“Stadi più sicuri e con più famiglie”. Il Lecce entra in 3P e l’Assessore Foresio rassicura: “Al lavoro per una nuova Convenzione”

C’è anche l’Us Lecce nel Protocollo d’Intesa siglato con il Ministero dell’Interno e dodici club di Serie C e che punta a rimodernare la concezione degli stadi. “L’obiettivo – spiega il DG Mercadante – è riportare le famiglie sugli spalti”. Paolo Foresio sulla Convenzione: “siamo fiduciosi”.

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Normalizzare la partecipazione dei tifosi all’avvenimento calcistico, attraverso la stretta collaborazione tra società istituzioni e tifosi, dove la parola d’ordine sarà inclusione e non esclusione. Eccola la mission del progetto 3P, “Patto, Partecipazione e Passione”, il nuovo Protocollo d’Intesa tra Ministero dell’Interno, istituzioni e società di calcio e che vede come protagonisti dodici club di Lega Pro.

Da nord a sud, nella lista c’è anche l’Unione Sportiva Lecce che questo pomeriggio ha presentato ufficialmente l’iniziativa attraverso le parole del Direttore Generale Giuseppe Mercadante, affiancato dall’Assessore alle politiche sportive del Comune di Lecce Paolo Foresio e del testimonial giallorosso di 3P, Guillermo Giacomazzi.

“Il Protocollo – ha spiegato il dottor Mercadante – è nato per creare un nuovo modello di sicurezza e di adeguatezza degli impianti. Un percorso che durerà tre anni e che condurrà un nuovo sistema di ticketing, alla riduzione delle barriere negli stadi e a una nuova politica di accoglienza nel pre-partita”.

Trasferte libere e tornano i tamburi

La fase iniziale – è stato spiegato – prevede l’assegnazione di una nuova veste alla Tessera del Tifoso che diverrà una mera card di fidelizzazione. “Nelle more dell’entrata in vigore dell’Intesa – prsegue il DG giallorosso – sono già state autorizzate diverse trasferte libere. Viene poi rafforzata la figura dello SLO, oltre alla possibilità di introdurre nelle Curve tamburi e megafoni, con la procedura che ricalca grossomodo quella relativa all’introduzione degli striscioni”.

Una serie di iniziative che prevede anche l’aggiornamento del regolamento d’uso degli stadi e nel caso del “Via del Mare” la società ha affermato che è già stata avviata una fase di nuova elaborazione.

“L’obiettivo è riportare le famiglie a vedere le partite – ha ribadito Mercadante – perché lo stadio non è un luogo pericoloso. A prescindere dal progetto, ad ogni modo, nel tempo sono state tante le iniziative intraprese dalla dirigenza a stampo sociale: i biglietti per disoccupati, abbiamo erogato abbonamenti a famiglie in difficoltà, senza dimenticare l’iniziativa lodevole da parte del Comune di Lecce che per la prima volta ha ceduto le tessere riservate all’Amministrazione ai bambini delle scuole.

Come nostro testimonial abbiamo scelto Guillermo Giacomazzi: è una nostra bandiera, è stato capitano, tifa Lecce ed è anche padre. Nessuno meglio di lui avrebbe potuto farci da uomo-immagine: ci accompagnerà nel corso di tutte le nostre iniziative”.

Accanto al Direttore Generale, come detto, l’Assessore alle politiche sportive Paolo Foresio, secondo il quale “l’Amministrazione Comunale sta lavorando bene con la più grande società sportiva del territorio. Questo progetto deve essere visto come una iniezione di fiducia nei confronti della tifoseria e faccio appello a tutti di ripagare questa fiducia. Il Ministero ci ha inserito in questo speciale elenco, sta a noi tutti ora continuare a meritare questo privilegio”.

“Costi troppo elevati: già avviate le discussioni per la nuova Convenzione”

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L’Assessore Foresio con il Dg del Lecce Mercadante

Non poteva mancare però la domanda relativa alla gestione dello stadio: da tempo, infatti, si cerca di ridiscutere una Convenzione siglata ai tempi e ai numeri della Serie A con il Comune, ma che oggigiorno rappresenta per l’Us Lecce una delle principali voci di uscita nel bilancio. “Sulla Convenzione – confessa Foresio – ci siamo già seduti intorno a un tavolo un paio di volte, e stiamo lavorando per una revisione completa. Su questo punto siamo tutti molto fiduciosi.”

Infine parola a Guillermo Giacomazzi, autentica bandiera del calcio leccese. “Credo che il progetto riporta il calcio a quello che era qualche tempo fa, quando giocavo con questa maglia. La Tessera ha allontanato la gente dallo stadio e ora sarà possibile riavvicinare le famiglie allo stadio”.



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