Tap. I Sindaci da Vendola provano a riaprire una partita che sembra quasi chiusa

Marco Potì e Luca de Carlo, primi cittadini di Melendugno e Vendole, i comuni maggiormente interessati dalla realizzazione del gasdotto Tap incontreranno il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, per tentare una localizzazione diversa al progetto.

La partita non è ancora chiusa, almeno non per chi quel gasdotto che dovrebbe portare il gas naturale dall’Azerbaigian in Europa, sul proprio territorio proprio non lo vuole. Se da un lato, la Commissione tecnica del ministero dell'Ambiente e lo stesso ministro Gian Luca Galletti hanno dato il via libera all’opera ribadendo in più occasioni che la scelta di San Foca è la più ‘giusta’ dal punto di vista ambientale, come dimostrano le ben 58 prescrizioni severe contenute nella Via, dall’altro molti sindaci salentini, cittadini e comitati no-Tap non si arrendono sebbene il secco ‘no’ urlato a gran voce sembra rimanere, a volte, quasi inascoltato.

La strada, in entrambi i casi, è ancora tutta in salita, anzi l’impegno per cercare ‘percorsi’ alternativi non viene certo frenato dalla chiusura del ministro Galletti o del governo Renzi. Proprio il Presidente del Consiglio, a margine del suo intervento alla cerimonia di inaugurazione della Fiera del Levante di Bari, aveva ribadito l’inamovibilità del suo esecutivo in merito alla realizzazione del progetto della multinazionale svizzera «noi siamo pronti a rispettare chi dice no, ma chi dice no non può dire stop. Parliamo di tutto senza problemi – aveva sentenziato il Premier – ma non si può dire no ad un'opera così». Eppure, incontrando una delegazione dei 40 Sindaci partiti dal Salento per ribadire la contrarietà all’opera aveva lasciato aperto uno spiraglio.  

E proprio per discutere sull’alternativa all’approdo del gasdotto a San Foca, tra ulivi secolari e muretti a secco, che Marco Potì e Luca De Carlo, primi cittadini di Melendugno e Vernole i comuni maggiormente interessati dalla realizzazione dell’opera che avevano chiesto la convocazione di un tavolo istituzionale di confronto per individuare una soluzione ‘diversa’, meno impattante di quella che avrebbe se il metanodotto approdasse su una delle spiagge più belle del Salento, incontreranno questo pomeriggio il governatore Nichi Vendola,  nella sede della presidenza della Regione Puglia.

Insomma, nessuno sembra disposto ad arretrare di un millimetro dalle sue posizioni ed il tempo stringe: sabato scorso mentre a Baku si è svolta la cerimonia per la posa ideale della prima pietra del cantiere, alla presenza del viceministro  allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti che nell’occasione aveva sottolineato come il progetto Tap «confermi la vocazione del nostro Paese a svolgere un ruolo chiave per la sicurezza energetica e per accrescere la concorrenzialità del mercato del gas europeo, con effetti decisivi per la riduzione dei costi energetici per l’Italia e l’Europa» a San Foca e Melendugno una marcia organizzata dal comitato no tap-no fossili a cui aveva preso parte anche il leader del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo, di contro ribadiva che l’opera senza se e senza ma non è compatibile con la vocazione turistica del territorio. Tra l'altro proprio oggi Tap ha dato la notizia dell'ingresso di nuovi soci nel proprio capitale, a dimostrazione dell'appeal del progetto per tanti investitori di settore.



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