Tanto sterile posseso, poi Pacilli cambia tutto. Bene anche Gomis: le pagelle di Lecce-Akragas

La compagine salentina porta a casa i tre punti contro la formazione di Di Napoli. Dopo un primo tempo dai ritmi bassi capitan Lepore e compagni nella ripresa vanno in vantaggio e raddoppiano in inferiorità numerica.

Il Lecce chiude l'anno con un successo: in trasferta contro l'Akragas finisce 0-2, tutt'altro che divertente. Decidono i gol di bomber Caturano e di un super Pacilli che entra e cambia l'inerzia di una sfida che i salentini hanno condotto sul piano del possesso palla, ma senza creare grandi grattacapi ai siciliani. Ci voleva poi pazienza e fortuna per portare a casa 3 punti che rimettono pressione alle dirette concorrenti.
 
Gomis, 6.5: dopo la prestazione tutt'altro esaltante della scorsa settimana contro il Monopoli, questa volta non soffre e, anzi, salva in almeno una occasione il risultato. Al 39esimo, sullo 0-0, è freddo e tempestivo a uscire sui piedi di Cochis dopo una brutta palla persa da Drudi. Nella ripresa Palmiero lo grazia, sparando alto il calcio di rigore.
 
Ciancio, 6: con Vitofrancesco inizialmente in panchina si posiziona lungo l'out destro ed è l'unico che davvero mette su tanti chilometri nelle gambe. Più intraprendente rispetto a Contessa, prova a mettere in area di rigore agrigentina qualche spiovente, non sempre preciso. Con l'ingresso di Vitofrancesco, si mette a sinistra.
 
Cosenza, 6- : alla prima vera occasione della partita giunta soltanto al 27esimo, è provvidenziale la sua scivolata su Coppola a mettere la sfera in calcio d'angolo a pochi passi da Gomis. Ammonito al 35' del primo tempo, è l'unico a tenere in piedi la baracca del pacchetto arretrato, ma allo scoccare dell'ora di gioco rimedia il secondo giallo con conseguente calcio di rigore per l'Akragas.
 
Drudi, 5.5 : torna titolare al posto di Giosa e nel cuore della difesa e al 39' si addormenta letteralmente sul pallone con Cochis che ne approfitta e si invola verso la porta salentina: per fortuna c'era Gomis. Spesso è Cosenza a dover togliere le castagne dal fuoco. Nel secondo tempo gira meglio.
 
Contessa, 5.5: dopo una settimana di riposo concessa lui dall'allenatore, il difensore laterale di Erchie torna a giocare titolare, ma non convince. Di sue incursioni se ne ricordano davvero poche; in compenso non soffre particolarmente le incursioni avversarie. Dopo poco più di dieci minuti della seconda frazione viene sostituito.
 
Dal 57' Vitofrancesco, 6: tiene bene la fase difensiva quando il Lecce, rimasto in dieci, cercava solo di portare a casa il risultato.

Tsonev, 5: prestazione opaca, del tutto incolore per il giovane bulgaro, in linea con il resto dei suoi compagni. Nell'ultima uscita del 2016 fa vedere la sua prima uscita a vuoto. Richiamato in panchina dopo pochi minuti dall'avvio della ripresa.

dal 52' Pacilli, 7.5: entra e cambia completamente volto alla brutta partita del Lecce. L'1 a 0 sarà anche stato frutto di tanti rimpalli in area, ma è dal suo tiro diretto in porta appena entrato che nasce il vantaggio. Poi insacca il raddoppio con freddezza e intelligenza, servito con un passaggio al bacio di Caturano.

Fiordilino, 6: si sacrifica tanto il giovane scuola Palermo che, soprattutto nel contenimento si rivela spalla utile alla difesa. In fase di impostazione, poi, sbaglia un paio di appoggi, ma è bravo in alcune situazioni a mettere ordine. Rimedia un cartellino giallo al 9' della ripresa.

Mancosu, 6- : tanti tocchi sbagliati con il suo primo tempo sembra quello visto contro il Monopoli. Soffre la maggiore lucidità nel cuore del campo verde dei centrocampisti dell'Akragas, ma nel secondo tempo si creano più spazi e lui si fa trovare quasi sempre pronto.

Lepore, 6– : Padalino lo ripropone sull'asse d'attacco e per 45 minuti fa vedere solo alcuni errori in fase di appoggio. Nella zona destra il Lecce è praticamente sterile, così in mischia entra Pacilli con il capitano che arretra sulla linea di centrocampo. Con questa mossa il Lecce diventa più pericoloso in avanti e più solido al centro.

Doumbia, 6- : nel corso del primo tempo le (poche) occasioni create dal Lecce sono arrivate pressoché solo dalle sue parti. È l'unico che prova a metterci imprevedibilità, ma i troppi tocchi spesso non fa altro che ritardare la sua azione e quella di tutta la squadra. Dopo il rosso a Cosenza, è costretto a uscire in favore di Giosa.

dal 62' Giosa, 6: messo inizialmente a riposo, deve entrare per la mezzora finale dopo l'espulsione di Cosenza per mantenere i precari equilibri della difesa. Poche sbavature.

Caturano, 7: un gol e un assist. Cosa chiedere di più? Poco, perché se il resto della squadra non gira al meglio lui ne risente tantissimo. La prima vera chance per i salentini è un suo tiro dal limite dell'area al 33', un pallone che si spegne di poco a lato alla sinistra di Pane. Il gol dell'iniziale vantaggio è un mancino da pochi centimetri dalla porta biancazzura che risolve una serie di batti e ribatti; il passaggio per lo 0-2 di Pacilli è un vero piacere a vedere. Nel mezzo tanta corsa.
 
Padalino, 6: ha le alternative per cambiare il corso di una partita e oggi ne è stata una ulteriore riprova con l'ingresso di Pacilli che ha mutato il volto di una partita lenta, compassata e povera di idee. Il primo tempo ha visto in scena tanti sbadigli e qualche errore di posizione; poi come spesso è accaduto in questa stagione, il Lecce cresce quando sblocca (in qualsiasi modo) il risultato e anche in inferiorità numerica non perde il pallino del gioco. Quello che conta, comunque, è il risultato: i giallorossi chiudono il 2016 con una vittoria che conferma il grande equilibrio in classifica. Ora c'è la sosta invernale: alla ripresa (21 gennaio) ci sarà il Melfi in casa: in mezzo si dovrà lavorare tanto.



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