Perucchini torna super e Caturano rimette il turbo, il Lecce è primo. Le pagelle della gara contro il Siracusa

Rispetto alla brutta prova di sette giorni fa con la Casertana, i giallorossi fanno un bel passo avanti. Non sono mancate le sbavature in difesa, ma era importante vincere dopo una settimana di ‘passione’ con la società che aveva fatto quadrato intorno al mister.

Tre punti per tornare al comando della classifica: il Lecce centra l’obiettivo superando in casa il Siracusa. Gara non semplice per i giallorossi che passano grazie a un rigore e un’autorete: il successo però è ampiamente meritato sia per la mole di gioco prodotta, sia per l’atteggiamento sempre propositivo. Pippo Perucchini neutralizza un penalty, Duombia è veloce ma poco preciso, mentre è decisamente da rivedere la prestazione di Vitofrancesco (leggi la cronaca del match).
 
Perucchini, 7.5: torna a giocare davanti al pubblico salentino. Poco può sull’errore di Vitofrancesco, atterrando De Silvestro e venendo ammonito. Bravo, bravissimo, a ipnotizzare Catania dagli undici metri con un intervento da fuoriclasse. Dopo la falsa partenza della scorsa settimana, quindi, si riscatta alla grandissima.
 
Vitofrancesco, 5- : inizia bene, fermando un paio di ripartenze pericolose, ma poi inizia a peccare in leggerezza. Clamoroso il suo errore al 4’ del secondo tempo quando costringe Perucchini al fallo da rigore. Dopo Caserta rischia insomma di combinare un’altra frittata. Il 2-1 poi arriva dalle sue parti. Anche l’intesa con Costa Ferreira deve sicuramente migliorare.
 
dal 35’ s.t. Agostinone, 6: rileva Vitofrancesco e si posiziona a sinistra. Ordinato e preciso, contiene le ultime offensive degli ospiti.
 
Cosenza, 6.5: rientra a guidare la difesa dopo un turno di riposo concesso da Padalino e al 9’ salva un gol già fatto di Catania diretto in porta a distanza ravvicinata. Autentico muro per Scardina e soci che fanno davvero fatica a scavalcarlo, preferendo agire lungo le corsie esterne.
 
Drudi, 6+ :alla sua terza presenza tra i titolari di fila, oggi prende il posto di Giosa. Come con Cosenza, è un osso duro da masticare per gli avversari: tiene la posizione con ordine e si affaccia in avanti sui calci piazzati cercando di rendersi pericoloso. Da rivedere, però, alcuni suoi disimpegni. Ammonito al 10’ della ripresa per atterramento.
 
Ciancio, 6: torna finalmente titolare al posto di un acciaccato Agostinone e svolge il suo compito con disciplina. Dalle sue parti il Siracusa si fa vedere poco (molto più attivi lungo l’out destro) e lui tiene un atteggiamento guardingo senza rinunciare, in alcune occasioni, a sgroppare palla al piede. Con l’ingresso di Agostinone, nell’ultimo quarto d’ora, si mette nella ‘sua’ destra.
 
Arrigoni, 6+ :partita rognosa per l’ex Cosenza, costretto a fare i conti con un centrocampo aretuseo pimpante e aggressivo. Lui però dimostra lucidità sia in fase di impostazione, sia quando preferisce lasciare il pallino ai suoi compagni di reparto. Tiene ‘botta’ anche in copertura dove spesso si comporta da difensore aggiunto. Spende tanto e alla mezzora della seconda frazione viene sostituito.
 
dal 30’ s.t. Fiordilino, 6:entra e cerca di mantenere l’ordine creato da Arrigoni.
 
Costa Ferreira, 6.5: alla sua ‘prima’ da titolare con la casacca giallorossa dimostra a larghi tratti le sue doti. Sa sempre cosa fare, spesso ‘chiama’ la giocata ai suoi compagni fino a conquistare il rigore provocando l’ammonizione di Catania. Bravo a dare fastidio agli avversari impegnati a iniziare l’azione. Esce tra gli applausi a pochi minuti dal termine.
 
Dal 42’ s.t. Lepore, senza voto: appena entrato cerca il gol con un destro preparato bene, ma che si spegne di poco alto sulla traversa.
 
Mancosu, 6+ : decisamente meglio rispetto alle ultime due partite. Gara di grande sacrificio la sua in cui non si risparmia mai. Collabora fraternamente con Arrigoniin fase di regia e morde i fianchi agli avversari: sbaglia alcuni appoggi ma da tutto se stesso. Sfiora il gol al 32’ della ripresa: la sua insidiosa punizione viene deviata dalla barriera.
 
Pacilli, 6.5: quanto corre super Mario. Ottima prova la sua, cresciuta con il passare del tempo. Grande invenzione al 31’ quando manda a vuoto un avversario, ma il suo tiro viene deviato da un difensore e si perde in angolo per un soffio. Recupera una grande mole di palloni dai piedi avversari e la sua fantasia mette in apprensione Dentice e soci. Riceve il giallo all’85esimo per una trattenuta.
 
Doumbia, 6.5: festeggia le 100 presenze in campionato con la maglia giallorossa con un'altra prova da applausi. Nel primo tempo è l’unico in grado di saltare l’uomo e a creare la superiorità numerica, ma come spesso accade si perde sull’ultimo tocco. Si crea alcune buone occasioni, ma sbaglia sempre a pochi passi dalla porta. Da rivedere la sua ammonizione in occasione del calcio di rigore concesso al Siracusa: si sospetta una sua manata che poteva costare l'inferiorità numerica.
 
Caturano, 6.5: primo tempo di enorme fatica, poi torna finalmente al gol dopo intere settimane di digiuno. È suo infatti il gol dagli undici metri che permette al Lecce di sbloccare il match: un bel destro che spiazza Santurro. Pecca di egoismo alla mezzora quando, lanciato da Pacilli, preferisce tentare la conclusione sul primo palo piuttosto che servire Doumbia, tutto solo nel cuore dell’area di rigore avversaria.Arriva però al suo 16esimo gol stagionale. Nella ripresa molto meglio sfiorando anche la doppietta al 14’ quando colpisce il palo con Malerba che devia la sfera beffardamente nella sua porta.
 
Padalino, 6.5: al termine di una settimana non delle più semplici, riporta il Lecce al successo e al comando della classifica. Il Siracusa è rognoso, in ogni momento del match e, dopo tanto possesso senza creare molto, i giallorossi sbloccano il tabellino nel primo tempo solo su rigore. Nella ripresa gli ingranaggi girano molto meglio e il raddoppio è più che meritato, sebbene arrivato su autogol. L’atteggiamento del Lecce che mai si arrende è da apprezzare: i cambi rispetto all’ultimo undici titolare pagano.



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