I lupi tornano alla vittoria, ma quanta fatica contro il Siracusa

Contro la compagine siciliana i giallorossi, dopo il pareggio con la Casertana, tornano a conquistare i tre punti. Salentini poco reattivi nella prima frazione di gioco, ma nella ripresa alzano i ritmi e portano a casa il successo.

Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno vediamolo pure, ma quanta fatica contro una modestissima squadra che, spesso, a messo alle corde il più quotato Lecce il quale ha sofferto oltremodo per avere ragione di una compagine agguerrita sì, ma tecnicamente inferiore e che voleva dare una svolta al proprio campionato.
 
Mister Pasquale Padalino sorprende tutti e non poco lasciando in panchina bomber Caturano e Pacilli preferendo Persano e Doumbia. L'arbitro dell'incontro è Lorenzo Bertani della Sezione AIA di Pisa il quale ha esordito in CAN Pro nel match di Coppa Italia Castiglione-Mantova il 28 agosto. Allo stadio "Nicola De Simone", intitolato all'omonimo calciatore deceduto a causa di uno scontro di gioco sul campo in terra battuta di Palma Campana, il Siracusa incontra il Lecce, tra serie B e C, per la 24^ volta il cui bilancio è di 12 vittorie, tra cui spicca un sonoro 6 a 2 nel campionato cadetto 1948/1949, 4 sconfitte e 8 pareggi. Per gli amanti delle statistiche il Lecce non vinceva a Siracusa dal campionato di serie C 1975/1976 in quell'occasione i salentini rifilarono quattro sberle (doppietta di Montenegro poi Loddi e Fava) alla squadra Corinzia con in panchina, per il Lecce, l'indimenticabile Mimmo Renna .
 
La partita comincia con un Lecce contratto che fatica paurosamente a controllare il gioco degli avversari. L'assenza di Caturano pesa come un macigno e tutto l'attacco giallorosso ne risente maledettamente risultando sterile e a volte in balia della difesa siracusana tant'è vero che Torromino per quasi tutto il primo tempo risulta essere il latitante più ricercato del centrocampo salentino. Il Lecce all'11° poteva passare in vantaggio: Doumbia percorre più di trenta metri palla al piede, filtrante preciso per Ciancio, che non è un'attaccante e lo si vede tutto, che a faccia a faccia con Santurro calcia la palla sul portiere in uscita. Qualche minuto più tardi e ancora Doumbia, ben servito da un compagno di squadra, ad avere tra i piedi la palla del potenziale vantaggio ma si fa anticipare da un soffio da Sciannamè. Il Siracusa non sta a guardare e al 26° brivido in area giallorossa con Catania che ben servito da Brumat sfiora la palla di testa di quel tanto che basta per mandare il pallone a lambire il palo della porta difesa da Bleve. I primi 45 minuti si chiudono a reti bianche con il Lecce incapace di imporre il proprio gioco dando l'opportunità ai modesti padroni di casa di prendere sempre più coraggio e farsi pericolosi frequentemente nei sedici metri giallorossi. I Salentini sono apparsi poveri di idee ed a tratti, la squadra vista nella prima frazione di gioco, ricorda quella dello scorso campionato spesso in balia dell'avversario. Da segnalare due gol annullati, uno per parte, dall'arbitro pisano: il primo per posizione di off-side di Lepore dopo la stoccata vincente, il secondo, invece, evidenziato dal guardalinee  per la fuoriuscita del pallone dal perimetro di gioco prima dell'incornata anch'essa, vincente, di un calciatore siracusano.
 
La ripresa si apre senza alcuna sostituzione e al 51° c'è il contropiede micidiale del Lecce con Torromino che dal limite sfiora con una rasoiata il palo della porta difesa da Santurro. Il Lecce è più reattivo ma in attacco non graffia. Al 54° mister Padalino capisce la difficoltà dei suoi negli ultimi sedici metri e autorizza una doppia sostituzione, fuori Doumbia e Persano dentro Pacilli e Caturano e si ritorna così alla formazione tipo. Al 66° dopo un'insistita azione giallorossa e dopo un clamoroso pasticcio della difesa locale, ecco che l' ex di turno Mancosu sferra un gran tiro da dentro l'area che si insacca nel sette per l' 1 a 0. Al 75° Scardina, subentrato ad un suo compagno di squadra, non arriva per un soffio per la zampata vincente. Al 76° Fiordilino subentra a Lepore. Al 82° Bleve è chiamato a salvare il risultato su Spinelli che da pochi passi l'estremo giallorosso gli nega il gol. Al 84° il Lecce raddoppia con Pacilli che raccoglie al volo un tiro di Torromino che era andato ad infrangersi in pieno sulla traversa. Al 90° il Siracusa con Longoni da 30 metri prova a sorprendere Bleve ma il portiere giallorosso è pronto alla parata.
 
Il Lecce vince soffrendo una gara sofferta ma alla fine meritata e i di tre punti conquistati risultano essere pesantissimi  ai fini della classifica. I Salentini sono venuti fuori alla distanza sfruttando gli spazi concessi dal Siracusa nell'intento di pareggiare l'incontro ormai irreversibilmente compromesso.
 
Ivan Vedruccio



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