Il derby torna del Lecce: contro il Taranto è un super Lepore. Per il secondo posto manca il timbro finale. Le pagelle

Il Lecce supera anche l’esame Taranto grazie a Torrimino, Doumbia e un super Lepore. Arrigoni torna in regia ma il Matera vincendo non rende ancora matematico il secondo posto dei giallorossi.

Il Lecce torna a far suo il derby contro il Taranto in una gara mai sofferta dalla truppa di Padalino. I gol di Lepore, Torromino e Doumbia permettono ai giallorossi di avvicinarsi sensibilmente al secondo posto (il Foggia continua a vincere e volare) e di preparare al meglio, a questo punto, la lotteria dei playoff. Buona oggi la prova praticamente di tutti: Arrigoni torna a dirigere l’orchestra, Cosenza è il solito gladiatore, ma il migliore in campo è decisamente capitan Lepore (leggi la cronaca del match).
 
Perucchini, 6.5: chiamato in causa praticamente mai, risponde alla grande al 12’ della seconda frazione di gara quando Magnaghi prova a sorprenderlo di potenza, ma lui si oppone da fuoriclasse.
 
Vitofrancesco, 6: per precisa indicazione tattica, resta praticamente sempre a presidio della difesa. Le sue incursioni palla al piede si contano sulle dita di una mano, ma in compenso non si fa sorprendere mai dalle rare iniziative degli avversari. Conferma un buono stato di forma, mentre in più di una occasione non si capisce con Costa Ferreira.
 
Cosenza, 6.5: la difesa giallorossa non viene mai messa in apprensione dallo sterile attacco jonico e per lui la partita odierna risulta un semplicissimo gradino da saltare. Sempre cattivo a livello agonistico.
 
Giosa, 6+ : cura la marcatura sul numero 9 del Taranto, Magnaghi, non facendogli mai vedere la palla. Il centravanti del Taranto si fa notare solo al 12’ del secondo tempo al termine di una azione veloce palla a terra.  L’ex Como cerca anche di rendersi pericoloso in occasione dei calci piazzati:da un suo colpo di testa in area arriva il fallo di mano di Nigro che vale il calcio di rigore per il Lecce.
 
Ciancio, 6.5: rispetto al suo collega dell’altra fascia, cura decisamente di più la fase di spinta. Dalle sue sgroppate nascono spesso situazioni interessanti. Buona l’intesa con Tsonev e Lepore che permettono lui di proporsi con facilità. Nel secondo tempo rallenta il passo, ma comunque non permette a Potenza di rendersi pericoloso.
 
Arrigoni, 6+ : rieccolo in campo dopo il KO muscolare rimediato a Foggia. Gara intelligente la sua in cui, senza forzare, riesce a mettere la sua impronta in quasi ogni azione degna di nota. Sbaglia solo un paio di appoggi, ma fa buona guardia a presidio della difesa. Esce a circa 15 minuti dal fischio finale.
 
dal 36’ s.t. Fiordilino, senza voto: entra per dare forze fresche alla linea mediana.
 
Costa Ferreira, 6: mette tanta legna in un centrocampo che, ad ogni modo, oggi riesce ad avere la meglio senza troppe difficoltà. Ci prova alla mezz’ora con un violento tiro dal limite dall’area respinto bene dall’estremo difensore rossoblu. Non sempre perfetto, però, il dialogo con i compagni di corsia.
 
Tsonev, 6: gara ampiamente sufficiente da parte del bulgaro che riesce ad emergere in un centrocampo a tinte ampiamente giallorosse. Cura bene la fase di possesso, e si muove con diligenza in copertura. Esce al 20esimo della ripresa.
 
dal 20’ s.t. Maimone, 6: altra prova di personalità per il giovane classe 1994. Da segnalare la sua personale azione al 31esimo fino a tentare un tiro insidioso che avrebbe meritato più fortune.
 
Lepore, 7.5: l’impegno del capitano non manca nemmeno oggi nel giorni in cui torna tra i titolari. Tira fuori una prestazione tutto pepe in cui fa vedere la sua voglia di mettersi al servizio della causa. I tre gol del Lecce lo vedono sempre protagonista: spiazza magistralmente Contini dal dischetto e porta in avanti i suoi; sfiora il raddoppio sul finire di primo tempo con un tiro al volo che fa la barba al palo più lontano e fornisce l’assist per il tris di Doumbia.
 
Torromino, 7: altra buona prova da parte dell’ex Crotone che fa capire a tutti di essere definitivamente tornato ai suoi livelli ottimali.Sigla al 27esimo il suo secondo gol in settimana (dopo il rigore trasformato contro il Fondi) raccogliendo lestamente una palla vagante a ridosso della porta avversaria, ma da posizione per nulla facile. Spende tanto a livello di corsa e al quarto d’ora del secondo tempo lascia spazio a Doumbia.
 
dal 14’ s.t. Doumbia, 6.5: torna al gol anche Dudu dopo una prova generosa. Imperioso il suo stacco di testa a qualche minuto dalla fine con cui supera Contini e mette il tabellino sul 3-0. La sua corsa mette parecchio in difficoltà Pambianchi e soci.
 
Caturano, 6.5: tornato al gol mercoledì contro la Juve Stabia, disputa una prova tutto cuore e corsa. Il suo lavoro spalle alla porta è quasi sempre efficace: recupera palla e fa salire la sua squadra. Ci prova in più di qualche circostanza, ma non riesce a metterla dentro: peccato perché Mazzeo del Foggia lo supera nella classifica marcatori.
 
Padalino, 6.5: ormai pare chiaro che la sua squadra lo seguirà fino alla fine del campionato e dei playoff. I suoi uomini eseguono a menadito tutte le sue indicazioni (che piacciano o meno) e anche questa volta il Lecce disputa una partita più che discreta e, solo nel finale di gara tra Juve Stabia e Matera perde l’opportunità di ottenere il secondo posto matematico. Il primo posto è ormai un sogno lontano, ma vincere aiuta a vincere e, con la giusta personalità ancora da affinare in alcuni tratti, i giallorossi potranno dire la loro fino alla fine.



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