessa consigliera. La Provincia di Lecce, infatti, quale ente di area vasta (articolo 85, Legge n. 56/2014), esercita la funzione di controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e di promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale, collaborando strettamente con la consigliera di Parità.

Tavolo Permanente

Lo scambio delle esperienze è importantissimo. Ad esempio, i Comuni, le scuole degli Ambiti Sociali Territoriali possono interagire tra loro promuovendo azioni di sensibilizzazione. Un’idea emersa nella riunione odierna. Se è vero che oggi qualcosa non ha funzionato, occorre interrogarsi. Il Salento è il territorio con più Centri Antiviolenza nonostante l’Europa ne chieda uno ogni 10mila abitanti. Bisogna far conto anche con le risorse e capire come intercettarle onde avviare attività tematiche. “Se siamo qui – ha riferito agli amministratori presenti la Consigliera Provinciale di Parità, Filomena D’Antini – vuol dire che crediamo nel settore delle Pari Opportunità, crescendo insieme e fornendo un serio contributo. Questo è un organismo che rimarrà anche quando ci saranno le successive consigliere. Cambieranno le amministrazioni politiche, ma il Tavolo resta permanente”.

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Un momento dell’incontro tenutosi presso l’aula consiliare di Palazzo dei Celestini

Le attività

In particolare, il nuovo organismo permanente consultivo e di proposta opererà per rimuovere gli ostacoli che di fatto costituiscono discriminazione diretta e/o indiretta nei confronti delle donne, per valorizzare le differenze di genere, per favorire il riequilibrio delle rappresentanze tra uomini e donne in tutti i luoghi decisionali del territorio provinciale; elaborare con le Amministrazioni comunali linee guida sulle politiche di genere; confrontare le Azioni Positive realizzate su ogni Comune; interagire tra le Amministrazioni per lo scambio di buone prassi; partecipare e far partecipare i cittadini dei vari Comuni agli incontri formativi sulle politiche di genere realizzati dall’Ufficio della Consigliera di Parità provinciale; confrontare le criticità locali in tema di parità di genere; sottoscrivere accordi di partenariato con l’Ufficio della Consigliera di Parità per partecipare a bandi pubblici le cui attività siano riferibili alle politiche di genere; comunicare e diffondere sull’intero territorio provinciale le azioni messe in atto da ciascun Comune sulle Politiche di Genere.

“Fare gioco di Squadra”

Il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone ha dichiarato: “Questa iniziativa non è estemporanea perché da tempo si sta lavorando in questa direzione. E’ necessario fare gioco di squadra, è necessario sensibilizzare istituzioni, cittadini, associazionismo e servizi del territorio per cercare di rimuovere quegli ostacoli che impediscono le pari opportunità, favorendo la conciliazione vita – lavoro delle donne. E’ doveroso promuovere un’azione che possa consentire alla Provincia, all’Ufficio della Consigliera di Parità e ai Comuni del territorio, di strutturare una più ampia collaborazione e sinergia, attraverso l’organizzazione di attività di promozione, formazione e sensibilizzazione nel settore delle politiche di genere, contro ogni forma di discriminazione e di squilibrio”.

I Comuni

A sottoscrivere il “Protocollo d’intesa per la sensibilizzazione e promozione del ruolo della donna nelle arti, nelle professioni e nella società civile contro le discriminazioni di genere”, il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, la consigliera di Parità della Provincia di Lecce Filomena D’Antini Solero, i sindaci, le delegate e i delegati (assessori e consiglieri comunali) alle Pari opportunità dei Comuni di: Alezio, Bagnolo del Salento, Botrugno, Caprarica di Lecce, Carpignano Salentino, Castrignano dei Greci, Collepasso, Copertino, Diso, Gagliano del Capo, Guagnano, Lecce, Martano, Matino, Melissano, Monteroni, Muro Leccese, Nardò, Nociglia, Ortelle, Otranto, Poggiardo, Presicce, San Cesario di Lecce, San Pietro in Lama, Sannicola, Scorrano, Sogliano Cavour, Supersano, Taurisano, Trepuzzi, Tricase.

L’intervista

“Nasce a Lecce una tavolo permanente che raccorda diversi Comuni con lo scopo di attivare politiche di genere, sul territorio, in modo capillare“, così la Cosigliera aggiunge ai microfoni di Leccenews24.it. “Dalle politiche attive del lavoro, che vedono l’inclusione delle donne, sempre più necessarie nel sistema economico, a quelle di contrasto alla violenza sulla donne, che vedono subire nel nostro territorio, ancora, atti deprorevoli”.