Separare le carriere, al via la raccolta firme al tribunale di via Brenta

Così come in tutta Italia, anche a Lecce è partita la raccolta firme al fine di sostenere la proposta di legge relativa alla separazione delle carriere tra Pubblico Ministero e Magistrato. La mobilitazione proseguirà anche nei prossimi giorni.

È iniziata questa mattina presso Tribunale Civile di Via Brenta la raccolta firme relativa alla “proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare in materia di attuazione della separazione delle carriere giudicante e requirente della magistratura“, promossa dall’ Unione delle Camere Penali Italiane.

E, quindi, anche la Camera Penale di Lecce scende in campo e al momento ha già raccolto oltre 200 firme. Il motivo della mobilitazione è presto detto: l’attuale sistema processuale non risulta in linea con quanto dispone la Costituzione in merito agli ordinamenti della Giustizia e alle carriere dei magistrati. A seguito della riforma dell’articolo 111 della Carta Costituzionale si sottolinea un principio basilare. “La giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge. Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo e imparziale chi giudica deve essere terzo e imparziale”.

Ad oggi Giudici e Pubblici Ministeri, entrambi operatori del diritto, pur svolgendo ruoli diversi all’interno dei procedimenti, appartengono allo stesso ordine e soprattutto possono cambiare funzione. Inoltre, sia PM che Giudici siedono negli stessi consigli di disciplina e si aggregano nelle stesse associazioni di categoria.

Secondo i più – in una battaglia che, va detto, affonda le sue radici nel tempo e viene a galla a fasi alterne – una simile situazione renderebbe sbilanciato l’intero sistema penale
Insomma, si chiede una netta distinzione tra carriere e, quindi, una “parità delle armi” in sede di giudizio penale.

La raccolta di firme non si ferma, ma proseguirà nei prossimi giorni. Il banchetto sarà presente nei pressi del Tribunale penale di Viale De Pietro e poi in tutta la provincia di Lecce. Va sottolineato che ad oggi in tutta Italia sono state raccolte più di 50mila firme, quasi a sottolineare quanto la proposta di legge sia sostenuta da molti cittadini, in via del tutto trasversale.

Sul tema è intervenuta Federica De Benedetto, candidata consigliere nelle file di Forza Italia alle Amministrative 2017. "Ho partecipato attivamente e aderito all’iniziativa promossa dalla Camera Penale di Lecce – afferma – La giustizia italiana soffre di gravi problemi sistemici che rendono il funzionamento della macchina lento e ingarbugliato: da troppo tempo si sente parlare di una riforma per ridurre i tempi della giustizia e, soprattutto, per garantire un accertamento quanto più vicino possibile alla realtà della verità giuridica durante i processi". 
 
E ancora "Una situazione paradossale in un Paese come l’Italia, culla della civiltà giuridica mondiale e che i cittadini pagano sulla propria pelle. E a farne le spese sono anche gli avvocati che, in ogni processo, possono contare solo e soltanto sulle proprie forze per far valere le ragioni dei propri assistiti, senza poter contare sul supporto dell’apparato statale. Insomma, un vero e proprio vulnus del diritto alla difesa e che non mette certo in condizione di parità delle armi l’accusa e la difesa davanti a un giudice. Ecco perché questa mattina, ai piedi del Tribunale di Lecce in via Brenta, ho deciso di firmare anche io" conclude la De Benedetto.
 



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