I tre tenori danno spettacolo e Caturano non si ferma più. Bene anche Drudi, le pagelle di Lecce – Catanzaro

Altri tre gol per il Lecce che vince anche contro il Catanzaro e blinda il primato. Caturano trova un’altra doppietta, in mezzo il gol di Torromino. Sugli scudi anche Pacilli e Drudi. I voti dei giallorossi.

Il Lecce fa quattro su quattro e consolida il primato in classifica. Nel primo turno infrasettimanale della stagione, infatti, i giallorossi hanno superato anche l’ostacolo Catanzaro (leggi la cronaca della partita), liquidando la pratica con un rotondo 3 a 0. Gara non semplice per i salentini che, soprattutto nel primo tempo, soffrono particolarmente la spigliatezza dei calabresi. Ci pensa il solito Caturano a sbloccare il risultato e nella ripresa il Lecce domina: Torromino raddoppia e infine ancora Caturano trova la sua terza doppietta stagionale. Bene anche Mirco Drudi in difesa.

Bleve, 6.5: dopo splendida prova fornita a Melfi, il portierone salentino, confermato tra i titolari, tira su un’altra bella gara. La sua prima vera parata arriva solo al 23’ dopo un destro di Cunzi, debole e basso. Dalla mezzora in poi viene impegnato con particolare assiduità, ma mai in maniera insidiosa: lui blocca sempre e respinge ogni pericolo. Grande riflesso al 20esimo del secondo tempo quando Tavares tenta di battere a rete da distanza ravvicinata.

Vitofrancesco, 6: tiene a bada le incursioni di Pasqualoni, ma non sempre è preciso in fase di impostazione: sbaglia al 23esimo quando controlla male la sfera e favorisce un pericoloso tentativo di battere a rete del Catanzaro. Un paio di indecisioni che potevano costare care. Cresce col passare del tempo e nel corso della ripresa.

Drudi, 7: al suo esordio in maglia giallorossa dimostra una spiccata personalità e gioca praticamente una partita ai limiti della perfezione. Puntuale in fase di chiusura, mi mette tutto il corpo per controbattere le offensive calabresi. E poi mette in mostra più di qualche tocco di fino che lo fanno spiccare particolarmente. Se Padalino si aspettava risposte soprattutto dalle ‘forze fresche’, può essere pienamente soddisfatto.

Cosenza, 6: non riesce ancora a mostrare tutto il suo enorme potenziale e dalle sue parti arrivano i percoli maggiori per la porta difesa da Bleve. Non è ancora al top della forma fisica, ma la sua stazza e la sua esperienza, ad ogni modo, gli fanno sempre avere ragione.

Ciancio, 5.5: gioca stretto e presta il fianco alle iniziative di Esposito e Patti in più di qualche occasione. Meglio in fase di impostazione, ma non riesce ad incidere. Padalino gli concede un’altra decina di minuti della ripresa prima di richiamarlo in panca.

dal 13’ s.t. Contessa, 6- : dopo la maglia da titolare ottenuta a Melfi, Padalino lo getta nella mischia per oltre mezzora. Perde un paio di contrasti, uno dei quali particolarmente pericoloso. Cresce col passare dei minuti.

Lepore, 6: infaticabile capitano, soprattutto in fase di chiusura, quando tallona gli avversari e recupera un buon numero di palloni. Leggermente impreciso, invece, quando è chiamato a impostare, tenta qualche incursione in avanti, ma senza successi. Lascia il campo prima della mezz'ora del secondo tempo.

dal 24’ s.t. Fiordilino, 6: rileva il capitano ed entra subito in partita con il piglio giusto.

Arrigoni, 6: la superiorità numerica a centrocampo del Catanzaro lo ‘ingabbia’ e non riesce a disegnare le sue geometrie come vorrebbe. È comunque il playmaker della squadra e ogni azione passa dai suoi piedi.

Mancosu, 6.5: decisamente meglio del suo compagno di reparto, illumina il gioco del Lecce con qualche verticalizzazione degna di nota. Ottima la sua visione di gioco e tenerlo a bada è compito arduo per i centrocampisti catanzaresi. Vicino anche al gol in pieno recupero.

Pacilli, 7: super Mario sforna un’altra buona prova e cerca con costanza il secondo gol consecutivo del suo campionato. Sudori freddi per gli avversari quando la palla è tra i suoi piedi e semina il panico lungo la corsia destra. Al termine della prima frazione di gioco pesca Torromino con un filtrante da manuale, ma l’attaccante calabrese non capitalizza. A un quarto d’ora dal termine da il via all’azione del raddoppio.

Torromino, 7.5: tira dappertutto, ma soprattutto cerca spesso l’intesa vincente con i suoi compagni. Suo, infatti, l’assist per l’1 a 0 messo a segno da Caturano. Al 44esimo sciupa clamorosamente l’occasione del raddoppio quando, imbeccato al meglio da Pacilli, tenta il tiro di prima intenzione spedendo di poco al lato: poteva controllare e prendere meglio la mira. Cerca il gol come un ossesso e finalmente lo trova, con un bel destro a giro, su passaggio di Caturano. Bello anche il suo filtrante in favore del bomber di Scampia in occasione del rigore.

Caturano, 8: ormai non si ferma più e al 14’, al suo primo tiro in porta, trafigge Grandi per il vantaggio salentino con un chirurgico sinistro dal limite dell’area di rigore. Al 9’ del secondo tempo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, va vicinissimo al raddoppio, ma il suo tiro sfiora soltanto il palo. Poi si scatena a quindici minuti dal termine: prima ricambia il favore dell’assist a Torromino, poi si procura e realizza il rigore del 3 a 0 (con conseguente espulsione per il difensore del Catanzaro). Sette gol in 4 partite: Padalino gli concede la standing ovation del ‘Via del Mare’.

dal 39’ s.t. Persano, senza voto: entra per i minuti finali del match, sostituendo il bomber di razza.

Padalino, 7: il Lecce appare decisamente meno tonico rispetto alle ultimissime uscite; gli impegni ravvicinati e la poca conoscenza dell’avversario hanno influito e non poco sulla prestazione odierna. Padalino dalla panchina si sgola per 90 minuti: nel primo tempo i giallorossi dopo il gol del vantaggio appaiono contratti. Molto meglio nel corso della ripresa quando i tre lì davanti danno spettacolo. Sorprende in positivo la prova del debuttante Drudi. Domenica sera si torna in campo al ‘Via del Mare’: arriva la Casertana oggi vittoriosa in rimonta contro il Taranto.



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