Vertenza Securpol, altra batosta: licenziati altri due lavoratori. Usb: ‘stanchi delle vessazioni’

Nuovo scossone nel mondo della Secupol Security. Da quanto denunciato dall’Unione Sindacale di Base, due lavoratori aderenti alla sigla sono stati licenziati in modo ingiustificato. Gianni Palazzo: ‘siamo stufi delle discriminazioni’.

Il mosaico della vertenza Securpol Security si arricchisce di una nuova vicenda. Due lavoratori iscritti all’Unione Sindacale di Base sono stati licenziati, scatenando l’ira della stessa sigla Usb. Dopo gli ultimi mesi caratterizzati da proteste e tavoli di contrattazione, quindi, un nuovo scossone ha colpito il sindacato di rappresentanza.
 
‘Dopo aver affrontato l’attacco durissimo di Secupol lo scorso agosto a seguito di sei contestazioni disciplinari ai lavoratori nostri iscritti – lamenta in una nota Gianni Palazzo di Usb Lecce – il sindacato ha subito l’ennesimo insulto con il licenziamento ingiustificato di due nostri aderenti’.
 
‘Tre i casi di licenziamenti ingiustificati – spiegano da Usb – di cui due reintegrati in giudizio. La storia ci ha dimostrato vessazioni durissime nei confronti dei nostri lavoratori solo perché iscritti alla sigla. Noi – prosegue Palazzo – per poter difendere i diritti e tutelare la salute di queste persone abbiamo fatto tutto ciò che è legittimamente consentito. Denunce, richieste, scioperi’.
 
Eppure la vicenda sulla vertenza pare essere giunta al termine con il provvedimento di revoca della licenza. ‘Ma adesso sembra che la società voglia estromettere, licenziando in maniera discriminatoria i nostri lavoratori dal passaggio ad altro datore di lavoro – accusa Gianni Palazzo. Ben presto il servizio di vigilanza privata della Asl di Lecce sarà affidato ad altra azienda non appena saranno ultimate le procedure di avviso pubblico di gara’.
 
A seguito dei recenti fatti, dunque, l’Unione Sindacale di Base ha richiesto la sospensione dei licenziamenti direttamente alla Prefettura di Lecce.



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