Cuore e sofferenza: il Lecce batte il Trapani 2 a 1. Torromino apre le danze, Perucchini super, Di Piazza croce e delizia. Le pagelle

Strana partita quella del Via del mare. Il Lecce non brilla nella prima mezzora, poi mette in ghiaccio la partita con due gol salvo riaprirla dopo l’inutile espulsione di Di Piazza per un fallo da reazione. Ottimo Perucchini tra i pali, bene Hulk Torromino.

Prima vittoria, primi tre punti per la gestione Roberto Rizzo, ma quanta sofferenza. Il Lecce batte il Trapani al termine di una gara che, come previsto alla vigilia, è stata vibrante, accesa e combattuta. Nella prima mezzora è dominio granata, spento solo da un super Perucchini. Poi si accende Torromino che allo scadere del primo tempo incanta gli 8mila del Via del Mare. La ripresa si apre sotto i migliori auspici con il raddoppio di Di Piazza, ma il rosso rimediato dall’ex Foggia complica tutto con i siciliani che accorciano su rigore. Il forcing finale degli ospiti non paga, con i giallorossi che questa volta reggono l’urto e portano in classifica punti pesanti contro una diretta concorrente.
 
Perucchini, 7.5:protagonista assoluto per oltre mezzora, scalda i guantoni con una parata di puro istinto al 9’, era fuorigioco per il Trapani, ma dimostra subito grande reattività. Poi vola al 16esimo sulla conclusione di Ferretti, allungandosi il più possibile. In presa alta o in uscita bassa . Nulla può sul rigore realizzato da Murano.
 
Ciancio, 6: dalle sue parti i siciliani cercano spesso e volentieri l’incursione giusta. Parecchio timido in fase di copertura, tenta una serie di spinte non sempre premiate dai compagni. Nella ripresa spende tanto, cercando di tenere la palla quanto più lontana possibile dalla sua area di rigore.
 
Cosenza, 6+ :ci mette muscoli, arroganza e caparbietà in ogni fase di gara, naturalmente anche in quelle più convulse.Lasciato tutto solo nel cuore dell’area di rigore al 2’, sfiora il gol, ma non da abbastanza forza al suo colpo di testa.Sulle palle alte è davvero dura avere la meglio contro di lui.
 
Drudi, 6- : inserito un po’ a sorpresa per un acciacco dell’ultimo minuto che ha raggiunto Marino, non splende particolarmente. Ogni azione del Trapani è un patema d’animo e Mirko cerca di mettere una pezza quando e come può. Si vede sventolato un cartellino giallo a pochi istanti dal recupero finale per proteste contro il direttore di gara.
 
Di Matteo, 7- : tra i migliori in campo, si macchia dell’unica colpa di aver toccato di mano – involontariamente – il tiro di si immola al quarto d’ora del primo tempo mettendo il corpo sulla conclusione a colpo sicuro di Marras. Da una sua incursione nasce l’eurogol di Torromino al termine della prima frazione.
 
Arrigoni, 6.5: difficile reggere l’urto contro una linea mediana avversaria che quando alza i ritmi ti manda in tilt. Lui cerca di mantenere la calma, ragionando e disinnescando alcune manovre siciliane. Superbo il suo lancio per Di Piazza in occasione del 2-0.
 
Mancosu, 5- : tre erroracci in avvio di gara costano tre ripartenze in favore del Trapani, sventate solo da un super Perucchini e da un pizzico di fortuna. Una prestazione decisamente non alla sua altezza, al netto di un secondo tempo migliore: ci ha abituati a ben altro.
 
dal 48’ s.t. Costa Ferreira, senza voto: entra in campo per spezzare il ritmo nei secondi finali di gara. Guadagna un calcio di punizione che sa di boccata d’ossigeno.
 
Armellino, 6- :non è ancora al top della condizione fisica e in una partita dura da decifrare come quella di stasera, non sempre tutto riesce al meglio. Prova spesso e volentieri a far valere la sua stazza fisica, riuscendoci il più delle volte.
 
(leggi la cronaca del match)

Torromino, 7:tanto movimento, ma anche tanti passaggi sbagliati. Il primo tempo di ‘Hulk’ poteva essere un rebus, in linea con la prestazione generale della squadra, poi decide di inventare il gol della domenica – anzi, del sabato sera – silurando Furlan con un destro dai trenta metri micidiale. Una prestazione sfrenata, forse anche troppo, la sua
 
dal 31’ s.t. Lepore, 6: anche per un duro come lui entrare a gara in corso in una partita così accesa è difficile.
 
Di Piazza, 4: il voto è la media tra la sua prestazione e il suo caratteraccio.Nel primo tempo è l’unico che punta l’uomo, cerca la giusta invenzione e prova la conclusione in porta. Un’altra partita di enorme sacrificio, coronata da un altro gol, confezionato in velocità dopo un lancio di Arrigoni in avvio di ripresa. Conferma di attraversare uno stato di grazia, ma perde improvvisamente la testa al 48esimo, reagendo malamente alle provocazioni di un avversario. Lascia la squadra in dieci e rischia una pesante squalifica.
 
Caturano, 5.5:ha ragione mister Rizzo, meriterebbe più fortuna. In linea con la pestazione di una settimana fa, si spende davvero tanto in fatto di corsa, ma mettendoci poca inventiva. Poche volte al tiro, sbaglia più di qualche fraseggio. ammonito al settimo delle riprese dopo le vibranti proteste in occasione del penalty concesso al Trapani. In pieno recupero si becca una bella gomitata da Rizzo (l’avversario) sanzionata dall’arbitro solo con un cartellino giallo.
 
Rizzo, 6: “tutto è possibile” aveva precisato alla vigilia, e così manda in campo dal primo minuto l’artiglieria pesante con Torromino-Caturano-Di Piazza in attacco. Una scelta inizialmente poco felice perché il Lecce soffre il pressing forsennato di un Trapani bravo a chiudersi e a ripartire, rischiando di fare molto male alla retroguardia salentina. Una gara senza idee, sofferta soprattutto a centrocampo, prima di essere messa sui binari giusti da una straordinaria invenzione di HulkTorromino. In apertura di secondo tempo arriva il raddoppio di Di Piazza e quando sembra che tutto stia filando liscio, arriva l’espulsione dell’ex Foggia e il rigore realizzato dagli ospiti. Lui cerca di correre ai ripari tenendo i reparti quanto più stretti possibile. Tanta, troppa sofferenza in una gara iniziata non al meglio ma che a un certo punto sembrava in ghiaccio, ma alla fine arrivano i tre punti, i primi in assoluto della sua gestione.



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