Vertice a Roma per il porto turistico di Otranto. Cariddi «siamo ottimisti»

Appuntamento nella Capitale per discutere del destino del progetto che vuole realizzare il porto turistico nella città idruntina. Il sindaco lotta fino alla fine e descrive i dettagli dell’ incontro

Un progetto da 52 milioni di euro che prevede l’attracco per quasi 500 imbarcazioni e parcheggi per oltre 200 posti auto. Un progetto previsto nelle carte da Condotte d’Acqua Spa, uno delle società di costruzioni più importanti d’Italia.
Ma il no venuto dal Ministero per i Beni culturali, a causa dei numerosi reperti rinvenuti in zona e l’alto valore paesaggistico di quello scorcio di Salento, ha fatto arenare il tutto. Con grande disappunto del primo cittadino Luciano Cariddi che tanto sta spingendo affinchè l’infrastruttura si faccia, perché “tanto darebbe a Otranto e al Salento in termini di economia e turismo” ha più volte evidenziato il sindaco idruntino.

Ed oggi la patata bollente è passata a Matteo Renzi. Dalla Regione le carte sono arrivate a palazzo Chigi per dare la risposta definitiva che vedrebbe il termine del 24 settembre.

Appena uscito dall’incontro romano e raggiunto da una nostra telefonata, Luciano Cariddi ha dichiarato “Siamo molto soddisfatti perché la nostra voce è stata ascoltata con molto interesse. Abbiamo ampliamente relazionato su tutta la vicenda ed espresso il parere del Comune, sia in termini di sviluppo del territorio che vedrebbe una marcia in più con la realizzazione dell’opera, sia in termini di impatto ambientale e paesaggistico”.

Il no della Soprintendenza non ferma la tenacia del sindaco e del suo staff. “Siamo ottimisti anche per il prossimo incontro previsto per il 24 settembre, perché siamo convinti della bontà e della necessità di un progetto che tanto darebbe non solo ad Otranto ma anche al Salento, come crescita economica in vista dei posti di lavoro che si verrebbero a creare e delle possibilità per l’indotto che viene dal mare”.



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