Salta la discussione sul Pug: l’approvazione dopo il voto. Furia Martini, le opposizioni esultano

L’Autorità di Bacino fa sapere al Comune di Lecce che i tempi per il parere sul PUG non saranno brevi. Discussione in Consiglio, quindi, rimandata alla prossima consiliatura. L’assessore al ramo Martini attacca la sinistra, Delli Noci e Salvemini spingono per l’annullamento.

“Solo un rinvio, l’approvazione sarà la nostra priorità subito dopo le elezioni del prossimo giugno”. Questo il pensiero dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Lecce Severo Martini dopo la decisione dell’amministrazione di rimandare il voto sul Piano Urbanistico Generale e dopo le consultazioni elettorali.
 
Una decisione ‘sofferta’ da parte della Giunta Perrone che però non aveva altra scelta: l’Autorità di Bacino non ha ancora trasmesso il famoso parere, propedeutico al completamento e all’attuazione del PUG. Tempi tecnici più lunghi del previsto, insomma, che hanno costretto Martini e il resto degli assessori a rimandare il tutto, probabilmente, anzi certamente, con la nuova consiliatura.
 
Ma lo stesso Martini tiene a precisare: “i leccesi sappiano che il PUG che tanto aspettavano, non può essere adottato per il calcolo politico della sinistra”. La questione, infatti, verte tutta sul parere della Autorità di Bacino, rea, secondo l’assessore al ramo, di un ritardo nell’adozione dell’atto in virtù di una pressione sistematica dell’opposizione.
 
“Non si era mai visto, com’è successo, un ente avere quel tipo di interlocuzione con un consigliere comunale, anche se candidato sindaco e dello stesso colore del governo regionale; e improvvisamente quel percorso non è più andato bene e, senza reali spiegazioni, hanno cominciato ad allungare i tempi per la consegna del documento”.
 
Il riferimento è tutto per Carlo Salvemini, candidato sindaco del centrosinistra, che nelle ultime settimane ha chiesto a gran voce il rinvio della discussione, da affidare al rinnovato Consiglio Comunale che si insedierà tra qualche mese, con il ritiro della delibera in autotutela.
 
Il commento del candidato d’area al rinvio non si è fatto attendere. Salvemini punta il dito direttamente contro Paolo Perrone, dichiarando: ‘questa materia è stata un fallimento della giunta frutto di colpevoli ritardi accumulati negli anni, ai quali, in maniera piuttosto goffa, si è cercato di rimediare in extremis. Come ho denunciato nelle scorse settimane, le carenze della proposta di Pug approvata dalla Giunta sono macroscopiche e impossibili da ignorare perfino da chi si era fatto promotore dell’avventuroso avvio dell’iter di adozione. Ma l’improvvisazione non paga e l’impossibilità di procedere nel rispetto delle leggi oggi emerge proprio per bocca di chi, come l’assessore Martini, non aveva fatto altro nelle ultime settimane che ostentare certezze”.
 
L’esponente di opposizione conclude: “la mia amministrazione porterà in adozione il PUG entro il 2018, rimediando agli errori e ai ritardi di questi 20 anni”.
 
Non nasconde il suo sollievo alla notizia neanche Alessandro Delli Noci. Il candidato dell’Udc e di una serie di liste civiche collegate, che insieme agli altri candidati sindaco Valente e Ruberti avevano presentato una lettera direttamente al Prefetto Palomba, commenta: “il rinvio del voto sul PUG non può non dare ragione dei numerosi dubbi e le mancanze che da qualche tempo solleviamo e che riguardano il principale strumento di governo di un territorio. 
 
Vent’anni di attesa, tante professionalità che hanno di certo lavorato coscientemente per un progetto ambizioso e strategico e l’ennesimo fallimento di un’Amministrazione incapace di tutelare l’interesse della città. La delibera di giunta comunale di approvazione del PUG dà per acquisito il parere favorevole dell’Autorità di Bacino che, di fatto, non è mai pervenuto. Per questa ragione, la delibera è illegittima e, come abbiamo fatto nei giorni scorsi con una lettera al Prefetto, chiediamo con forza non di rimandare l’adozione ma di annullare totalmente la delibera stessa, in nome della legalità, della trasparenza e di una politica nuova che guardi all’interesse collettivo”.
  
Il Piano Urbanistico Generale, insomma, sarà “protetto” dalla campagna elettorale da oggi fino all’esito delle elezioni.
 
A prendere atto di quanto accaduto è, naturalmente, anche Mauro Giliberti che, da candidato del centrodestra, concorda “con tutta la coalizione che mi sostiene sul fatto che, se dovessi essere eletto sindaco, sarà mia prioritaria preoccupazione portare a compimento un percorso necessario per la città, in maniera condivisa e seria. L’argomento PUG sia da oggi fuori dalle polemiche delle opposizioni che in questa fase hanno, tra ammiccamenti e allusioni mai comprovate, fatto intendere la presenza di chissà quali torbidi aspetti”.



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