Tap, il Movimento 5 Stelle in visita al cantiere per ‘rassicurarsi’ sull’espianto degli ulivi

Una delegazione di rappresentanti del Movimento 5 Stelle e delle istituzioni locali è stata accolta da Tap nel cantiere, dove sono ancora in corso i lavori di recinzione della zona dove nei prossimi giorni saranno espiantati 448 ulivi.

I parlamentari del Movimento 5 stelle tornano nel cantiere Tap, accolti dal Country Manager, Michele Mario Elia e da alcuni tecnici della multinazionale svizzera che hanno accompagnato la senatrice Daniela Donno e i deputati Diego De Lorenzis e Leonardo Donno in un tour  nell’area, dove sono in corso i lavori di recinzione del cosiddetto «cluster 5».

Non è una nuova «zona rossa» ha precisato la società, ma soltanto una barriera voluta per proteggere alcuni terreni del tracciato a terra del gasdotto, in possesso di Tap sulla base di accordi bonari con i proprietari, dove nei prossimi giorni saranno espiantati 448 ulivi. Un “muro” per permettere agli operai della multinazionale di operare in tranquillità e in sicurezza ed evitare gli scontri con le forze dell’ordine che sorvegliano i lavori. Battaglie che hanno (ri)acceso il vento della polemica nelle campagne di Melendugno.

I pentastellati, insieme al primo cittadino Marcò Potì, hanno assistito in prima persona i. Ci si è soffermati sulle tecniche di preparazione e le cure che gli ulivi riceveranno fino al loro reimpianto nel luogo d’origine, insieme alle tecniche di ripristino del paesaggio, in particolar modo dei muretti a secco.

Il tracciato a terra del gasdotto parte dal cantiere di San Basilio, dove sbucherà il microtunnel e arriva fino a Masseria del Capitano, dove sarà costruito il terminale di ricezione dell’impianto.



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