La guerra ai fast-food parte dal Salento. ‘Scrivete sulle vaschette che patatine e hamburger fanno ingrassare’

Nuova iniziativa del Comitato per la Difesa delle persone obese. ‘Immagino le battutine della gente, ma non mi importa. Deve essere scritto chiaro sulle vaschette che l’abuso di prodotti ricchi di grassi porta all’obesità’ dice Tommaso prima a leccenews24.it.

Così come è avvenuto per le sigarette, dove le grandi multinazionali produttrici hanno dovuto scrivere sul pacchetto il grave rischio-salute verso cui vanno incontro tutti coloro che fumano, allo stesso modo anche le grandi catene di fast food devono avvisare i loro clienti – con scritte chiare sulle vaschette dei prodotti ad alto contenuto calorico che vendono – sulle possibili gravi conseguenze, in primis l’obesità, derivanti dal consumo massiccio.

È questa la nuova battaglia portata avanti dal Comitato per la difesa delle persone obese e dal suo responsabile nazionale, il salentino Tommaso Prima, volto noto per le battaglie sociali sul territorio,  soprattutto in difesa dei senzatetto ed assurto agli onori della cronaca nazionale per aver ottenuto dal Ministro alla Salute Beatrice Lorenzin la cancellazione della dicitura ‘Affetto da mostruosa obesità' dalle diagnosi delle commissioni mediche locali.
  
La battaglia adesso si sposta sul fronte della prevenzione: molti, troppi bambini sono affetti da obesità perché né loro né i loro genitori hanno ancora ben chiaro cosa può produrre il consumo eccessivo di cibi ad altissimo contenuto calorico, ricchi di grassi e di sostanze che favoriscono l’acquisto di peso difficile da smaltire nel tempo.

"Patatine e hamburger – scrive Tommaso Prima nella nota stampa – devono avere per legge un'etichetta in cui si avvisano i minori che il troppo consumo fa male alla salute e favorisce l'obesità. Per quello che ci riguarda da oggi inizieremo come "difesa dei diritti delle persone obese" una raccolta firme da presentare successivamente al ministro della salute, on. Beatrice Lorenzin, affinchè così come avviene per le sigarette dove per legge da anni all'esterno dei pacchetti ci sono scritte e frasi che avvertono delle conseguenze nocive per chi fuma, lo stesso deve avvenire nei confronti delle grandi catene di fastfood presenti nel Salento, in Puglia e in tutta l'Italia. Inoltre, deputati e senatori che condividono la nostra battaglia a settembre hanno promesso in merito di fare per noi delle interrogazioni parlamentari.’

Insomma, una battaglia che come al solito farà discutere. Ma anche la più facile delle obiezioni ‘Chi è causa del suo mal pianga se stesso’ non convince. Non deve mai finire, infatti, l’educazione al consumo, all’alimentazione e al benessere psicofisico ed ogni iniziativa che marcia in questa direzione deve essere ritenuta buona in sé.



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