Un Lecce autoritario mette in riga anche il Siracusa: nelle pagelle spicca il talento di Tsonev

Un gran bel Lecce batte anche il Siracusa e consolida il primato in classifica. Partita a senso unico in terra siciliana: apre le danze Armellino, raddoppia Di Piazza, la chiude Tsonev. Per i giallorossi 7 punti in 7 giorni.

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Il Lecce vince anche sul campo del Siracusa e blinda il primato in classifica. Contro gli aretusei i giallorossi giganteggiano per oltre un’ora, andando in rete con il ritorno al gol di Armellino, del solito Di Piazza e del talentuoso Tsonev, oggi miglior in campo. Nel finale il Siracusa trova il gol che accorcia le distanza e cerca di riaprire le sorti del match, ma la difesa irrobustita da Liverani tiene botta e volo a 33 punti in classifica, a +8 dalle inseguitrici (il Trapani rallenta a Matera, mentre il Catania giocherà domani contro il Catanzaro).

I voti ai giallorossi di Liverani

Perucchini, 6:il Siracusa non va oltre qualche spiovente mai troppo insidioso e la sua è ordinaria amministrazione. Il primo vero tiro in porta del Siracusa arriva solo al 53’ e lui risponde presente. Sul gol di Catania lui non può nulla.

Lepore, 6: dopo la parentesi in settimana sulla linea di centrocampo, torna nel suo ruolo da terzino destro. Non sempre è preciso in chiusura nell’uno contro uno, ma soffre poco. Molto propositivo, si va vedere spesso dalle parti della difesa siciliana.

Cosenza, 6.5: guida la difesa con la solita grinta e sicurezza. Molta personalità, di testa non ne manca una. Da sottolineare un glaciale anticipo su Bernardo al 55esimo a pochi metri dalla porta di Perucchini. 

Riccardi, 6: impossibile rinunciare a lui dopo l’ultima settimana da assoluto protagonista. Disputa la sua partita con concentrazione e diligenza, sebbene non manchino le solite sbavature, tipiche dell’inesperienza. Ammonito al 23esimo per una entrata in ritardo su Scardina. 

Di Matteo, senza voto: la sua gara dura solo dodici minuti. Inizia come al solito spingendo sull’acceleratore, ma un guaio muscolare lo mette subito KO.

dal 12’ Ciancio, 6: entra dopo una manciata di minuti dall’avvio dopo l’infortunio di Di Matteo e si posiziona lungo la corsia sinistra. Che non sia il suo ruolo naturale lo si vede in un paio di circostanze, ma dalle sue parti gli aretusei creano poco. Bene nelle chiusure in scivolata.

Arrigoni, 6.5: tanto ordine e tanto dinamismo in mezzo al campo. Il registra della manovra giallorossa sbaglia poco e come sempre è prezioso come schermo davanti alla difesa. L’unica pecca è la copertura assai blanda su Catania in occasione del gol della bandiera dei padroni di casa.

Armellino, 7: torna tra i titolari e finalmente va a segno! È lesto a preciso a sfruttare la palla vagante in area dopo una serie di batti e ribatti: gonfia la rete e ora la speranza è che la fame di gol non si fermi qui. Ordinata la sua prova: prende la faccia esterna del palo al 61esimo, servito da Di Piazza.

Tsonev, 7.5: torna tra i titolari a sorpresa, a seguito del forfait di Mancosu all’ultimo minuto e finalmente fa vedere a Liverani la sua vera pasta. Probabilmente è il migliore del suo reparto e segna una quantità industriale di passaggi. Magnifica la sua giocata al 24’, quando prima sradica la palla dai piedi di un avversario, poi lancia Di Piazza nell’occasione del 2 a 0. Cosa manca? Il gol che però arriva puntale dopo l’ora di gioco, con un sinistro spiovente al volo che beffa l’estrema difensore avversario.

Costa Ferreira, senza voto: buona la sua mezzora in campo in cui riesce a dare consistenza alla mediana. Ma per il Lecce è una giornata nera sotto l’aspetto degli infortuni e dopo 30 minuti anche lui alza bandiera bianca.

dal 30’ Pacilli, 6+ : entra un po’ a freddo e si posiziona dietro le punte. È il solito funambolo che tenta di dare imprevedibilità all’azione offensiva e gli spunti interessanti non mancano.

Torromino, 6.5: l’intesa con Di Piazza funziona eccome. Bei dialoghi, belle iniziative, anche se spesso si incaponisce con la palla al piede, rischiando di perderla. Dalle sue giocate nascono azioni insisdiose e al 37’ Stomei gli nega la gioia dei gol, dopo un bel triangolo con il collega di reparto che lo libera per il tiro. Esce col fiatone a un quarto d’ora dal termine.

dal 76’ Caturano, 6: rifiata dall’inizio in panchina, ed entra nel finale per tenere palla e far rifiatare i suoi compagni.

Di Piazza, 7: ancora una volta risulta decisivo. Questa volta non ai fini del risultato (il suo gol arriva nel mezzo tra le mercature di Armellino e Tsonev), ma la sua prova di corsa, generosità e carattere è un vero spettacolo per gli occhi di Liverani e di tutti i tifosi. Cosa gli prende Stomei al 20esimo, ma si vendica mettendolo a sedere quattro minuti più tardi in occasione del raddoppio giallorosso. Lascia spazio a un difensore negli ultimi minuti.

dal 76’ Drudi, 6: entra nel finale per dare consistenza alla difesa.

Liverani, 7: la sfida non inizia sotto la migliore luna, visto che perde prima nella rifinitura Marco Mancosu, poi in avvio è costretto a sostituire Di Matteo, e alla mezzora arriva anche il forfait di Costa Ferreira. Ma la mentalità trasmessa ai suoi è quella da capolista vera e dopo 20 minuti i suoi sono già in vantaggio di due gol. Autorevolezza e ordine sono le caratteristiche di una squadra che per 70 minuti insegna calcio: il Lecce dimostra di essere maturo e pronto per recitare fino in fondo il ruolo del protagonista assoluto. Nel finale i giallorossi incassano il gol, ma reggono fino in fondo e mettono in classifica 7 punti in una settimana.



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