Lecce, battere il Matera per riscattare il pareggio contro l’Akragas. Ecco i prossimi avversari

Sarà un match impegnativo quello che attende il Lecce sabato sera sul campo del Matera: due squadre in salute che cercheranno di darsi ulteriore slancio in classifica. La truppa di mister Auteri è reduce da quattro successi consecutivi.

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Dopo aver bruciato due punti con i modesti dell’Akragas è già tempo di rimboccarsi le maniche e pensare al Matera di mister Gaetano Auteri reduce della vittoria per 2 a 0 in terra calabra ai danni del Catanzaro del neo tecnico Dionigi. Con i Lucani prestare la massima attenzione che dopo un inizio di campionato in sordina (solo una vittoria, un pari ed una sconfitta nelle prime tre gare del torneo) ha confezionato quattro vittorie consecutive di cui l’ultima conquistata in dieci uomini dal 10° del secondo tempo per l’espulsione per doppio giallo di Scognamillo. I 7,32 metri della porta del Matera, dopo l’acquisto di Rocco Mittica, sono assicurati dal portiere classe ’95 Adnan Golubovic, estremo difensore ex Domzale, compagine slovena.

La difesa

Davanti allo sloveno troviamo l’esperto Leonardo Sernicola terzino destro classe 97, forte difensore e centrocampista anche della Nazionale italiana Under-20. Cresce calcisticamente con la Ternana la quale dopo ottime stagioni nel settore giovanile a partire dalla stagione 2015-16 lo inserisce nel giro della prima squadra alternandosi con la formazione primavera, l’esordio arriva alla quarantesima giornata di campionato in occasione del pareggio interno avvenuto per 1-1 contro il Cesena subentrando al 63′ minuto al posto di Fabiano Santacroce, la buona prestazione offerta dal ragazzo convince il mister Breda a schierarlo titolare per tutti i 90′ minuti nelle due ultime partite di campionato. La stagione successiva trova maggiore spazio divenendo a tutti gli effetti un elemento della prima squadra, ma a gennaio 2016 viene mandato in prestito per farli fare esperienza all’Unicusano Fondi militante in Lega Pro dove esordisce il 23 gennaio nel pareggio avvenuto per 1-1 contro il  Catania, a fine stagione dopo 5 presenze fa il suo ritorno in Umbria ma viene nuovamente ceduto in prestito al Matera in Serie C.

Nei sedici metri da segnalare le conferme del terzino sinistro Giuseppe Mattera e del centrale Classe 1994 Stefano Scogliamillo (salterà la gara proprio con il Lecce) quest’ultimo calciatore con doppia nazionalità italo-russa,  nato a San Pietroburgo è cresciuto calcisticamente nell’Ascoli riesce a raggiungere anche la prima squadra che lo utilizza in 24 partite.  Dopo un’esperienza nell’Aversa Normanna con 22 presenze, Scognamillo quest’anno ha disputato il suo secondo campionato consecutivo in Lega Pro con il Matera. Altro difensore centrale Fabrizio Buschiazzo Morel, nato il 7 luglio 1996 a  Juan Lacaze (Uruguay). Arriva dal Penarol, gloriosa società calcistica uruguaiana di Montevideo.

La linea mediana

I due centrali del centrocampo sono: Francesco Urso è nato a Fano (Pesaro Urbino) il 9 giugno 1994. E’ alto 1,75 metri e pesa78kg. Cresciuto calcisticamente nel Cesena dove ha esordito in serie A nella stagione 2011-2012, Urso ha giocato quindi due campionati di C2, il primo a Fano con l’Alma Juventus (27 presenze e 2 reti) e il secondo a Santarcangelo di Romagna (27 presenze e 3 reti). Quindi due stagioni consecutive in serie B con il Vicenza (27 presenze nel campionato 2015-2016 e 24 presenze con 1 gol nel campionato scorso) e Ciccio Salandria. ll talentuoso calciatore è cresciuto calcisticamente nel Sant’Agata e dopo due campionati di Lega Pro con la Reggina ha giocato una stagione e mezza con l’Akragas. Sulla fascia destra, invece, troviamo una vecchia conoscenza dei giallorossi e cioè il brasiliano Angelo invece sulla fascia sinistra si muoverà Giacomo Casoli (spina nel fianco delle retroguardie avversarie, vero Catanzaro?).

Il temibile attacco

La coppia d’attacco è formata da Giuseppe  Giovinco nato a Torino nel settembre del 2000 e cresciuto nelle giovanili della Juventus, nel corso della sua carriera ha giocato anche con la Carrarese, Spezia, Viareggio, Pisa, Savona e Tuttocuoio e Nicola Strambelli che ad agosto era sul punto di accasarsi a Padova operazione poi sfumata.

Tra gli avanti lucani, degni sostituti di Giovinco e Strambell, i all’occorrenza troviamo due punte di diamante come Gaston Ezequiel Corado è nato il 5 febbraio 1989 a Buenos Aires (Argentina) ed ha anche il passaporto italiano. Prima di arrivare in Italia nella stagione 2015-2016 ha militato nel Club Atletico Talleres, squadra di Remedios de Escalada, città di circa 80 mila abitanti della provincia di Buenos Aires. Con la maglia “Albirrojo” ha collezionato 24 gol  trascinando il club verso la Primera B e laureandosi capocannoniere della categoria Primera C. A gennaio 2016 il passaggio all’Union San Felipe (Serie B cilena) con cui ha collezionato 10 presenze e 2 gol, chiudendo così la stagione con 26 reti. In carriera ha indossato anche le casacche di Almagro, Temperley, General Lamadrid e Berazategui. Attaccante di 185 centimetri, forte fisicamente e abile nel gioco aereo, ma anche molto dinamico, è stato soprannominato “Pie de Angel” (Piede di angelo) dai tifosi del Talleres. Nell’ultima stagione era in forza alla Casertana (31 presenze, 8 reti). L’altra punta è Marko Dugandzic è nato a Osijek (Croazia) il 7 aprile 1994. E’ alto 1,88 e pesa 80 kg.

L’attaccante croato ha cominciato la sua carriera nella squadra della sua città, l’Osijek, in serie A e con questa squadra ha disputato due campionati e mezzo, dal 2012 a dicembre 2014, disputando rispettivamente 6, 26 e 6 presenze, con 3 reti segnate nella stagione 2013-2014.  A gennaio 2015 il passaggio in Italia, per disputare il campionato di serie B con la Ternana (6 presenze). Con la squadra umbra ha disputato anche le due stagioni successive tra i cadetti (12 presenze e 1 gol nel campionato 2015-2016 e 3 presenze nel campionato scorso). Ecco perchè i salentini dovevano battere a tutti i costi  l’Akragas in modo da poter incontrare il Matera con il giusto umore invece, adesso, non si possono più commettere passi falsi  poiché gli stessi lucani ed il Catania sono lì col fiato sul collo.

A cura IVAN VEDRUCCIO



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