Ritardi nella lotta alla Xylella: nuova procedura d’infrazione contro l’Italia

La Commissione UE ha avviato una nuova procedura d’infrazione, nei confronti dell’Italia, a causa dei ritardi accumulati nella lotta alla Xylella. Ora ci sono 60 giorni di tempo per rispondere alla lettera di messa in mora inviata da Bruxelles. ‘L’Italia prenda una decisione’.

Ennesimo capitolo d’una storia che non stenta a concludersi. La Commissione Ue ha avviato una nuova procedura d'infrazione contro l'Italia per i ritardi accumulati nella lotta alla Xylella (come peraltro aveva avvertito lunedì il commissario alla salute Andriukatis dopo l'incontro con il ministro Martina). L'esecutivo comunitario ha deciso oggi di inviare una lettera di messa in mora alle autorità italiane, in quanto "è estremamente importante che l'Italia attui pienamente la decisione" Ue e "fermi l'avanzata della Xylella", ha detto all'ANSA un portavoce della Commissione. Lunedì, durante un incontro bilaterale dedicato alla questione Xylella, "il ministro Martina è stato informato dal commissario Andriukatis che la Commissione non avrebbe avuto altra scelta se non aprire una procedura d'infrazione, a meno che non fossero state prese azioni immediate da parte dell'Italia contro il batterio" killer degli ulivi, ha ricordato il portavoce. L'Italia ha ora 60 giorni di tempo per rispondere alla lettera di messa in mora di Bruxelles.

"L'insofferenza con la quale l'UE sta guardando all'evoluzione dell'emergenza Xylella la dice lunga sull'inefficacia delle misure messe in campo finora”, così Federica De Benedetto, vice coordinatrice regionale Forza Italia Puglia. “Alla beffa della nuova procedura di infrazione, si aggiunge quella del rimpallo recente di responsabilità tra il Ministro Martina e il Presidente Emiliano – prosegue – pur sollecitati in ogni modo e da ogni parte a mettere in campo competenze e soluzioni radicali ed immediate, al di fuori della semplice retorica politica. Quel che è peggio è, invece, assistere ad una task force troppo eterogenea per esprimere posizioni univoche e alla contestuale gara tra tuttologi, come di consueto sfociata in considerazioni generiche e superficiali a tema”.

Che fine ha fatto la sicurezza sfrontata con la quale lo stesso Emiliano affrontava la questione in campagna elettorale?”, si domanda sempre la vice coordinatrice salentina.

Conosciamo la gravità delle sanzioni alle quali andremmo incontro – conclude – e attendiamo di scoprire il calendario delle azioni da intraprendere, come richiesto dal Governo entro la prossima settimana. Non solo per rassicurare l'Europa, ma per dare garanzia alle migliaia di agricoltori che vivono un'altra estate nell'incertezza e senza adeguato sostegno". 



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