Marconi ancora decisivo e Caturano ritrova il sapore del gol. Le pagelle di Lecce-Juve Stabia

Il centravanti arrivato nel mercato di gennaio segna ancora e alimenta qualche recriminazione per non averlo schierato più spesso nell’ultimo periodo. Segnano anche Tsonev e Caturano. La vittoria del Foggia ha reso più amaro il successo sulla Juve Stabia.

Il Lecce supera la Juve Stabia per 3-2 in una partita decisamente più tonica rispetto all’ultima trasferta a Cosenza. Apre le danze il ritrovato titolare Marconi, replica Tsonev e nel finale si sblocca dopo un lungo digiuno Caturano. Possiamo dirlo? Padalino oggi le azzecca tutto, nonostante il secondo tempo sia stato lasciato fin troppo alle iniziative delle Vespe. Altri 3 punti per i giallorossi che, però, sembrano vani: il Foggia è in piena marcia trionfale.

(leggi la cronaca del match)

Ecco le pagelle di Lecce – Juve Stabia:
 
Perucchini, 6:al netto dei due gol subiti, la sua prestazione è sufficiente. Sulla prima rete incassata poteva davvero poco.Poi tira fuori una grande risposta sulla punizione di Giron al 12esimo del secondo, alzando un pericoloso pallone sopra la traversa. Sulla punizione di Cutolo, forse, su muove il leggero ritardo.
 
Drudi, 6.5: un po’ a sorpresa viene riproposto lungo la corsia destra e, anche stavolta, non sfigura. Particolarmente attento a prendere le misure a Kanoute prima (e a Paponi nel secondo tempo) si rivela ufficialmente un ottimo esterno.
 
Cosenza, 6.5:
scontato il turno di squalifica, torna nel cuore della difesa e come al solito ci mette grinta e puntualità nelle chiusure, sia su palle alte, che sui filtranti. Non lesina le maniere forti (ammonito al 22’) e per Kanoute è impresa ardua trovare spazi.
 
Giosa, 6:di testa è una vera garanzia, sbagliando anche oggi veramente molto poco. Una sola pecca: si perde Paponi al minuto 38 e il gialloblu deposita di testa sul palo più lontano alla destra di Perucchini.
 
Vitofrancesco, 6: dopo la buona prova di qualche giorno fa a Cosenza, conferma un discreto stato di forma. Non è semplice tenere a bada le spinte esterne delle Vespe e, non a caso, dalle sue parti arriva l’assist di Kanoute per il gol del momentaneo 1-1. Ammonito per uno sgambetto su un avversario, nel secondo tempo è tenuto costantemente in apprensione dal senegalese avversario.
 
Fiordilino, 6+ :ancora una volta viene posizionato in cabina di regiae riesce a mantenere per l’intera partita un ottimo senso di posizione. Molto lavoro sporco per il giovane scuola Palermo, specialmente in fase di copertura, dove cerca sempre di dare manforte alla retroguardia. Poco meglio al momento di impostare, ma spende tantissimo.
 
Tsonev, 6.5:dopo un periodo non propriamente al top, tira fuori una buona prestazione. Ci mette quasu sempre lo zampino in ogni azione del Lecce e trova anche il gol del secondo vantaggio giallorosso: un tiro da fuori area in replica al pareggio campano di pochi istanti prima. Si concede qualche sbaglio di troppo in fase di disimpegno, ma è bravo a recuperare.
 
Costa Ferreira, 6- :conferma un periodo di flessione dal punto di vista fisico e nel primo tempo è davvero difficile vederlo con la palla tra i piedi. Nella seconda frazione prova a farsi notare provando a inventare qualche giocata, con alterne fortune. Del tutto assente in fase di ripiegamento.
 
dal 37’ s.t. Maimone, senza voto: entra nel finale per portare forze fresche in mezzo al campo.
 
Pacilli, 6:non la miglior prestazione da quando veste giallorosso, ma Super Mario da sempre l’impressione di poter inventare in qualsiasi momento una giocata importante. Recupera un grande pallone al 18esimo sulla trequarti dando il lancio a una conclusione insidiosa di Doumbia deviata in corner per pochi centimetri. Corre tanto, per qualche minuto fa anche da punta centrale, poi esce tra gli applausi.
 
dal 31’ s.t. Caturano, 6.5:chissà, forse la panchina iniziale lo ha stimolato perché, dopo aver ammirato da bordo campo il buon primo tempo di Marconi, Padalino lo getta nella mischia per il quarto d’ora finale e lui torna finalmente al gol. Insacca col piattone facile facile un suggerimento di Lepore e, nel pomeriggio in cui Mazzeo lo raggiunge nella classifica marcatori, lui si riprende il primato (almeno lì) con il timbro numero 17.
 
Doumbia, 6: dopo due gare di panchina, Padalino lo reinserisce tra i titolari ma non è la spina nel fianco che tutti si aspettavano. Ciononostante, i suoi movimenti disorientano spesso l’avversario di turno, guadagnandosi qualche fallo nella metà campo stabiese. Impreciso, però, in alcune circostanze nell’ultimo passaggio.
 
Marconi, 7.5:finalmente torna tra dal primo minuto a guidare l’attacco e fa vedere una notevole differenza di condizione rispetto al Caturano delle ultime uscite. Bravo nella gestione della palla spalle alla porta, cerca spesso la conclusione in porta, fino a trovare il gol del vantaggio alla mezzora di gara, lesto a capitalizzare una serie di rimpalli in area avversaria. Un’ottima prova per l’ex Alessandria che fa vedere ancora una volta la sua stoffa, confermando un’invidiabile media nel rapporto gol-minuti giocati.
 
dal 23’ s.t. Lepore, 6.5: il capitano subentra ancora una volto con lo spirito giusto. Il primo pallone che tocca, infatti, è un tiro velenoso che sibila il palo. Corre con grinta e cerca di rendersi utile alla causa: suggella l'assisti per il 3-1 di Caturano.
 
Padalino, 7- :vedendosi allontanata la speranza di promozione diretta, il Lecce in casa si conferma tra le migliori del campionato. Per il turno infrasettimanale opera più di qualche cambio e, questa volta, tutte le sue scelte sono azzeccate. Marconi si conferma uomo capace di incidere, Lepore e Caturano entrano con la giusta verve e la difesa regge, nonostante nel secondo tempo i giallorossi si affaccino poco dalle parti di Russo. Bersagliato ancora dai tifosi sugli spalti, a fine gara raccoglie l’abbraccio caloroso di Meluso.



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