Le ‘scuse’ di Doumbia, la conferma di Caturano, la classe di Mancosu. Voti alti nelle pagelle di Lecce – Melfi

Voti alti per tutti i giallorossi che non hanno faticato troppo a sbarazzarsi del Melfi di Mister Bitetto. Un voto in più per il Mister, però chiamato a scegliere sempre la formazione migliore tra tante le tante opportunità di cui dispone.

Si riprende da dove ci si era fermati, da una vittoria. Il Lecce inaugura il 2017 con il successo per 3 a 1 sul Melfi e si gode ancora il primato in classifica. Decidono le reti di Doumbia, Caturano e Mancosu: nel mezzo la rete di Foggia e una prestazione imbarazzante per il direttore di gara. Padalino ‘premia’ molti elementi che il calciomercato vuole sotto pressione, che lo ripagano con una prestazione bella ed efficace.

Bleve, 6- : con Gomis al centro di vorticose voci di calciomercato, il portiere salentino doc torna titolare dopo mesi di panchina. Ordinaria amministrazione per lui che quasi mai viene impensierito da Vicente e compagni. Poco può sulla conclusione ravvicinata di Foggia che, in sospetto fuorigioco, lo beffa all’ultimo minuto del primo tempo. Qualche sbavatura con i piedi che bisogna evitare in attesa di sapere chi sarà il titolare dei pali salentini da qui alla fine della stagione

 Vitofrancesco, 6.5: rilanciato nella sua corsia di competenza, si fa apprezzare in fase di spinta macinando chilometri. Pennella un bel cross al 7’ che Doumbia non capitalizza, ma molti suoi assist hanno messo in apprensione la difesa di Bitetto. Ammonito al novantesimo per un fallo tattico.

 Drudi, 6+ : prende il posto dello squalificato Cosenza e tutto sommato non lo fa rimpiangere. Di testa è insuperabile, ma spesso si concede qualche sbavatura e leggerezza di troppo, come al 45esimo quando concede molto generosamente il calcio d’angolo con il quale il Melfi accorcia le distanze.

 Giosa, 6.5: guida la difesa con caparbietà e si concede solo un errore in partenza quando viene bruciato sul tempo da Foggia. Per il resto regge l’urto e mette apprensione alla difesa lucana con i suoi centimetri in occasione dei calci piazzati. Si rimedia un cartellino giallo all’80esimo.

 Contessa, 6.5: gli esperti di mercato lo vogliono in partenza? Intanto è ancora parte integrante del gruppo e viene scelto tra gli undici di base, fornendo una buona prova. Dimostra una gamba diversa rispetto alla prima parte di stagione fino a pennellare anche l’assist vincente al 29’ per il 2-0 di Caturano.

 Arrigoni, 7- :nonostante le voci di mercato che lo vogliono possibile partente, l’ex Cosenza si vede confermata la fiducia di mister Padalino che lo (ri)promuove tra i titolari e lui, da playmaker, disputa una gara all’altezza delle sue doti. Si prende tanto spazio sia per dare manforte alla difesa, sia per dettare i tempi della manovra.

 Tsonev, 6: primo tempo da spazi limitati per il giovane talento bulgaro che lascia spesso e volentieri il pallino al più esperto Arrigoni. Si mette in mostra soprattutto per un paio di conclusioni dalla distanza che però non creano patemi a Gragnaniello. Impreciso nel controllo palla in un paio d situazioni. Esce a pochi minuti dal termine.

 dal 44’ s.t. Maimone, senza voto: disputa i 4 minuti di recupero, forse gli ultimi in giallorosso.

 Mancosu, 8: big del centrocampo. Oggi è l’autentico dominatore della mediana dove detta legge e tempi. Cerca sempre la soluzione più concreta anche se non sempre sceglie il tocco giusto, ma dai suoi piedi passa praticamente ogni azione degna di nota dei giallorossi. Un vero gigante che mette il punto esclamativo sulla gara con una diagonale chirurgica in pieno recupero.

 Pacilli, 6.5: se c’è bisogno di fantasia, dalle sue parti è assicurata. Punta sempre l’uomo e cerca di mettere velocità all’iniziativa, ma oggi appare meno concreto di altre uscite. Certo però che quando ha la sfera tra i piedi si moltiplicano le incognite per gli avversari. Tanto sacrificio in fase di rincorsa, esce tra gli applausi a 15 minuti dal termine.

 dal 31’ s.t. Lepore, senza voto: entra per rafforzare la cerniera del centrocampo.

 Doumbia, 8: “si scuserà a modo suo” aveva detto la società alla piazza a inizio campionato e lui da qualche mese non aspettava altro che la prima marcatura per correre sotto la Nord. Ecco allora che dopo averlo sempre sfiorato più volte, trova un bel gol e raccoglie l’abbraccio dei tifosi. Pericoloso già dopo appena 7 minuti quando scalda i guantoni di Gragnianiello con un colpo d testa da distanza ravvicinata, potente ma centrale. Una vera spina nel fianco per Romeo e soci.

 dal 42’ s.t. Torromino, senza voto: riprende dimestichezza con il campo in attesa del recupero completo.

 Caturano, 7.5: c’è poco da fare, quando vede gialloverde si esalta. Torna a segnare ancora alla sua ex squadra, con una bella incornata alla mezzora propiziata da un passaggio aereo di Contessa. Incredibile cosa sbaglia al minuto 11 quando, servito con un cross al bacio di Doumbia, la manda al lato con un colpo di testa. In avvio ripresa si vede annullato un contestatissimo gol per un presunto fallo sulla linea di porta a danno del portiere. Di testa non se ne fa sfuggire una, ma al 37’ è ancora un reattivo Gragnaniello a dire di no alla sua doppietta.

 Padalino, 7: dimostra sangue freddo con la scelta dei titolari, lasciando in panca Gomis, ma affidandosi a svariati elementi “raggiunti” da voci di mercato. Il Lecce sembra avere un approccio labile, ma è solo un’impressione perché quando i giallorossi iniziano a sfruttare le corsie esterne, sono dolori per il Melfi. Scelte tutte azzeccate per il tecnico foggiano che rivitalizza i vari Contessa e Arrigoni. Non mancano però le apprensioni e le ingenuità, come le circostanze che hanno portato al gol degli ospiti. Ma il Lecce riprende la corsa: guida ancora la classifica e Padalino adesso attende i rinforzi promessi dal mercato.



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