Senza stipendio da novembre: lavoratori Alba Service occupano la sala giunta della Provincia

I lavoratori Alba Service non ricevono stipendi da novembre e, davanti all’ennesimo disagio, decidono di occupare la sala giunta della Provincia di Lecce. Pronti a restare anche nella notte, domani un incontro col presidente Gabellone.

La faccenda è piuttosto delicata. E a Palazzo dei Celestini non sanno proprio in che direzione andare. Non bastavano i problemi del riscaldamento nelle scuole (comunque garantito fino al prossimo marzo); in Provincia, la situazione precaria che si vive non risparmia nemmeno i lavoratori Alba Service, che dalle 13.00 hanno occupato la sala Giunta. Sono assistiti dal sindacato Filcamns Cgil, e attendono risposte concrete davanti ad un quadro critico. Ma soprattutto pretendono la corresponsione degli stipendi immediatamente, oppure l’occupazione potrebbe durare anche nella notte. Dipendenti che non ricevono alcuno stipendio da novembre, complici soprattutto le conseguenze della riforma Delrio. Appena una settimana fa c’era stato un incontro proprio nelle sedi dell’ente col presidente Antonio Gabellone.

"Siamo indignati per questo atteggiamento – dichiara la segretaria della Filcams Cgil Lecce, Valentina Fragassinon si possono scaricare le responsabilità politiche della riforma sui lavoratori". "Il Presidente della Provinciacontinua aveva preso l’impegno di garantire gli stipendi almeno fino a gennaio 2015, nelle more della riorganizzazione prevista dall’iter riformatorio da parte della Regione. Neanche questo impegno però è stato mantenuto”. I 150 lavoratori di Alba Service non percepiscono retribuzione da novembre dello scorso anno. Il Presidente della Provincia, fanno sapere dalla Filcams, ha annunciato ai sindacati la disponibilità a un incontro nella giornata di domani 16 gennaio: “Ma noi chiediamo che siano immediatamente corrisposti gli stipendi ai lavoratori”, dichiarano dalla Filcams “altrimenti continueremo con l’occupazione anche questa notte”.

Lo stesso esponente politico di Forza Italia ricordò, nell’occasione, che i nuovi tagli del governo avrebbero determinato un trasferimento di 2 milioni di euro da destinare alla società partecipata. Troppo pochi. Perché per garantire un normale funzionamento dell’azienda se ne dovrebbero disporre almeno 6, tra pagamenti, spese e garanzia dei servizi pubblici. Ma in queste condizioni come si fa a garantire il giusto funzionamento della macchina Alba Service? Chi vi opera è scoraggiato. Rispettare gli impegni lavorativi di fronte a carenze strutturali così evidenti diviene praticamente impossibile. Ed ecco quindi l’azione dimostrativa di oggi, volta a sensibilizzare il territorio salentino e, soprattutto, la politica locale.

Damiano D’Autilia, presidente della società, disse che avrebbe tentato ad aumentare le competenze di Alba Service. Ulteriori servizi da gestire a fronte di un nuovo piano di razionalizzazione dei costi che, purtroppo, non può non tener conto del nuovo budget messo a disposizione dagli alti vertici nazionali.

Non mancano le prime parole di solidarietà nei confronti del personale a secco di stipendi da parte del consigliere regionale PD, Sergio Blasi, che al contempo lancia una frecciatina al presidente provinciale: “Mentre loro sono senza stipendio, nonostante le promesse di Gabellone relative al pagamento degli stipendi almeno fino a gennaio 2015, l’amministrazione provinciale continua ad assumere per incarichi e consulenze. Il presidente della Provincia deve darne conto proprio a quei lavoratori che oggi hanno occupato la sala giunta. Con una avvertenza: la solita solfa delle responsabilità della Regione questa volta non basterà a contenere la frustrazione di chi, da mesi, anche con altre manifestazioni, l’aveva invitato a darsi da fare per scongiurare i fatti che sono all’origine della protesta”.



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