Il Lecce non sale e si deprezza. Ecco le stime giocatore per giocatore di Transfemarkt

Lepore è l’unico che nel torneo appena trascorso ha visto aumentare il suo valore. Quattro calciatori, invece, per essere acquistati necessitano delle stesse risorse di inizio campionato. Gli altri hanno subito tutti svalutazioni. Il costo della rosa diminuito di oltre 1 milione.

L’unico che può sorridere è il leccese doc Franco Lepore. Il ragazzo delle “Case Magno”, infatti, è il solo che nel corso del torneo appena terminato ha aumentato il proprio valore di mercato.

Non sorridono, ma non hanno subito svalutazioni, invece, il portiere Perucchini, l’esterno gallipolino Alessandro Carrozza, capitan Papini e Stefano Salvi. Per il resto tutti giù!!!

Terminato il campionato è tempo di bilanci, non solo sportivi, ma anche economici, soprattutto per quel che riguarda il costo che le società devono accollarsi per garantirsi le prestazioni dei calciatori.

Ebbene, l’U.S. Lecce nei mesi in cui si è disputato il torneo ha visto diminuire di più di un milione di euro il valore degli uomini che hanno indossato la casacca giallorossa. Se all’inizio dei giochi il valore della rosa – fonte Transfermarkt – era pari a 6milioni 450mila euro, adesso, terminate le giornate di campionato è sceso a 5milioni 400mila, non una cifra di poco conto.

Il primo dato si riferisce al mese di settembre, quando a comporre la squadra c’erano Gigli, Pessina, Lo Bue e Diop, mentre, il secondo al mese in corso togliendo dalla lista i quattro e inserendo Lo Sicco, Alcibiade, Sowe e Caturano.

Per quel che riguarda i portieri Benassi passa da 175mila euro a 100mila; Bleve da 300mila a 250mila e Perucchini, come detto in precedenza, resta fermo a 225mila euro.

Capitolo difensori: Beduschi scende da 100mila a 75mila euro; Camisa da 350mila a 250mila; Cosenza da 350mila a 300mila; Freddi da 300mila a 250mila così come Legittimo. Il neo arrivato Alcibiade, alla data odierna, è valutato 150mila euro.

Linea mediana: Carrozza resta fermo a 75mila euro; De Feudis vede dimezzato il proprio valore da 400mila e 200mila euro; Franco Lepore – vedasi quanto scritto nell’incipit – vede crescere il suo costo da 125mila a 150mila euro; Salvi e Papini restano fermi a 125mila euro e Vecsei da 300mila euro, adesso valuta 250mila. Lo Sicco, giunto nel mercato di riparazione, per essere acquistarlo necessita di 150mila euro.

E veniamo all’attacco, il reparto che come è consuetudine in tutte le compagini è quello più oneroso. Dagli iniziali 2milioni 250mila euro si è scesi a 1milione 925mila. Il prezzo più pregiato, Davis Curiale dagli iniziali 800mila euro ora ne quota 650mila; Doumbia da 400mila è sceso a 300mila; Moscardelli da 125mila a 75mila; Surraco da 600mila a 500mila. Salvatore Caturano, invece, ha una stima di mercato pari a 400mila euro.

A essere onesti, però, non è andata meglio a chi ha lasciato il Salento: Francesco lo Bue è passato da 150mila a 125mila euro; Matteo Pessina da 250mila a 225mila euro; Sergiu Suciu da 250mila a 200mila, mentre, a Diop non sono serviti i gol siglati con la maglia delle “Vespe” della Juve Stabia. Se prima per lui servivano 325mila euro adesso ne “bastano” 275mila.



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