Foggia-Lecce 3-0. Brutti, bruttissimi e mai in partita, i giallorossi umiliati dai satanelli. Foggia a + 4

La formazione rossonera ha la meglio senza faticare più di tanto. Il Lecce non crea mai il minimo pericolo alla porta difesa da Guarna. Pesano e non poco le scelte sbagliate di Padalino che, come avvenuto sempre in questa stagione, sbaglia le gare con le big. Domenica il Fondi.

LE PREMESSE. Certamente dal punto di vista matematico non sarà decisiva; alla fine del campionato mancano ancora otto partite, due mesi esatti, ma la vittoria di una delle due compagini significherebbe dal punto di vista delle motivazioni, se non altro, dare un segnale chiaro, chiarissimo al torneo. Dopo la vittoria ottenuta ai danni del Catania domenica scorsa, questo pomeriggio i giallorossi di mister Pasquale Padalino sono stati impegnati nel big match che li ha visto opposti alla capolista, distante solo un punto, Foggia. All'andata la sfida terminò a reti bianche anche se, i precedenti tra le due formazioni, hanno visto più lacrime che gioie per i salentini. Nella memoria, soprattutto, il 4-0 dei ragazzi di De Zerbi l'anno scorso che sancì l'esonero di mister Antonino Asta e il doppio successo nei play off ai danni della squadra allenata da Braglia. La tensione era palpabile allo Zaccheria, come dimostra la rissa sfiorata pochi minuti prima del fischio d'inizio

LE FORMAZIONI. In occasione dell'incontro il tecnico dauno dei leccesi Fedele al detto "squadra che vince non si cambia" propone lo stesso undici vittorioso con gli etnei e opta per il suo marchio di fabbrica, un 4-3-3 con: Perucchini tra i pali; difesa composta da Ciancio, Cosenza, Giosa e Agostinone; Ferreira, Fiordilino e Tsonev in mezzo; Pacilli, Caturano e Doumbia a comporre il tridente d'attacco.

PRIMO TEMPO. Il primo brivido per i giallorossi arriva dopo appena minuto e 35 secondi. Deli sfugge alle maglie salentine e Cosenza lo atterra al limite dell'area. Per il direttore di gara è punizione, sulla palla si presenta Coletti che calcia e manda la palla di pochissimo a lato della porta difesa da Perucchini. Al settimo sono i salentini a creare pericoli. Caturano mette Pacilli solo davanti all'estremo difensore dauno, l'ala ex cremonese, però, è in posizione defilata e il suo tiro viene deviato in corner da Guarna.

Al 15mo il tiro a giro dell'ex Chiricò impatta su Cosenza e termina in angolo. Al 26mo la punizione dal limite di Martinelli viene abbrancata in presa da Perucchini.

IL PRIMO GOL DEL FOGGIA. Al 29mo il Foggia passa in vantaggio. Mazzeo supera in velocità Giosa e si presenta solo davanti a Perucchini, con un dribbling secco lo supera e deposita in rete a porta vuota.

IL 2-0 DEL FOGGIA.  Al 33mo arriva il raddoppio. Coletti prende palla poco prima della 3/4 e da lì scocca un tiro che trafigge un Perucchini un po' troppo fuori dai pali. Al 39mo Di Piazza riparte e supera tutti i difensori, al limite dell'area, però, viene fermato dai Perucchini in uscita. Al 41mo il tiro telefonato di Costa Ferreira dal limite viene parata senza apprensione da Guarna. Al 42mo Chiricò dribbla tutta la difesa all'intero dell'area e tira, ma il portiere giallorosso para senza difficoltà. Al 44mo Di Piazza sfugge, tanto per cambiare, alla difesa giallorossa, si presenta solo davanti a Perucchini, ma il suo rasoterra termina di pochi centimetri fuori.

Un primo tempo che ha visto i giallorossi in meritato svantaggio, che non hanno creato la minima occasione è che hanno rischiato di subire più delle due marcature marcature di vantaggio della compagine Dauna. Troppe disattenzioni difensive e, soprattutto, nessuna capacità di incidere in attacco.

SECONDO TEMPO. La ripresa si apre con Lepore al posto di Pacilli tra i salentini ed è proprio il capitano dopo appena 35 secondi dal fischio iniziale a provare la botta da fuori alla sulla traversa. Al 52mo, però, il Foggia mette in ghiaccio la partita.

IL 3-0 DEL FOGGIA. Deli si inserisce e sfugge alla difesa e si presenta solo davanti al l'estremo difensore giallorosso che trafigge con un rasoterra che si insacca al l'angolino destro. Il terzo gol ha l'effetto di una mazzata per la compagine salentina che non riesce a imbastire la benché minima azione offensiva e facendosi chiudere dai satanelli all'interno della propria metà campo.

Al 65mo Foggia vicinissimo al poker. Calcio di o un'azione dal limite, sulla sfera si presenta Mazzeo che con un tiro a giro supera Perucchini salvato dalla respinta della traversa. Al 69mo Padalino sostituisce Tsonev con Marconi e Arrigoni con Fiordilino per tentare la rimonta impossibile.  All'87mo i rossoneri concedono una palla a Doumbia che entra in area di rigore, si coordina e scocca un tiro che termina di molto fuori. Da qui fino alla fine non si registrano più azioni degne di nota con il Foggia che si limita a gestire il risultato e i giocatori del Lecce a fare le belle statuine.

ANALISI DELLA PARTITA. Più che un big match quella di oggi è sembrata la sfida tra i primi e gli ultimi della classe. I salentini non sono mai stati pericolosi e hanno palesato problemi difensivi degni della peggiore squadra da retrocessione. Come è sempre avvenuto nel corso della stagione Padalino non è stato in grado di preparare al meglio la gara con una contendente diretta alla promozione. Il tecnico si ostina a utilizzare giocatori come Tsonev e Caturano decisamente fuori forma e, inoltre, non è riuscito a sopperire alla mancanza di Mancosu. Con questa vittoria il Foggia sale a + 4 sui salentini che forse, adesso, dovrebbero fare attenzione più che altro a conservare la seconda piazza che non puntare alla prima. Domenica si torna in campo nella sfida casalinga con il Fondi.



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