Akragas-Lecce 0-2, i giallorossi chiudono l’anno con la vittoria firmata da Caturano e Pacilli

Buona prova della compagine salentina che allo stadio ‘Esseneto’ si impongono nettamente. Ci pensano il bomber di Scampia e l’attaccante ex Cremonese. Lecce in 10 uomini per quasi tutta la ripresa. Si torna in campo il 21 gennaio con il Melfi.

Tempo di smaltire la forte delusione del pareggio casalingo, un vero e proprio passo falso, contro il Monopoli e di festeggiare, per una sola giornata – quella del 25 dicembre – la festività del Natale, che i giallorossi di mister Pasquale Padalino, dopo una settimana di allenamenti, si sono ritrovati nel pomeriggio di oggi presso lo stadio “Esseneto” di Agrigento, per disputare l’incontro con l’Akragas valevole per la seconda giornata del girone di ritorno del Campionato di Lega Pro.
 
Il pari con la compagine barese costato il primo posto, apparso ai più immeritato viste le occasioni da gol create e i due legni colpiti da Pacilli, ha messo in chiaro un fattore negativo per i salentini: il Lecce prende troppi gol, sette nelle ultime cinque partite, qualcosa di inaccettabile per una formazione che ambisce alla vittoria del campionato, anche tenendo presente il fatto che l’attuale capolista, il Matera, dopo una partenza a rilento, ha iniziato a macinare gioco e punti subendo nello stesso numero di partite tre marcature.
 
È naturale che con la squadra siciliana, lo scopo principale di capitan Lepore è compagni, sia stato la vittoria, in primis per non allungare il distacco dalla prima della classe, poi, sperare in un passo falso dei lucani che lo diminuirebbe e, infine, chiudere l’anno, prima della lunga sosta invernale, con i tre punti.
 
In occasione della sfida in Trinacria l’allenatore foggiano conferma Gomis tra i pali, criticato in settimana a causa di presunte colpe sui gol incassati e inserisce nel reparto arretrato Contessa e Drudi al posto, rispettivamente, di  Vitofrancesco e Giosa, mentre, in mediana Tsonev  si colloca sulla corsia destra con il capitano spostato in avanti.
 
Il modulo, quindi, è il consueto 4-3-3 con: Gomis tra i pali; difesa composta da Ciancio, Cosenza, Drudi e Contessa; Tsonev, Fiordilino e Mancosu in mezzo; Lepore, Caturano e Doumbia a comporre il tridente d’attacco.
 
Il Lecce inizia a rendersi pericoloso già dopo nove minuti di gioco. Doumbia, che conferma lo splendido periodo di forma, crossa per Lepore, sponda di testa per Caturano che, però, al momento del tiro a pochi passi da Pane, perde l’attimo giusto per concludere in gol. La gara, a parte l’occasione per i salentini si gioca su ritmi troppo bassi senza alcun sussulto. Al 28mo Akragas vicino al gol. Cochis inventa per Coppola che si presenta solo davanti a Gomis, fortunatamente al momento del tiro, Cosenza anticipa il calciatore siciliano. Al 33mo si sveglia il Lecce. Caturano prende palla al limite e tira di sinistro, ma la palla termina a lato. Al 35mo arriva la prima ammonizione della gara ai danni di Cosenza. Al 40mo, Akragas nuovamente vicino al gol. Cochis ruba palla a centrocampo e si beve la difesa, presentandosi solo davanti a Gomis. Fortunatamente l’estremo difensore scuola Toro non si fa ingannare e nega la gioia del gol all’attaccante argentino. È l’ultima occasione degna di nota della prima frazione che termina con un minuto di recupero.
 
Un primo tempo soporifero, dai lunghi sbadigli, quello cui hanno dato vita le due formazioni. Ritmi troppo bassi e azioni pericolose quasi inesistenti. A fare qual cosina di più sicuramente la compagine di Di Napoli e con i giallorossi più attenti a controllare che a pungere.
 
La ripresa si apre con gli stessi ventidue dei primi 45 minuti. Al terzo di gioco il tiro di Mancosu dall’interno dell’aera viene rimpallato da un avversario. Al 53mo primo cambio per il Lecce. Fuori un mai visto Tsonev e dentro Pacilli. Che si accomoda sulla corsia destra di attacco, con Lepore che ritorna a centrocampo. Al 54mo arriva il secondo giallo in casa giallorossa ai danni di Fiordilino. Al 57mo secondo cambio tra i salentini, con Vitofrancesco che prende il posto di Contessa.
 
Al 58mo arriva il gol del Lecce. Tiro all’interno dell’area da parte di Cosenza e parata di Pane, sulla respinta si avventa Caturano che deposita in rete. Trascorrono due soli minuti e avviene il patatrac della difesa giallorossa. Cosenza, già ammonito in precedenza, atterra Longo in area di rigore. Per il sig Fourneau è espulsione e penalty. Sul dischetto si presenta Palmiero che spara alle stelle. Al 64mo terzo e ultimo cambio tra i salentini. fuori un attaccante, Doumbia e dentro un difensore, Giosa.
 
Al 67mo arriva il raddoppio per gli uomini di Padalino. Passaggio filtrante di Caturano per Pacilli che prende il tempo ai difensori e si presenta solo davanti a Pane e, una volta superatolo con un dribbling mette in rete a porta vuota. L’inferiorità numerica, paradossalmente, sembra fare bene a capitan Lepore e compagni, che dall’espulsione di Cosenza in poi dominano la gara e portano a casa tre meritatissimi punti.
  
Il Lecce si conferma un vero e proprio rullo compressore fuori dalle mura amiche, chiude il 2016 con una vittoria e si porta nuovamente in vetta, almeno fino alla fine della sfida tra Paganese e Matera. Dopo un primo tempo all’insegna della noia, dove i giallorossi sono sembrati più attenti a non prenderle (leggi qui le pagelle), nella ripresa, dopo il gol del vantaggio, i salentini hanno ingranato la quarta e conquistato una vittoria meritata, anche se, forse, sugli avversari, ha pesato psicologicamente il rigore fallito. Adesso tutti in vacanza, si tornerà sul terreno di gioco il 21 gennaio nella sfida interna con il Melfi.



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