Medici di base e pediatri sono pronti, parte la campagna per la vaccinazione antinfluenzale

Il picco influenzale è previsto per gennaio-febbraio 2017, ma il provincia di Lecce è già partita la campagna per le vaccinazioni. Quest’anno nella formulazione del vaccino entrano 2 nuovi ceppi.

Ancora nessun virus dell’influenza è stato registrato in Puglia: «abbiamo avuto due casi a metà settembre – fa sapere la dottoressa Maria Chironna, responsabile della sorveglianza virologica dell’influenza alla regione Puglia – ma sono sporadici e non sono indicativi di un anticipo dell’influenza, sono l’espressione di una sorveglianza attenta che viene fatta». Almeno nel Salento, complice le temperature che ‘faticano’ ad adeguarsi a quelle tipiche dell’inverno è prematuro parlare di un inizio dell’epidemia che sarà segnalato dai medici-sentinella sparsi su tutta la provincia di Lecce, quando arriverà il momento. Nonostante ci sia ancora tempo, il picco è previsto per gennaio-febbraio 2017, questo non significa che bisogna farsi trovare impreparati, anzi. È importante, importantissimo “difendersi”. Tant’è che – come si legge in una nota a firma di Cesare Mazzotta –  nel Salento la campagna vaccinazioni partirà ufficialmente il 7 novembre, in anticipo rispetto a Bari dove inizieranno il 15.
  
Sull’argomento vaccini, la dottoressa Chironna vuole fare chiarezza e sgombrare il campo da equivoci: «la diatriba dei mesi scorsi sull’associazione fra vaccino e autismo non riguarda  la vaccinazione antinfluenzale. Si riferisce – spiega l’epidemiologa – al vaccino trivalente per parotite, morbillo e rosolia».
  
Quest’anno – continua l’Associazione Salute Salento – nella formulazione del vaccino entrano 2 nuovi ceppi. «Sono l’H3N2, che si chiama hong-kong – riferisce la dottoressa– e che ha circolato nell’ultima parte della scorsa stagione influenzale ed è stato riproposto perché sicuramente sarà quello che riscontreremo in questa stagione. L’altro è il ceppo B, detto Brisbane, che ha circolato nel 2008 e che ricircolerà quest’anno con 2 nuove varianti».
  
«Quest’anno abbiamo chiesto 150mila vaccini – fa sapere il dottore Alberto Fedele, responsabile del servizio Igiene pubblica della Asl di Lecce – Contiamo di arrivare a una copertura del 60%. L’anno scorso la copertura (il numero di ultra 65enni vaccinati) era stata del 52% e l’anno prima del 50%».



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