Il Lecce espugna Bisceglie: Arrigoni e Mancosu giganteggiano, Saraniti decide, Perucchini chiude tutto. Le pagelle

Voti alti tra le fila giallorosse: il Lecce si impone anche sul campo del Bisceglie grazie alle reti degli attaccanti Torromino e Saraniti, ma nel finale arriva l’intervento decisivo di Perucchini.

Sofferenza più del dovuto, ma alla fine arrivano altri 3 punti. Il Lecce espugna anche lo stadio “Ventura” di Bisceglie (precluso ai tifosi salentini) e blinda anche questa settimana il primo posto in classifica. Una bel derby che nel primo tempo è avaro di occasioni da rete, ma che si sblocca in avvio di ripresa grazie a un gol di razza di Torromino. Poi la difesa si addormenta e regala il pareggio ai padroni di casa, ma è la caparbietà di Saraniti a portare il capocannoniere del torneo a decidere la sfida. Nel finale arriva anche la firma decisiva di Perucchini che all’ultimo minuto nega il 2-2 ai nero-azzurri. 21 risultati utili consecutivi per i giallorossi si confermano padroni del campionato.

Perucchini, 7: nel primo tempo il Lecce tiene le redini del gioco, ma è lui a doversi impegnare in un paio di interventi bassi e aerei. Nella seconda frazione, vola sul colpo di testa di Markic al 48esimo, prima di essere bucato dallo stesso bosniaco dopo una clamorosa dormita della difesa giallorossa. All’ultimo respiro si oppone a Jurkic con un intervento di grande livello: chiude tutto e salva il risultato.

Bisceglie-lecce
Perucchini in presa alta – ph.Pinto

Ciancio, 6: torna tra i titolari (l’ultima volta è stato nel dicembre scorso nella trasferta contro la Paganese), dopo molti spezzoni di gara da subentrato. Prende il posto di Lepore, ma non ha lo stesso spirito del capitano. Apparso leggermente in ritardo in alcune chiusure, fa vedere poche cavalcate a cui aveva abituato i tifosi. Esce nel finale.
dal 85′ Legittimo, senza voto: fa il suo ingresso nel finale per dare consistenza al pacchetto offensivo e per difendere il vantaggio.

Marino, 6.5: tra i due difensori centrali, è lui ad essere chiamato al ruolo di elemento di esperienza. Gara di grande attenzione, soprattutto nella prima frazione: nel secondo tempo concede – insieme a tutta la squadra – un po’ troppo ai padroni di casa. Sfiora il gol di testa al 65esimo direttamente su azione di calcio d’angolo.

Riccardi in chiusura – ph. Pinto

Riccardi, 6+ : con l’assenza di Cosenza (squalificato) il giovane scuola Hellas si aggiudica la maglia da titolare. Altra bella prestazione per lui, sempre puntuale e preciso in chiusura. Non disdegna nemmeno qualche incursione in avanti, dando solidità e consistenza fisica alla manovra che si sviluppa sui calci piazzati. Sbava solamente all’ultimo minuto, quando si dimentica di Jurkic, e a salvarlo è Perucchini.

Di Matteo, 6+: più contenimento che proposizione, nel primo tempo. La prestazione del numero 3 giallorosso è tutto sommato più che sufficiente, con alcune capatine dalle parti di Crispino ben costruite ma che non vengono capitalizzate al meglio. Ammonito al 23′, fin troppo generosamente.

Arrigoni, 7: capitano di giornata in virtù delle assenze di Lepore e Cosenza, gode di grande libertà d’azione (aiutato anche dai movimenti dei suoi compagni di reparto) e dispensa palloni a destra e a manca. Un’altra prestazione sontuosa per il playmaker salentino che quando gode di libertà, crea grattacapi agli avversari. Bene anche in fase di schermo.

Armellino, 6.5: tanta corsa e tanto sacrificio per l’ex Matera che è bravo a creare spazi in mezzo al campo per Arrigoni, chiamato a impostare. Fa notare la sua presenza fisica e la sua velocità, anche se a volte si eclissa e la squadra ne risente.

Mancosu, 7- : parte oggi molto bene, in palla, dinamico e propositivo. Cerca sempre di dare ampiezza alla manovra, facendo correre soprattutto i due terzini. Una gara di gran livello la sua, per tutti e 90 minuti: svariati anche i tentativi di battere a rete dalla distanza.

Tsonev, 6.5: senza Tabanelli, Liverani sceglie lui – ancora una volta – come pedina per la trequarti. Bella la prova del giovane bulgaro che ci mette carattere, velocità e a tratti anche imprevedibilità. Ripiega spesso a dar manforte ai compagni in fase di non possesso, e serve l’assist vincete per Torromino in occasione dello 0-1. Esce dopo un’ora di gioco.
dal 58′ Costa Ferreira, 6+ : dopo il lungo periodo di stop per infortunio, il portoghese entra per l’ultima mezzora di match. La sua qualità tra le linea emerge eccome: entra con il piglio giusto e da una sua testarda incursione nasce il dopo del raddoppio leccese.

Torromino, ph. Pinto

Torromino, 6.5: dopo una settimana di polemiche (prontamente smentite), questa volta tocca a lui tornare in campo dal 1′, al fianco della prima punta Saraniti. Molto movimento per lui, gioca di sponda per il compagno di reparto e la sua gara è un continuo crescendo, fino a salire in cattedra in avvio di ripresa quando, imbeccato da , manda in vantaggio i giallorossi con un gol alla “Di Piazza”. Esce dopo un’ora di gioco proprio per il compagno siciliano.
dal 63′ Di Piazza, 6.5: ancora una volta viene gettato nella mischia a gara in corso, ma entra benissimo nell’economia del match. Dopo 10 minuti dal suo ingresso si divora l’occasione del nuovo vantaggio giallorosso: sfrutta da vero rapace un regalo della difesa barese, mette a sedere due difensori, ma sul più bello il portiere avversario dice di “no”. Ad opporsi anche la traversa, all’ottantasettesimo, quando ci arriva di testa su cross dalla bandierina. Quando parte in velocità rischia di diventare letale, ma oggi il gol proprio non vuole arrivare.

Saraniti, 6.5: dopo l’esordio col botto di domenica scorsa, l’ultimo attaccante arrivato in casa giallorossa viene confermato come ariete del pacchetto offensivo. Belli i suoi movimenti, sempre a dare apprensione alla retroguardia nero-azzurro-stellata, anche se arrivano pochi palloni utili. Alla fine la caparbietà viene premiata a al minuto 80 un rimpallo finisce sui suoi piedi e un bomber di razza come lui non può proprio sbagliare. Funziona l’intesa con i compagni, sopratutto con Torromino.
dal 86′ Selasi, senza voto: il neo arrivato alla corte di Liverani viene gettato nella mischia per gli ultimi 10 minuti di partita. Tocca pochi palloni.

Liverani, 7- : all’ultimo minuto deve rinunciare a Lepore (raggiunto da un malanno fisico nel corso della rifinitura). Per il resto poche sorprese nell’undici iniziale, con Tsonev trequartista e Torromino al fianco di Saraniti. La capolista fa il suo gioco, riesce a imporsi, ma non in maniera netta. Alla fine il banco salta in avvio di secondo tempo con un gol del rabbioso Torromino, ma una incredibile disattenzione difensiva rischia di complicare tutto maledettamente. Ancora una volta, però, i cambi premiano: Costa Ferreira entra con la giusta mentalità e dalla sua caparbietà nasce l’1-2. Anche Di Piazza è scatenato, ma non trova il gol. Perucchini salva nel finale i 3 punti, strameritati soprattutto per come condotta la gara dopo il secondo vantaggio. Per il tecnico romano continua una cavalcata incredibile: venti risultati utili consecutivi per lui e Lecce sempre più primo.



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