La geografia della nuova Serie B: il punto sulle 22 compagini. Tremano in tanti

La geografia premia il Veneto, regione rappresentata da ben quattro squadre (Verona, Venezia, Padova e Cittadella), ma si fanno valere anche Puglia (con Lecce, Bari e Foggia) e Campania (Benevento, Salernitana e Avellino).

Quella 2018/2019 sarà una Serie B da paura, ma ai nastri di partenza la situazione non è affatto rosea. Almeno non per tutti. Definito completamente il quadro delle prossime partecipanti, il prossimo anno assisteremo ad una cadetteria da batticuore: i ritorni in seconda serie di Lecce, Livorno, Verona e Crotone, oltre alle permanenze di piazze del calibro di Bari, Palermo, Brescia, Perugia, Avellino, Salerno e Venezia, renderanno il prossimo torneo una vera e propria A2, con tanti club pronti a sorprendere.

La geografia premia il Veneto, regione rappresentata da ben quattro squadre (Verona, Venezia, Padova e Cittadella), ma si fanno valere anche Puglia (con Lecce, Bari e Foggia) e Campania (Benevento, Salernitana e Avellino). Eppure, in questo primo scorcio estivo, non tutte le compagini navigano in acque tranquille e tra proclami, sogni e malumori, molte piazze sono preoccupate per i loro destini sportivi.

Facciamo allora il punto su tutte le 22 compagini partecipanti alla prossima Serie B, campionato che vedrà tornare protagonista il Lecce dopo sei anni di calvario sui campi della Lega Pro. 

Ascoli

Salvatosi sul filo del rasoio, nel playout contro l’Entella, l’Ascoli Picchio attraversa giorni turbolenti. Ottenuta la salvezza, infatti, il Presidente Bellini ha annunciato la volontà di voler cedere il club. A chi ancora non è dato saperlo: in trattativa ci sarebbe il gruppo Bricofer che punterebbe su Antonio Tesoro DS. Ecco perché in città si respira un clima teso e pesante: i tifosi non vedono l’ora di ‘liberarsi’ del patron uscente, ma l’incertezza sul futuro è davvero tanta. Insieme alla società, è il standby praticamente tutto il resto: Serse Cosmi, l’uomo-salvezza, ha un contratto per un altro anno con i biancorossi, ma la sua permanenza è vincolata alle strategie e volontà della dirigenza. Dirigenza che oggi non c’è.

Avellino

Reduci da una salvezza ottenuta solo all’ultima giornata, gli irpini hanno salutato il tecnico Foscarini, hanno deciso di affidare le chiavi della panchina a mister Marcolini, alla sua prima esperienza tra i cadetti. Ex bandiera del Chievo Verona, il nuovo trainer dei lupi verdi dovrà fronteggiarsi con una sfida tanto bella quanto difficile, anche perché Taccone, proprietario del club, ha lanciato un appello per reperire nuovi soci, caduto però nel vuoto. In terra campana si profila, allora, una nuova stagione al risparmio e con la cinta tirata.

Bari

Guai a non finire per i galletti pugliesi. Dopo la mancata promozione in A (settimo posto in classifica e la discutissima uscita di scena dai playoff per mano del Cittadella) per i biancorossi è iniziato un vero inferno: prima la penalizzazione in classifica per stipendi non pagati, poi sono venuti a galla i debiti del presidente Giancaspro. Sabato è stata celebrata l’assemblea societaria per la ricapitalizzazione delle quote, conclusa però con una fumata nera e un ennesimo rinvio: il patron si è comunque impegnato a versare poco meno di 5 milioni nel giro di poche settimane . Allo stadio San Nicola, poi, è stata tagliata l’acqua. Nel frattempo Fabio Grosso ha firmato con il Verona, il DS Sogliano è ai saluti (al suo posto in pole ci sarebbe Giammarioli, quattro anni alla Cremonese) e i vari Sabelli e Galano vogliono essere ceduti. Insomma, nel capoluogo pugliese tira brutta aria.

La Serie B 2018/19

Benevento

L’entusiasmo per il primo campionato di Serie A non è stato smorzato dall’ultimo posto. Nel Sannio si respira aria buona perché la promozione in Massima Serie arrivata lo scorso anno un po’ per caso, adesso sarà obiettivo dichiarato: i giallorossi, salutato De Zerbi, hanno scelto coach Bucchi per tentare la pronta risalita nel paradiso del calcio italiano. Non sarà facile, ma l’esperienza maturata nelle ultime stagioni e l’entusiasmo della piazza, potranno giocare a favore.

Brescia

Ottavo anno consecutivo tra i cadetti per il Brescia, salvatosi quest’anno dopo una giusta dose di paura. Quella scorsa è stata una stagione tormenta per le Rondinelle: quattro cambi d’allenatore (Boscaglia, Marino, Boscaglia bis e Pulga) hanno comunque contribuito alla permanenza in B e da luglio si riparte con una autentica scommessa: in panchina, infatti, arriva l’ex attaccante del Cagliari, l’honduregno David Suazo. Si punta naturalmente a mantenere la categoria, e si fa un pensierino anche a un nuovo stadio.

Carpi

Dopo aver battuto in finale playoff in Lecce nella stagione 2012/13, per gli emiliani sono arrivate quattro stagioni in B e persino una comparsata in Serie A. Nello scorso campionato, forse, qualcuno sperava almeno negli spareggi-promozione, ma tant’è che mister Calabro ha portato i suoi a una tranquilla metà classifica. Ora il tecnico salentino ha salutato tutti e ha svuotato il suo armadietto e sulla panchina del Carpi è arrivato Marcello Chezzi. Rosa ancora in via di definizione, ma ben presto potrebbero arrivare quattrini pesanti dalla crescita di Lasagna, bomber in forte ascesa che proprio il Carpi ha lanciato ai massimi livelli. 

Cesena

Non semplice il momento dei cesenati che dopo aver collezionato 50 punti nell’ultimo torneo, ora cercano la sopravvivenza. I debiti societari sono tanti e per questo la dirigenza ha varato un piano di risanamento proposto ai suoi soci. Intanto il Tribunale di Forlì ha bloccato le azioni dei creditori, ma al momento non c’è nulla di concreto e di definitivo. Nel frattempo sembra essere pronta una diaspora, almeno degli elementi più talentuosi: perso Chiricò in favore del Lecce, gli stessi giallorossi hanno messo nel loro mirino anche il difensore Marco Crimi. Al passo d’addio anche il regista, Andrea Schiavone, in passato accostato al Lecce: Schiavone è conteso dalle altre due neo promosse Livorno e Padova, con quest’ultima pronta a offrire un ingaggio da vero top player. Unica certezza? Mister Castori.

Cittadella

Lucas Chiaretti

Accarezzato fino alla semifinale il sogno Serie A, per i padovani la stagione è appena conclusa. Difficile al momento pensare all’immediato futuro: la beffa di Frosinone è ancora in fase di digestione. Il tecnico Venturato potrebbe rimanere, ma non mancheranno sondaggi nei suoi confronti. L’esaltante stagione dei suoi sarà difficile da ripetere, anche perché molti pezzi pregiati fanno gola a tanti. Un nome su tutti: Lucas Chiaretti. Su di lui punta forte il Lecce.

Cosenza

Dopo 15 anni di assenza, i lupi silani tornano in seconda serie e lo fanno da vincitori dei playoff dopo aver chiuso il loro campionato (il girone C della Lega Pro) al quinto posto e dopo aver sudato per cinque gare prima di battere il Siena in finale. La squadra calabrese, costruita dal leccese Stefano Trichera e allenata da Piero Braglia, taglia così un traguardo insperato e ora si catapulta nuovamente nel calcio che conta. Tanti i pezzi pregiati della compagine rossoblu che adesso hanno attirato le attenzioni degli addetti ai lavori: dal veterano Baclet al giovane Tutino, il Cosenza ora spera di riuscire a trattenere i suoi gioielli per continuare a stupire. Difficile al momento fare una previsione sulla panchina: la piazza vuole la conferma di Braglia, ma questa non è scontata.

Cremonese

Centrata una salvezza voluta con tutte le forze, la squadra lombarda ora punta a consolidarsi. In queste ore è arrivato ufficialmente in città il nuovo Direttore Sportivo Leandro Rinaudo, fino a pochi giorni fa al timone tecnico del Venezia. Ora si inizierà a fare sul serio: la buona stagione dei grigiorossi non è passata inosservata a nessuno e per questo molti elementi dello scacchiere di mister Mandorlini interessano al calciomercato.

Crotone

Quest’anno il miracolo salvezza non è riuscito. I calabresi sono tornati in Serie B dopo due anni emozionanti in A, ma l’obiettivo ora sarà quello di dare fastidio, e tanto, alle ‘blasonate’. Del resto, una retrocessa parte sempre con i favori del pronostico e per il Crotone non sarà da meno: così, mentre Walter Zenga ha salutato alla ricerca di una nuova panchina in massima serie, ai pitagorici sta per arrivare Giovanni Stroppa, reduce da una bella doppia annata al Foggia. Potrebbero seguirlo in Calabria alcuni pezzi pregiati dei Satanelli, Kragl su tutti.

Foggia

I “Satanelli”, un po’ come i cugini del Bari, di certo non se la passano alla grande. Da qualche settimana è sotto la lente di ingrandimento della Procura la gestione relativa al pagamento degli stipendi da parte dei fratelli Sannella: accuse pesanti per i rossoneri che rischiano una forte penalizzazione nel prossimo campionato. Eppure, dopo una B ritrovata dopo 20 anni e dopo una salvezza tutto sommato tranquilla (si sperava, nel finale addirittura, nei playoff) tutto sembrava essersi messo sui binari giusti. Ma poi, da un lato, la grana fiscale, dall’altro la rottura con il mister del doppio miracolo: Stroppa vuole andar via (vedi Crotone) e adesso il Foggia punta tutto su Massimo Oddo (ultima esperienza: esonero con l’Udinese). Più defilato Davide Nicola.

Lecce

Dopo sei anni infernali, i giallorossi sono tornati nel calcio che conta con il titolo di miglior squadra della Serie C. Compito dei salentini dichiarato: consolidare la categoria, che tradotto significa salvezza ad ogni costo. Sarà un nuovo anno 0 per la società di via Costadura, ma questa volta la ripartenza avverrà dalla cadetteria, con migliori prospettive e certamente con più danari. In panchina confermatissimo mister Fabio Liverani che questa volta potrà allestire la “sua” compagine fin da ora. Il tecnico romano spera di avere quanti più elementi possibile a disposizione fin dal ritiro estivo e per questo il DS Meluso è al lavoro 24h su 24. Ingaggiati Chiricò (a parametro zero, verrà valutato in estate) e Haye, ora si punta forte sul trequartista di assoluto spessore: gli obiettivi, nemmeno tanto nascosti, sono Falletti o Chiaretti: insomma, per supportare le punte si parlerà sudamericano. In attacco, invece, Di Piazza, Saraniti e Torromino sembrano gli elementi da cui partire, mentre Caturano è fortemente in discussione (su di lui i rumeni del Cluj che si giocheranno i preliminari di Champions League). Ma serve anche una punta di categoria: piace Coda (in A lo scorso anno con il Benevento), ma è Montalto (20 gol nell’ultimo anno con la Ternana) il vero oggetto dei desideri. Quasi fatta, infine, per il giovane Martiniello della Cavese. Perucchini pronto a restare tra i pali giallorossi. 

Livorno

Soli due anni di Serie C per gli amaranto che quest’anno hanno – a tratti – dominato il girone A della Lega Pro. Tornati nel purgatorio calcistico, mister Sottil è la certezza da cui ripartire. Dal club annunciano di avere un budget importante per la cadetteria, mentre il nuovo DG Peiani chiosa: “pensiamo a salvarci, poi si vedrà”. Di certo a Livorno la C stava stretta eccome e la città è pronta a recitare un ruolo importante anche nella ritrovata Serie B. 

Padova

Di Piazza e Ravanelli (ph.Pinto)

Il nuovo Padova, nato dal fallimento della vecchia società nel 2014, ha risalito la china nel giro di quattro anni: ripartiti dai Dilettanti, i biancorossi scudati hanno sgomitato in C per tre anni, prima di ritrovare la serie cadetta nell’ultima stagione. Un bel collettivo quello allenato da Pierpaolo Bisoli che si presenta ai nastri di partenza con un doppio trofeo: la Coppa per aver vinto il campionato, e la SuperCoppa di Lega Pro. Il Direttore Generale Zamuner è pronto a sparare i primi colpi: piace tanto, tantissimo, Schiavone del Cesena. Sarebbe un bel botto da cui (ri)partire.

Palermo

Dopo aver mandato alle ortiche un girone d’andata mozzafiato, i rosanero si arrendono solo nella gara di ritorno della finale dei playoff, a dispetto di un Frosinone forte, agguerrito e (fin troppo) furbo. Nel capoluogo siciliano sono ore di rabbia mista a delusione: il Presidente Giammarva ha già annunciato ricorso avverso alcune condotte dei ciociari, sperando in una vittoria a tavolino, ma ottenerla è davvero difficile. Roberto Stellone, dopo la gara di ieri, difficilmente resterà a Palermo, sperando in una nuova chance in A.

Perugia

Giorni concitati, quelli scorsi, nel capoluogo umbro: i tifosi hanno chiesto un chiarimento al presidente Santopadre per via di alcuni comportamenti non andati giù alla piazza. I biancorossi, ad ogni modo, si sono giocati le chance promozione nei playoff, perdendo al primo turno contro il Venezia di Inzaghi. Per il loro quinto anno consecutivo in Serie B, i Grifoni non vogliono deludere: migliorarsi sarà l’obiettivo. Resta però il nodo allenatore: Alessandro Nesta è stato confermato in panchina.

Pescara

Nell’ultima stagione, il Delfino – che arrivava dalla Serie A – ha dovuto sudare sette camicie prima di salvarsi. Partiti con Zeman, poi l’interregno Epifani, infine l’approdo di Pillon: non è stato semplice il campionato degli adriatici che adesso devono anche fare i conti con rumors in città che vogliono il presidente Daniele Sebastiani pronto a vendere

Salernitana

Seconda stagione “tranquilla” per i campani che adesso puntano a sorprendere, nonostante le solite contestazioni dei tifosi nei confronti di patron Lotito. Il timore della piazza resta quello di non vedere la dirigenza decisa a compiere il salto di qualità, restando una sorta di succursale della Lazio. Lotito rassicura gli animi, serra le fila e riparte ancora da Colantuono. Intanto sono partiti sondaggi per Memushaj e Castiglia.

Spezia

Per il settimo anno di fila in Serie B, lo Spezia riporta nei quadri societari Guido Angelozzi, autentico beniamino della piazza. Nella veste di nuovo Direttore Generale, Angelozzi si è legato al club ligure fino al 2021 e ora il primissimo nodo da sciogliere, insieme al DS Doronzo, è quello legato al nuovo tecnico: con il mister dell’ultima stagione Fabio Gallo si è già avuto un colloquio, ma c’è un sogno nel cassetto dei bianconeri, e si chiama Davide Nicola, stimatissimo da Angelozzi. Ma salgono nelle ultime ore le quotazioni di Marino e Lucarelli

Venezia

Il quinto posto, con relativo accesso ai playoff, aveva fatto sperare la gloriosa piazza veneta ad una clamorosa doppia promozione in due anni. La truppa di Pippo Inzaghi, però, si è fermata in semifinale, battuta dal Palermo. Così, dopo qualche giorno concesso dalla società e alla società per ricaricare le pile, si è deciso di ripartire da Stefano Vecchi: per lui quattro stagioni da tecnico della Primavera dell’Inter (con cui ha vinto due campionati e due tornei di Viareggio). Super Pippo Inzaghi, invece, ha fatto di tutto per centrare la promozione sul campo, ma per lui la A è arrivata lo stesso, sulla panchina del Bologna.

Verona

Smaltita la cocente delusione per la retrocessione dalla massima serie dopo un solo anno di permanenza, l’Hellas riparte da Fabio Grosso: i gialloblu sono decisi ad essere gli assoluti protagonisti della prossima stagione cadetta e da tempo avevano puntato gli occhi sul tecnico campione del mondo che, salutato il Bari, si è accasato all’ombra dell’Arena e punta a portare anche Sabelli. Ora può partire la vera girandola di mercato: Matos è stato riscattato e dall’ossatura dello scorso anno ripartirà l’assalto alla Serie A.



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