Effetto Sticchi Damiani. Entusiasmo alle stelle per il nuovo Lecce

La nuova dirigenza ha innescato meccanismi di fiducia e speranza nell’ambiente calcistico salentino. I tifosi vogliono tornare a tifare Forza Lecce, soprattutto per dimenticare le assurdità degli ultimi anni.

Cari amici, sono cose che non vedevamo da tempo. Entriamo nei bar di Lecce e si parla di calcio, di calcio giallorosso. Amici che si ritrovano, professionisti, avvocati, insegnanti, magistrati pronti a fare l’abbonamento, anche per dare un sostegno alla nuova dirigenza. Motivazione? Perché se lo merita.

Ma cosa hanno fatto i nuovi dirigenti di tanto straordinario? Niente, si sono solo presentati. Per il semplice fatto di esserci stati, già questo è un titolo di merito dopo le delusioni patite negli ultimi anni.

Ed è giusto così, perché l’ avvocato leccese Saverio Sticchi Damiani ha condotto un’operazione geniale, silenziosa e fruttuosa, cioè il massimo che si possa chiedere. Prudenza, serietà e obiettivi centrati. Poi la scelta dell’allenatore, persona che ispira fiducia e simpatia (le capacità saranno giudicate partita per partita, risultato dopo risultato). E non è poco, perché i tecnici devono piacere anche a livello personale, cosa che negli ultimi tre anni è mancata, diciamo da Serse Cosmi in poi…

Così accade che la città riscopra un entusiasmo sopito, non tanto per la storiella ridicola del “Lecce dei leccesi”, quanto per quella più seria del Lecce di “gente che ne capisce di pallone”, per dirla con le parole di una vecchia gloria giallorossa degli anni ‘70 e  ’80 che ben conosce vita, morte e miracoli del Lecce calcio.

Insomma ci sono i presupposti giusti per fare le cose per bene con un presidente che farà il presidente chiunque esso sia, un direttore sportivo di mestiere, un allenatore libero dal pregiudizio morale dell’allenatore di categoria e i tifosi che tornano a cantare Forza Lecce. Non c’è più Bruno Petrachi peccato, perché altrimenti ci sarebbe stato già qualche nuovo stornello da cantare allo stadio.
Noi non pensiamo che il Calcio debba essere solo serie A o serie B, perché pensiamo che sia il modo che faccia la differenza, e questo sembra un bel modo per ricominciare.

Dai, facciamo finta che questi tre anni non ci siano mai stati. Si comincia adesso, senza barzellette e senza recriminazioni. Il calcio è un gioco, va giocato. Lo si fa per divertirsi, con gente che sappia essere divertente, per natura.



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