A Lecce le Giornate salentine sull’Oncologia, Surico: ‘necessaria una rete regionale’

Si è svolto a Lecce il convegno della durata di tre giorni dedicato ai tumori al polmone, alla mammella e al colon. Organizzatore dell’evento è stato il dottor Gianmarco Surico, direttore di Oncologia media del Vito Fazzi. ‘Utilizziamo correttamente i nuovi farmaci’, ha detto.

Si sono concluse ieri le tre giornate dedicate all’oncologia, in particolare al tema legato al cancro al polmone, alla mammella e al colon. Il convegno si è svolto presso l’Hotel Tiziano di Lecce, organizzato dal direttore di Oncologia medica del “Vito Fazzi”, Gianmarco Surico, e ha visto la partecipazione di oltre cento persone tra oncologi, radioterapisti, chirurghi, internisti, anatomo-patologi, radiologi e medici nucleari provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo. Presenti anche oltre a 25 biologi e 25 infermieri specializzati.
 
Al convegno era presente anche l’associazione Salute Salento che, con il suo presidente Cesare Mazzotta, ha chiesto al dott. Surico quali siano le prospettive terapeutiche e perché è importante l’immunoterapia. ‘Io credo – ha risposto il medico – che il futuro sia in un’integrazione tra terapia molecolare target, cioè personalizzata, per pazienti che hanno delle caratteristiche molecolari predefinite e l’immunoterapia. E penso che la chemioterapia troverà uno spazio sempre più ridotto o di impiego in patologie come il carcinoma mammario’.
 
‘Anche a Lecce – prosegue il primario – si utilizzano correntemente i nuovi farmaci che permettono di attivare il sistema immunitario e quindi di determinare una risposta autoctona, contro il tumore’. Sul futuro, invece, Surico chiosa: ‘diventa sempre più impellente non solo l’istituzione di Gruppi multidisciplinari come già succede a Lecce, ma anche la messa in rete a livello regionale di tutte le Oncologie pugliesi che sono di ottimo livello. Occorre collaborare e standardizzare le diagnostiche’.
 
Tre le autorevoli presenze al congresso vi era anche quella del professor Mauro Ferrari, scienziato italo-americano che insegna a Houston nel Texas. Si tratta di uno dei personaggi più influenti a livello mondiale  in materia di nanotecnologie, ed è a lui che si deve l’Oncofisica del trasporto.
 
‘Uno dei problemi principali nel cancro – ha spiegato il prof. Ferrari – è il trasporto della massa. Purtroppo, quando il tumore cresce oltre una certa misura diventa impenetrabile al farmaco. Quindi dobbiamo affrontare il problema con gli strumenti della fisica, dell’ingegneria, la biologia e la chimica. Con delle tecniche particolari di target-terapy, cioè di terapia mirata, riusciamo a fare entrare anche il farmaco all’interno del tumore’.