Coppa Italia, Lecce travolto dal Genoa: uno scatenato Piatek manda a casa i giallorossi

Primo tempo veramente da cancellare per la truppa di Liverani che solo a KO incassato riesce ad uscire dal guscio del suo centrocampo. Falco migliore tra i suoi, mentre in difesa resta tanto, tanto, lavoro da fare.

giuseppe-tottomino

Molto male nel primo tempo, chiuso con un passivo di 4 a 0, meglio nella ripresa quando però il risultato era già ampiamente compromesso. Il Lecce saluta con una pesante sconfitta la Coppa Italia, uscito malamente dalla sfida contro il Genoa di Serie A allo stadio “Luigi Ferraris”. Al quarto turno eliminatorio si qualificano i grifoni, trascinati da uno straripante Piatek, autore di tutte e quattro le marcature.

Primo tempo veramente da cancellare per la truppa di Liverani che solo a KO incassato riesce ad uscire dal guscio del suo centrocampo. Falco migliore tra i suoi, mentre in difesa resta tanto, tanto, lavoro da fare. Il Genoa bagna nel migliore dei modi il debutto stagionale e nel prossimo turno affronterà la vincente tra Entella e Salernitana.

Dopo il buon debutto in stagione appena quattro giorni fa contro la Feralpisalò, i giallorossi si presentano all’appuntamento affascinante del “Marassi” consapevoli di aver poco da perdere e tutto da guadagnare. Per mister Liverani si tratta di un ritorno speciale: con il grifone, infatti, è iniziata la sua carriera da allenatore, una sorta di seconda vita calcistica dopo aver appeso le scarpette al chiodo.

Uno stadio tra i più belli d’Europa, fa da cornice alla sfida valida per il terzo turno eliminatorio della TIM Cup: per i salentini si tratta, come detto, della seconda uscita del nuovo corso, per i rossoblu, invece, è il debutto assoluto stagionale, davanti al pubblico amico.

I 22 in campo

Il tecnico romano, conferma quasi in toto la formazione che ad inizio settimana si è imposta ai supplementari nel secondo turno. Ci sono solo due novità dell’ultimo minuto a centrocampo con il debutto tra i titolari di Petriccione. Con Vigorito tra i pali, in difesa ci sono Lepore, Cosenza, Marino e Calderoni; in mediana spazio ad Arrigoni come playmaker, coadiuvato dal fido Mancosu e dal giovane Petriccione, mentre in avanti Falco a supporto di Pettinari e Torromino, gettato nella mischia all’ultimo momento dopo l’infortunio nel riscaldamento di Palombi.

Per i padroni di casa, invece, mister Davide Ballardini opta per un 3-4-1-2 con il debutto in porta di Marchetti, Biraschi, Spolli e Zukanovic in difesa, Lazovic, Romulo, Hiljemark e Criscito in mezzo, con Pandev-Piatek duo offensivo sostenuto da Kouame sulla trequarti.

Davanti a circa …mila spettatori arbitra il signor La Penna di Roma.

Immediato vantaggio ligure

Grifoni in maglia rossoblu, ospiti con completo bianco. Pronti-via e il Genoa passa subito in vantaggio: calcio di punizione dalla trequarti sinistra scodellato dentro, in area si fa trovare pronto Piatek (lasciato troppo libero di muoversi da Calderoni) che di testa beffa un incolpevole Vigorito.

Tanta qualità per il Genoa che al 6′ sfiora il raddoppio con Pandev: servito bene la Lazovic, il macedone piazza bene, ma questa volta Vigorito si supera. Ma il 2-0 è nell’aria e arriva al 10′. Dalla linea di centrocampo Biraschi lancia lungo Piatek: i due centrali giallorossi sono troppo larghi e per il numero 9 genoano è un gioco da ragazzi far cambiare ancora il risultato.

La reazione del Lecce sta tutta in un tiro dal limite dell’area di Falco che però si scontra contro il fisico di un difensore di casa. Al quarto d’ora altra grande chance per il grifone: Pandev dialoga bene con Hiljemark, tenta la conclusione da distanza ravvicinata, ma Vigorito sdradica lui il pallone dai piedi.

Scatenato Piatek

Il Lecce non c’è proprio, ma Piatek è davvero scatenato: al 19esimo cross al bacio di Kouamé che pesca bene il polacco nel cuore dei sedici metri giallorossi, e ancora di testa va in gol. 3-0 netto, e meritato. Male in questa situazione Cosenza.

Il Lecce si affaccia dalle parti di Marchetti al 25′: cross al centro di Lepore, respinge la difesa rossoblu, sulla ribattuta si fa trovare pronto Mancosu che ci prova al volo. Conclusione deviata in angolo. Non c’è storia al “Marassi” e Piatek decide di calare il poker: al 38esimo corner per il Genoa, dalla bandierina si presenta Romulo che scodella in area dove ancora lui, Piatek, sempre di testa, la mette proprio dove l’estremo difensore giallorosso non può arrivare. 4 a 0.

Finisce così, dopo un minuto di recupero, un primo tempo a senso unico. La seconda frazione parte senza nessun cambio nelle due formazioni. Ritmi decisamente più blandi in avvio di ripresa, con il Genoa che non affonda per il pokerissimo. All’ora di gioco inizia la girandola dei cambi: Liverani richiama Lepore per Fiamozzi (non cambia nulla a livello tattico), mentre mister Ballardini inserisce Gunter e Mazzitelli al posto, rispettivamente, di Spolli e Piatek, osannato dai suoi nuovi tifosi.

Poco dopo dentro anche Saraniti che prende il posto di un evanescente Pettinari. Al 66esimo Vigorito si distende bene sul tiro dalla distanza di Pandev, che cerca la marcatura personale con insistenza. Minuto 71: episodio da consegnare alla moviola per un tocco di braccio in area da parte di un difensore del Genoa su tiro di Falco. La Penna lascia correre, mentre Haye rileva Torromino, per un centrocampo che inizia a girare decisamente meglio.

Grande opportunità per il gol della bandiera che capita sui piedi Saraniti al 74′, ma il tiro dell’ex Francavilla finisce in curva. Peccato. In pratica l’ultimo sussulto della gara. Clicca QUI per le pagelle dei giallorossi.



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