Lecce, oggi la ripresa in vista del Padova. Vincere la Supercoppa si può, ma…

I salentini, per poter vincere 4 a 0, devono fare qualcosa che in questa stagione è capitata solo una volta: nel derby del 23 dicembre scorso contro la Virtus Francavilla. La goleada non è nelle corde di questo gruppo.

Che il Lecce sia scarico, senza benzina e con la testa già in vacanza non è certo una novità dell’ultima ora. La sconfitta rimediata a Livorno nel debutto nella competizione di Supercoppa di Serie C ha fatto da seguito alla ‘figuraccia’ di Monopoli nell’ultima giornata di campionato, quando per fortuna il traguardo era stato già tagliato, proprio a pochi metri prima di terminare il carburante.

Certo, l’obiettivo Serie B è stato raggiunto e questo basta e avanza per festeggiare un’intera estate, ma quello che non fa mai piacere a un tifoso è vedere la sua squadra svogliata, senza verve e senza furore agonistico. Ma tant’è.

A Livorno i giallorossi hanno compromesso la loro possibilità di centrale il doblete: vincere, cioè, anche la Coppa dei campioni dei tre gironi della Lega Pro. Nulla è impossibile, ma oggettivamente è molto difficile. Perché? Perché – al netto di professori dell’ultima ora di matematica che hanno gridato al Game Over nel dopo partita del “Picchi” salvo poi ricredersi nel cuore della notte – il Lecce ha ancora la possibilità di alzare al cielo del Via del Mare, sabato prossimo, le due coppe assegnate dalla Lega.

Per farlo, però, deve battere il Padova con 4 gol di scarto. Al momento, infatti, i biancorossi scudati e il Livorno guidano la miniclassifica con 3 punti, mentre il Lecce è fermo a 0. Ma in vantaggio è senza dubbio il Padova, forte del 5-1 rifilato ai granata nella prima giornata e che permette di guidare la piccola graduatoria grazie alla differenza reti, +4.

La situazione

Il Livorno, dopo sabato sera, è a -2, esattamente come il Lecce. Como noto, la Coppa la vince la compagine che totalizza più punti e, in caso di arrivo in parità, lo metterà in bacheca la squadra con la migliore differenza reti. In pratica: il Livorno (che ha già giocato le sue due partite) è matematicamente fuori dai giochi, mentre il Lecce non può scavalcare il Padova a suon di punti, ma solo, eventualmente a suon di reti. Per pareggiare la differenza reti, la truppa di mister Liverani dovrebbe vincere 3 a 0 (o comunque con 3 reti di scarto), ma anche in quel caso il Padova sorriderebbe grazie al maggior numero di reti segnate in questa mini competizione. E allora ne serviranno 4 di gol di scarto contro i veneti, per potersi portare a +2 il differenziale tra reti fatte e subite, spingendo il Padova a 0.

Insomma, la matematica ancora non condanna. Ma i conti bisogna farli non solo con il pallottoliere, ma anche con la realtà. I salentini, per poter vincere 4 a 0, devono fare qualcosa che in questa stagione è capitata solo una volta. La capolista del Girone C, infatti, non ha mai vinto con un attivo così largo in questa stagione, se non in una occasione: nel derby del 23 dicembre scorso contro la Virtus Francavilla. Per il resto, il Lecce non è mai andato oltre i due gol di vantaggio.

Senza contare, poi, che nell’ultimo mese di campionato il Lecce ha rifilato solo un 2 a 0 all’inconsistente Fondi: per il resto, 5 sono stati i gol realizzati, 4 i subiti ad aprile. La goleada non è nelle corde di questo gruppo, ma la legge dei grandi numeri aspetta sempre di essere smentita.

Servirà, dunque, una vera impresa. Certamente servirà un piglio diverso rispetto a quello ammirato nelle ultime settimane dai giallorossi che sabato sera, dopo la partita delle ore 18, riceveranno il premio dalla Lega e continueranno a festeggiare la cadetteria. Gli allenamenti riprenderanno questo pomeriggio.

Liverani squalificato

In più, niente ultima panchina della stagione per Fabio Liverani: il tecnico del Lecce salterà la gara contro il Padova poiché squalificato durante l’ultimo incontro contro il Livorno. Questa la motivazione: “per aver proferito durante la gara un’espressione blasfema“, si legge nel comunicato del Giudice Sportivo.



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