Riforma delle Province, Gabellone: ‘Più risorse o sarà lo stallo’. E venerdì si riunisce Upi Puglia

La Legge Delrio crea ancora preoccupazioni relativamente alle competenze delle Province italiane. Gabellone a nome di Upi Puglia:’Ok dalla Regione per le funzioni, ma senza risorse sarà lo stallo’.

Ancora due settimane ed entreremo nel nuovo anno, eppure la situazione economico-organizzativa delle Province non intravede ancora un’adeguata soluzione che garantisca l’efficienza dei servizi ai cittadini. Anzi, si rischia giorno dopo giorno di implodere nella confusione più totale. Spetta alla Regione Puglia l’importante compito – riveniente dalla legge Derio (n.56/94) – di riorganizzazione le funzioni “eccedenti”, ovvero quelle che dal primo gennaio del 2015  non sono più di competenza delle Province, mantenendo per sé la delega o individuando un altro ente.

Questa mattina, durante l’incontro dell’Osservatorio regionale – ci scrive in una nota stampa Antonio Gabellone, presidente della Provincia di Lecce, a nome dell'Unione delle Province Pugliesi (Upi Puglia) – “abbiamo preso atto che è intenzione della Regione, seppure in via provvisoria, di voler lasciare tutte le funzioni (fondamentali ed eccedenti) ancora  alle Province, con le quali intende continuare un proficuo dialogo per la definizione della riorganizzazione”.

Al tavolo è stata fornita un’importante rassicurazione, e dal canto loro le Province si definiscono pronte a fare la propria parte nell’interesse dei cittadini, ma a una condizione imprescindibile: l’erogazione delle risorse necessarie per far fronte a tutti i servizi derivanti dalle funzioni delegate. “Ma la sensazione avuta questa mattina è che  la Regione Pugliasi legge nel comunicato pervenutoci in redazione – non sia nelle condizioni di poter dare nell’immediato delle risposte concrete”.

In attesa che da via Capruzzi si completi entro questa settimana l’iter d’approvazione della Legge di Bilancio, il presidente dell’Upi Puglia, Francesco Schittulli, ha già convocato per venerdì prossimo, 19 dicembre, un direttivo dell’associazione per assumere una posizione chiara ed univoca nei confronti sia del Governo nazionale sia di quello regionale. Anche perché lo stallo nel quale si ritrovano le Province crea fortissime preoccupazioni per tutta una serie di servizi potrebbero di fatto essere “sospesi” e che riguardano settori importanti. Parliamo di industria, commercio, artigianato, protezione civile, turismo, agricoltura, assistenza all’infanzia e alla disabilità, risorse idriche ed energetiche, cultura, musei, biblioteche caccia, pesca, sport e tempo libero.

A tal proposito, infatti, l’Upi Puglia, rivolge anche un appello alle organizzazioni sindacali a collaborare con le Istituzioni per la salvaguardia e la tutela dei posti di lavoro che potrebbero essere a rischio.



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