Solo 48 ore per impugnare il Decreto Delrio. Mazzei,

Non accenna a placarsi la discussione sul provvedimento che porta il nome del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio che sancirà la fine della provincie. Il Consigliere di Forza Italia torna a sollecitare la Giunta Vendola a ricorrere alla Corte Costituzionale

Il Decreto Delrio, il provvedimento voluto dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio che dovrebbe sancire la fine delle provincie, ancora fa discutere. Per molti, infatti, presenta, secondo alcuni giuristi, alcuni aspetti di incostituzionalità, tali da poter richiedere l’intervento della Consulta.

La Regione Veneto non ha esitato a ricorre alla Corte Costituzionale e, in Puglia, il Consigliere Regionale di forza Italia, Luigi Mazzei, con una missiva indirizzata qualche giorno fa al Governatore Vendola e al Presidente del Consiglio, Onofrio Introna, sollecitando il ricorso.

Ad oggi, però, la lettera non ha ricevuto alcuna risposta e circa la possibilità da parte dell’ente di Via Capruzzi di ricorrere, non è stata fatta conoscere alcuna intenzione.

“Mancano solo 48 ore per la scadenza dei termini per l’impugnazione del Decreto Delrio sull’abolizione delle provincie dinanzi alla Corte Costituzionale”, Afferma Mazzei in una nota stampa, “Eppure, malgrado questo termine così importante, ad oggi la Regione Puglia non si è mossa per adire le procedure che consentirebbero di tutelare i territori pugliesi da un accadimento così grave.

Non capiamo perché il Presidente Vendola rimanga immobile e non accetti di intervenire con urgenza per evitare che un provvedimento palesemente incostituzionale possa essere causa di danni gravissimi per le nostre provincie e per il Salento in particolare.

Non è solo una questione di rappresentanza politica che, comunque, viene ad essere gravemente lesa – prosegue il Consigliere – poiché d’ora in avanti i cittadini per poter avere ascolto dovranno recarsi a Bari e non più nel capoluogo salentino che perde ogni funzione istituzionale.

Il problema è anche e soprattutto di carattere sociale ed economico: con la nascita di Bari città metropolitana, infatti, tutti i finanziamenti finiranno nel capoluogo pugliese e gli altri territori rimarranno zone periferiche a cui saranno destinate le briciole.

Continuo, inascoltato dalla Giunta Vendola, a chiedere a voce l’impugnazione di un Decreto che gli esperti di Diritto dichiarano incostituzionale sotto ben cinque profili.
Sarebbe una beffa se l’immobilismo del Presidente e del suo Governo fosse volontario, teso a penalizzare il Salento nel convincimento che solo così potrà, ancor di più, aver forza il territorio della Puglia che più sta a cuore a Vendola.

48 ore sono un tempo minimo – ha concluso – ma tutto è possibile se si è animati dalla volontà di fare il bene dell’intera regione e non soltanto di una parte di essa”.